ciao ragazzi questo è il primo capitolo di una storia che sto tirando fuori dai fogli del pg mio e di mio fratello (settra), spero vi piaccia
Khemrotep era uno schiavo del re nehekhariano Arshothen secondo. Un giorno il suo re fece visita al cantiere della piramide insieme ai sui architetti. Mentre si rilassava nella sua tende il cantiere venne attaccato da un gruppo di barbari interessati ai tesori che furono portati alla piramide per essere sepolti con il re. Il cantiere sguarnito di soldati e mura venne distrutto ma lo schiavo Khemrotep, mosso da un momento di bontà si diresse in fretta verso la tenda del proprio signore; arrivò giusto in tempo per impedire ad un predone di uccidere il re alle spalle. Lo schiavo pugnalò il guerriero dritto al cuore. Il re si svegliò di soprassalto e vedendo il giovane schiavo con il coltello in mano e un predone morto capì immediatamente l’accaduto. Negli anni seguenti il sovrano prese il giovane sotto la sua ala protettiva addestrandolo alla magia e al combattimento, il ragazzo dimostrò particolari abilità nel combattimento con la spada. Dopo anni di addestramento venne nominato generale grazie alla sua posizione di favore, da allora difese i reami di Nehekhara e conquistò terre per Arshothen. Quando il suo re morì venne ritrovata una pergamena sgualcita su cui vi erano indicate le ultime istruzioni del deceduto sovrano “io re Nehekheriano dispongo che, in assenza di miei eredi, sia Khemrotep a prendere il potere”. A quelle parole il guerriero si spaventò e in breve tempo si ritrovò l’essere più potente del mondo,ma non ci mise molto ad abituarsi all’idea del potere. Dopo poco mise a punto un programma che prevedeva il governare col pugno di ferro, soppresse von violenza e con la morte ogni tipo di rivolta e di sommossa, impose pesanti tasse per i cittadini in modo tale da aumentare di molto l’esercito e da far creare nuovi carri da guerra, fece erigere enormi statue raffiguranti sfingi e introdusse il culto della dea serpente. In poco tempo perse il favore del popolo che si sentiva oppresso ma l’esercito era con lui come erano con lui gli dei per il fatto che vennero eretti migliaia di templi in loro onore. Khemrotep era ossessionato dalla resurrezione come la maggior parte dei sovrani, ma alla sua morte i sacredoti liche non applicarono sul suo corpo i simboli del culto funebre per paura del suo regime, ma essendo lui il favorito degli dei, non poteva morire. Negli anni seguenti vari civiltà nacquero e caddero e nagash fece la sua comparsa, nehekhara andò in rovina, ma qualcosa c’era nell’aria, i morti si destavano ma lo stavano facendo per un motivo preciso, il loro antico sovrano si era svegliato, Khemrotep era vivo e pronto a combattere per riprendersi ciò che un tempo gli apparteneva, un’imponente schiera di scheletri si alzava dalle calde sabbie del deserto, una sfinge si destò per portare il re in battaglia. I morti erano risorti, il re era vivo, la morte incombeva sui suoi nemici, chi avrebbe avuto il coraggio di fermarlo?