L'arrivo della Mandibola

Titolo: L'arrivo della Mandibola Mer Set 11, 2013 10:39 am

Piccolo BG scritto qualche annetto fa per un amico giocatore Ogre!

L’arrivo della Mandibola

Era una tersa mattina d’inverno, Ludwig stava già marciando da tre ore e le mani gli dolevano per il freddo pungente, lo stesso disagio lo stavano vivendo i suoi cinquanta picchieri della provincia di Nuln, lo stendardo del reggimento si era quasi congelato e il vento non aiutava a sopportare il clima rigido della regione.
Ludwig si trovava ai piedi dei Monti Neri, incaricato dal Conte di controllare i confini a sud della provincia, aveva a disposizione oltre ai propri lancieri anche una dozzina di pistoleri e una trentina di archibugieri.
Era stato informato che parecchie carovane erano sparite nel nulla dopo essersi avventurate nel Passo della Fiamma Nera e non avevano più fatto ritorno.
Aveva preso dunque la decisione di andare a scovare gli insolenti banditi e porre fine così alle loro scorribande.
Il piccolo battaglione si stava addentrando in una stretta gola e il Capitano mandò in esplorazione i giovani cadetti a cavallo, per essere certo di non trovarsi davanti alcun imprevisto, ma proprio quando il piccolo drappello di cavalleggeri si staccò dai commilitoni di un centinaio di metri, due enormi felini dai denti affilati piombarono loro addosso e riuscirono a sbranare alcuni degli indifesi cavalli, che crollarono a terra inermi sotto la forza di quelle bestie selvagge.
Presi alla sprovvista i pistoleri iniziarono a sparare in direzione delle grandi tigri, riuscirono ad abbatterle entrambe ma già quattro di loro erano morti nel tentativo di affrontarle.
Ludwig vide che i cavalleggeri superstiti girarono in fretta i loro destrieri e si lanciarono in una corsa sfrenata, passando ai lati della colonna di marcia e posizionandosi sul retro dei fanti, al capitano non fu necessario chiedere alcuna spiegazione ai giovani cadetti, poiché vide con i suoi occhi che dal fondovalle stava risalendo un gruppo numeroso di grossi ogre, troppo numeroso per essere una banda di mercenari, valutò dunque che si trattava dell’avanguardia di un grande esercito e le due tigri erano parte integrante di esso.
Il comandante imperiale diede ordine agli archibugieri di disporsi in due file davanti ai picchieri, pronti a reggere l’urto di quei bestioni affamati.
Nella sua carriera aveva già affrontato degli ogre, ma sempre in piccoli gruppi mal equipaggiati e guidati, riteneva che anche questi non fossero certo meglio dei loro precedenti simili e che se la sarebbe cavata, magari guadagnando anche dei meriti dallo stesso Conte.
Purtroppo capì molto presto che i suoi sogni sarebbero stati infranti, i nemici che si apprestava a combattere brandivano enormi clave chiodate, erano ricoperti da pezzi di corazze e maglie metalliche, sottratte agli sfortunati nemici e a capo di essi vi era l’ogre più grosso che avesse mai visto, armato di due enormi scimitarre e completamente rivestito di cuoio, acciaio e pelliccia, con un imponente panoplia di teschi sulla schiena, che lo faceva diventare ancora più imponente.
I proiettili dei moschetti iniziarono a fischiare nell’aria mattutina, sapeva che i suoi uomini erano veterani e non avrebbero ceduto terreno tanto facilmente.
I primi energumeni iniziarono a cadere sotto i colpi degli imperiali, e la loro avanzata fu rallentata non di poco, ma il capo di quei bruti urlò loro in un vernacolo sconosciuto a Ludwig e ripresero così la loro vigorosa corsa, che li portò sempre più vicini alle fila degli uomini.
Il Capitano ordinò ai tiratori di ripiegare e sguainò la lunga spada a due mani, posizionandosi al centro del compatto fronte che i suoi picchieri avevano formato.
L’urto non attese ad arrivare, il rumore fu assordante, urla, legno spezzato e tonfi sordi delle immense clave, ma Ludwig non si spaventò, troncò di netto una mano di un nemico che voleva travolgerlo, scansò un altro colpo di clava e si parò davanti all’enorme comandante nemico.
Il Picchiatore non ci mise molto a realizzare che quel piccolo ammasso di latta doveva essere il capo degli uomini e lo caricò a testa bassa, l’umano fu più veloce e si scansò appena in tempo, ma non sarebbe potuto scappare ancora per molto, l’armatura pesava e le forze stavano venendo meno.
Ludwig decise quindi di caricare l’imponente figura e calare la sua spadona sul cranio del nemico, ma qualcosa impedì alle sue gambe di avanzare, sconcertato da questo fatto guardò verso il basso e vide che due piccoli pelleverde gli stavano arpionando le caviglie, se li strappò di dosso con forza e li gettò via con noncuranza, ma quando rialzò lo sguardo l’ogre era davanti a lui e vide le due scimitarre calargli addosso.

Questa fu l’ultima cosa che vide il Capitano Ludwig Von Lieben nella sua vita e insieme a lui andarono a far visita a Morr anche tutti i suoi uomini, le cui carni avrebbero sfamato i voraci ogre per qualche tempo, giusto fino all’arrivo di altri sprovveduti uomini in cerca di banditi.

Titolo: Re: L'arrivo della Mandibola Ven Set 13, 2013 1:45 pm

è veramente molto bello, però mi sarebbe piaciuto se fosse stato più lungo, c'è un continuo?

Titolo: Re: L'arrivo della Mandibola Sab Set 14, 2013 9:50 am

No guarda, non c'è un seguito, era stato scritto per un torneo e quindi non era molto lungo come testo.

Saluti

Andrea

Titolo: Re: L'arrivo della Mandibola Sab Set 14, 2013 11:18 am

Peccato:( ci speravo proprio...