La guerra di Sudario (guardia imperiale)

Ecco il report della mega battaglia che avevamo in progetto e ce ci ha presi per tre giorni.
per chi non ha seguito il precedente post, dove spiegavo a grandi linee come si svolgeva la missione, ecco in breve come si svolgeva. La partita si svolge su 5 tavoli:

STAZIONE RADAR: asse di compensato dipinta di bianco con dimensioni di un tavolo comune. Al centro una stazione radar, costituita da una torre da due piani con attorno un camminamento. Sulla sommità un radar gigante. Nella zona circostante qualche rete a formare una recinzione, cumuli di rocce innevate, cumuli di casse e container.
Obbiettivo: La stazione radar deve essere riconquistata dalle forze imperiali dopo essere stata conquistata da un numero sconosciuto di forze xeno.
Premio: il possessore della stazione può utilizzare il radar per sparare sul tavolo gigante con i missili della marina (vedi di seguito).

PORTO: tavolo quadrato, formato da una tavola di compensato. La zona è divisa in due parti, in una (il porto) una seconda lastra di compensato crea un dislivello con l'altra (il mare, che è più grande). il porto è colorato per essere cemento, mentre il mare di blu scuro con la spuma delle onde bianca. Nel porto c'è un deposito di container e varie casse più una torre di controllo di due piani. In mare sono ormeggiati un sommergibile e una potaerei. Sulla sommità del sommergibile è possibile camminare, sulla portaerei (in verità una nave vettore, quindi molto più piccola di una portaerei, ma che svolge la stessa funzione), c'è una parte scoperta, il pnte, dove ci sono due valkyrie e varie casse, e una parte che rappresenta la pare di controllo. La nave è ovviamente sollevata dal livello del mare, e per passare dalla portaerei al posrto si deve utilizzare un pontile sul fianco della stessa.
Obbiettivo: 200 guardi di marina devono resistere all'attacco xeno.
Premio: il vincitore può lanciare i missili del sottomarino sul campo grande, tuttavia è possibile soltanto con l'uso della stazione radar.

CITTA': città ancora in piedi, tavolo regolare fatto da un'asse di compensato su cui poggiano degli edifici anche loro di compensato. Siamo stati bravi e devo dire che sono venuti piuttosto bene, in questo modo siamo riusciti a fare molti edifici in modo semplice e economico. Il tavolo è ovviamente dipinto in grigio e ci sono macchie di neve sui tetti e nelle strade.
Obbiettivo: una compagnia meccanizzata imperiale deve difendere la zona dagli xeno.
Premio: se la guardia elimina con successo gli invasori può partecipare al combattimento sul tavolo gigante.

CITTA'  (piccola): tavolo simile ma di 1m per 1m. 
Obbiettivo: forze speciali imperiali devono eliminare il comandante nemico, superando pattuglie nemiche.
Premio: se le guardie uccidono il comandante, gli xeno hanno un -1 al tiro per le riserve. se non riescono gli xeno possono schierare le riserve con un tiro +1.
Note: poiché si tratta di una parte della mappa generale molto distante dal tavolo grande e poiché non c'era la necessità di combattere contemporaneamente su questo tavolo assieme agli altri, abbiamo combattuto prima questa schermaglia, e poi abbiamo riciclato questo tavolo per fare quello che dico ora.

CITTA' (la stessa di prima): tavolo su cui sono dislocati i pezzi di artiglieria della guardia (8 basilisk più numerosi mortai e 1 manticore (ci hanno proibito i missili deathstrike e più di un manticore). Abbiamo pensato che questi pezzi di artiglieria potessero sparare anche da alcuni chilometri di distanza, quindi anziché schierarli sul tavolo grande abbiamo messo qui tutti i cannoni. Questi possono sparare sul tavolone secondo alcune regole che metterò dopo.
Se nel combattimento urbano (quello più grande), le guardie perdono, gli xeno possono attaccare su questo tavolo a partire dal terzo turno di fuoco.

TAVOLO DELLE TRINCEE: prima di questo dobbiamo fare un chiarimento. tutti i tavoli li abbiamo messi nella seconda casa di un nostro amico, quindi avevamo un sacco di spazio e potevamo tenere in ballo le miniature per giorni e giorni, quindi approfittando di questa opportunità abbiamo pensato in grande.
Abbiamo preso il pavimento di una stanza e lo abbiamo coperto su tutta la superficie con il retro dei fogli delle tavole di tecnica (quelli grossi), che abbiamo attaccato col nastro adesivo in modo tale da avere un piano bianco (neve), lasciando uno spazio scoperto lungo le pareti, per permetterci di spostarci. fin da subito era saltato all'occhio un problema, quello di muovere le miniature che erano al centro del tavolo, per questo abbiamo fatto in modo che si potesse riuscire a camminare sul "tavolo", facendo in attenzione alle miniature. Per fare le trincee abbiamo preso dei pezzi di forex tagliati in sezioni che di lato erano triangolare, in maniera tale da creare una sorta di pendio. in questo modo abbiamo creato in alcuni punti un dislivello che ci permetteva di fare le trincee. Il tavolo è quindi formato in questo modo, partendo dalla zona di schieramento xeno: linea di trincee abbandonate, tre bunker. poi zona di circa 1,5 metri pianeggiante dove si può camminare, poi dislivello con trincee imperiali poi dietro a queste dopo 30 pollici una seconda linea di trincee. Queste due sono quelle imperiali. Ci sono 6 bunker per ogni linea più quello comando, che è il doppio di  un bunker comune.CI sono poi alcuni crateri in giro ecc. I bunker sono stati costruiti dal padre di un nostro amico, che ha fatto un lavoro stupendo, in quanto modellista da tanti anni. Abbiamo messo quattro tipi di bunker:
1) forma esagonale, lato 6", tetto piatto con aquila imperiale dipinta sopra. Su ogni lato ci sono feritoie. I bunker comunicano con le trincee attraverso una o più porte.
2) esagonale con un bordo sopra in modo che delle guardie possano sprare dal tetto.
3) casamatta con cannone anticarro/requiem pesanti, 2 per linea di trincee imperiali. Hanno forme che si adattano a quelle delle trincee, ce ne sono alcuni trapezoidali e altri rettangolari. I cannoni sparano con un'arco di 90'.
4) buker comando, esagonale, primo piano lato 8", secondo piano 6". Posizionato sulla seconda linea di trincee.
Obbiettivi: la guardia usando tutte le forze sopravvissute ai tavoli: città grande (qualsiasi unità sopravvissuta), porto (solo aviotrasportate), stazione radar (solo aviotrasportate), devono respingere gli xeno. In questo tavolo ci sono circa 4500 punti di guardi + i sopravvissuti, contro 6000 d Xeno, per bilanciare le fortificazioni. Le unità entrano in riserva dal lato delle linee imperiali.

probabilmente ho dimenticato qualcosa.

REGOLE SPECIALI:

ARMI: abbiamo deciso che ogni arma ha il doppio della gittata, ma quando si spara oltre la normale gittata si tira con AB 1. Ad esempio, una guardia può sparare fino a 24" con la sua AB3, ma se spara a un bersaglio a distanza 32" tira con ab 1. Le armi ad area deviano di due dadi. I cannoni dei corazzati hanno gittata infinita ma si applicano i malus detti in precedenza.

BOMBARDAMENTO!: abbiamo diviso il campo grande in quadranti di circa 30 cm di lato. Se la squadra comando del reggimento (unità inventata: squadra comando della compagnia + lord commissario + tutti i consiglieri del reggimento + 5 guardie con ogni equipaggiamento possibili, come kit medici, vox...) sul tavolo grande è viva, e lo è anche quella del plotone sul tavolo dell'artiglieria, i basilisk possono sparare normalmente sul tavolo grande. Se una delle due muore,  cannoni sparano in uno dei quadranti, in base alle supposizioni di chi lo controlla, in quanto il tavolo dei cannoni è in un'altra stanza. Ad esempio: il qg nel tavolo grande viene eliminato. L'artigliere può decidere di sparare in un determinato quadrante, se suppone ad esempio che dal punto in cui aveva sparato prima le truppe si sono mosse, può puntare in un punto dove pensa chi ci siano i nemici. Allo stesso modo funziona la coppia stazione radar/porto.

Domani posto il report! ditemi se qualcosa non va, commentate pure e dite se vi piace o meno l'idea, le regole, e potete darci anche consigli perché appena saremo liberi faremo una rivincita!

PS tutto questo è stato possibile grazie a tutto il nostro gurrpo, 12 persone, e anche ai genitori  che ci hanno lasciato libera la casa! E siamo riusciti anche grazie a un tenace lavoro di squadra durato un anno! i pittori più bravi dipingevano, gli altri costruivano elementi scenici o ci aiutavano. E' stato bello vedere per la prima volta il lavoro degli avversari durato un anno e vedere le loro facce sbalordite!

ultima nota: abbiamo schierato prima noi della guardi in quanto difensori lunedì su tutti i tavoli. martedì hanno schierato gli xeno (senza che noi li vedessimo), e mercoledì abbiamo iniziato, schierando le nostre poche squadre attaccanti e vedendo per la prima volta gli xeno. mercoledì abbiamo fatto anche la schermaglia, durata un'oretta. Da quel momento è inziato tutto, finendo oggi!

Ecco il report un po' romanzato, ditemi se lo preferite così oppure uno classico.
Sono i primi turni della partita, e visto che non tutte le battaglie si combattevano contemporaneamente, ma alcune si combattevano alcuni turni dopo l'inizio di altre, ho messo una scaletta, dove metto in ordine cronologico lo svolgimento.

STAZIONE RADAR
AL TERZO TURNO DELLA STAZIONE RADAR INIZIA LA PARTITA DEL PORTO
AL QUARTO LA CITTA' E IL CAMPO GRANDE

detto questo iniziamo:

6.00 AM.
Squadra Kaserkin Echo, seconda compagnia aviotrasportata.
Sergente artigliere Carius.

Carius si allacciò lo spallaccio. Le fibbie magnetiche scattarono appena si avvicinarono tra loro. La tensione era palpabile. Il soldato di fronte a lui batteva ripetutamente il piede sul pavimento dell'armeria. Carius si alzò. Chiuse lentamente l'armadietto. Controllò l'equipaggiamento per l'ultima volta, assicurandosi di aver disposto correttamente tutto l'armamentario. Nella penombra della stanza riusciva a vedere solamente i volti dei soldati che aveva di fronte. Al segnale del caposquadra Carius si avviò verso la porta, seguito dal resto del plotone. Attraversarono diversi corridoi prima di raggiungere la stanza dell'armamentario. Carius prese il lanciagranate e si assicurò alla cintura la pistola laser, fatto questo, uscì. Lo avvolse una folata gelida. Faceva ancora buio. La neve cadeva lentamente, volteggiando più e più volte prima di raggiungere il suolo. I suoi piedi affondavano nella neve, lasciando profonde orme sul terreno. Percorse un centinaio di metri prima di raggiungere la pista di atterraggio. Cinque valkyrie stazionavano sull'asfalto. La neve che cadeva davanti alle turbine in accensione si condensava in volo prima di raggiungere terra. Un soldato salutò il sergente, interrompendo il caricamento di un requiem pesante. La tensione era palpabile. Da un mese Sudario era rimasto isolato dall'imperium, non era più possibile comunicare tramite gli astropati e si era perso il contatto con la flotta di difesa, e adesso che pure la stazione radar a 120 km dalla base aveva cessato le comunicazioni, era chiaro che qualcosa non andava. Tutti i reggimenti di difesa planetaria erano stati mobilitati completamente, la riserva era stata armata e i cittadini evacuati e messi in sicurezza nei bunker. Spettava alla squadra di Carius e ad altre quattro far luce sull'accaduto. La rampa del Valkyrie si abbassò gradualmente fino a toccare il sottile strato di neve che copriva l'asfalto.
I kaserkin entrarono e si sedettero lungo le pareti interne del velivolo. Appena il portellone si richiuse, facendo calare l'oscurità all'interno del trasporto. Una luce lampeggiante si accese accompagnata dall'accensione completa dei motori del valkyrie. Il velivolo si staccò dal suolo, seguendo gli altri componenti della formazione. Carius pregò l'imperatore per tutto il tragitto prima che fosse interrotto dal caposquadra.
"400 metri all'obbiettivo, armi pronte". I portelli laterali si aprirono, i requiem vennero armati e tutti si prepararono al combattimento imminente.
"squadra echo in posizione". L'operatore vox di fianco a Carius disse la frase con tono fermo e immobile. Iniziò a pensare di essere l'unico ad avere paura lì dentro.

(l'ho scirtto tutto di getto e ora devo uscire, quindi se ci sono errori non lapidatemi). Questa era l'intro, appena ho tempo continuo la stesura!

I valkyrie si avvicinarono al bersaglio, Vendetta di miral, il velivolo su cui era imbarcata la squadra Echo virò bruscamente costeggiando il lato destro della stazione radar, seguito in coda da un altro trasporto. Il resto della squadriglia fiancheggiò la struttura dall'altro lato al fine di trovare un valido punto di sbarco. Carius si sporse dal portello laterale, affiancando la guardia addetta al requiem pesante.
"noti qualcosa?"
"No sergente, qui pare tutto calmo, ordini?"
"Tutto tace ancora, occhi aperti, qualsiasi cosa non vesta un'aquila imperiale sul petto deve essere uccisa prima che possa anche pensare di spararci, intesi?"
"Intesi signore."
Carius camminò tra le due file di guardie, il valkyrie viaggiava così lentamente che non doveva tenersi alle maniglie. 
"Sergente, il comando ordina il dispiegamento di forze a terra", la guardia con il vox si rivolse così al superiore.
Carius annuì leggermente con la testa.
"Echo e delta in campo, ripeto echo e delta in campo", la guardia rispose al quartier generale attraverso la radio.
Il portellone posteriore del valkyrie si spalancò, facendo entrare la gelida aria dell'atmosfera. I kaserkin si alzarono all'unisono e si avviarono verso l'uscita del trasporto. "Buona fortuna uomini, che l'imperatore sia con voi", Carius fu il primo a calarsi dal trasporto seguito dai nove compagni.
"Echo a terra, Echo in movimento verso il centro comando e controllo, passo e chiudo". La squadra compose un cerchio attorno a Carius, prima di rompere la formazione e di avanzare in linea verso la stazione radar, seguiti a loro volta dalla squadra delta. I kaserkin avanzarono verso l'ingresso della struttura, entrando in un cortile delimitato da un'alta rete metallica. Gli uomini camminarono lentamente, con estrema cautela. Tutto d'un tratto dai cumuli di neve fuoriuscirono creature da incubo, simili a insetti con arti falcati, con esoscheletri chitinosi bianchi come il manto di neve che fino a pochi istanti prima li ricopriva. Una dozzina di questi esseri sbucò circondando completamente le guardie. Carius e i suoi uomini reagirono con velocità quasi sovrumana, allineando gli organi di mira dei fucili contro le bestie aliene, premendo poi i grilletti all'unisono. Due creature caddero ferite mortalmente, ma le altre avanzarono veloci verso i fanti scelti. Carius sparò con il lanciagranate, colpendo uno xeno in pieno petto, facendolo esplodere in una nebbia di liquido viscoso. La squadra delta non fu così efficiente e riuscì a eliminare solo due creature con i fucili termici. Dal cielo spuntò uno sciame di creature alate che assalì i trasporti valkyrie e le squadre a terra con l'acido prodotto nelle loro bocche. Tra lo sciame brulicante la visione più terrificante fu tuttavia quella di una gigantesca bestia alta, che assaltò un trasporto truppe abbattendolo con gli artigli falcati. A terra una dozzina di uomini appartenenti ad entrambe le squadre vennero abbattuti dagli xeno, lordando di rosso il suolo. Carius affrontò la bestia più vicina estraendo la baionetta dal fianco. Il predatore diede una spazzata con gli artigli, la guardia si abbassò schivando il colpo, che decapitò un kaserkin vicino. Carius ripartì all'attacco, infilando la baionetta tra le costole dell'avversario. Sopra di lui due vendetta si spostarono per evitare lo scontro, mentre la sagoma incendiata di un valkyrie si schiantò contro la stazione satellitare, trasformandosi in una palla di fuoco. L'unico sopravvissuto dello schianto si rialzò in piedi solo per essere trafitto e divorato da un littore mimetizzato a diversi metri dal relitto. Le guardie combatterono coraggiosamente, ma nulla potevano contro le mostruosità aliene. I requiem pesanti dei due valkyrie che avevano fatto calare le squadre echo e delta spararono contro i predatori non in combattimento e contro le gargolle in volo, mentre i cannoni laser abbatterono diversi altri alieni alati. Gli xeno incalzarono le guardie ormai allo sbando, abbattendo uno dei due Vendetta vuoti con la mera forza del numero e aggiungendo altri predatori al combattimento. Carius evitò ancora i fendenti nemici, rispondendo con il coltello, abbattendo in fine la creatura. Guardò il corpo dello xeno davanti a lui, il corpo serpentino era dilaniato in diversi punti da armi da taglio e da colpi di fucile laser. Mentre sovrastava l'alieno un artiglio lo trapassò da parte a parte, attraversando l'armatura come carta, accompagnando tutto con un orribile suono di ossa spezzate e di organi lacerati. Il kaserkin cadde a terra non appena il tiranide estrasse l'artiglio, si voltò verso il cielo, compiendo uno sforzo inimmaginabile a causa del dolore. Raccolse le sue ultime forze per estrarre dalla tasca del giubbotto tattico la sua salvezza. Il predatore incombeva su di lui, pronto a divorarlo, "PER L'IMPERATORE!!" urlò tirando la spoletta. l'ultima cosa che vide furono i Valkyrie sopravvissuti che abbandonavano il campo di battaglia, aprendosi strada tra le nidiate di gargolle.

ESITO: STAZIONE RADAR IN MANO AGLI XENO

PERDITE IMPERIALI:
-30 Uomini
-2 Vendetta

PERDITE XENO
-6 predatori (su 12)
-1 arpia (su 2)
-17 gargolle (su 40)

CONSIDERAZIONI: abbiamo agito cautamente fin dall'inizio, non sapevamo che nemici avevamo davanti, non avevamo ancora visto i nemici schierati negli altri campi in quanto in altre stanze, ma noi imperiali ci eravamo organizzati per combattere i tau, in quanto eravamo certi al 100% che sarebbero stati loro i nostri avversari, ma quando abbiamo visto i predatori, il littore e le gargolle (per non parlare delle arpie) ci è venuto il panico. Le squadre a terra erano spacciate, abbiamo fin da subito realizzato che non avremmo potuto affrontarli, erano troppi e noi troppi pochi, inoltre ci trovavamo con delle squadre imbarcate che non erano in grado di cooperare e di scendere al suolo velocemente e in modo sicuro. E' stato fin dal principio un disastro, ma per fortuna siamo riusciti a riporta parte della forza in salvo verso altri campi di battaglia. Perdendo la stazione radar abbiamo perso una parte fondamentale della nostra artiglieria, ora si deve combattere anche negli altri tavoli.

Romanzato ha il suo perchè secondo me

Ero convinto che fosse tau vs imperiali, ma comunuque bello bello bello, non vedo l'ora di sapere l'esito delle altre battaglie e la macrobattaglia

Sono in trepidante attesa per il seguito

Ho dei problemi con il forum ragazzi, non mi si apre più normalmente ma mi appare un'interfaccia blu e grigia, e se schiaccio il coso per passare alla versione classic mi dice pagina non trovata!

Mmm strano, a me funziona tutto regolarmente.
Provo a parlarne con Sparta.

funziona tutto tranquillamente anche a me...

che browser usi? prova a pulire la cache e passare con un tool di pulizia tipo CCleaner

Faccio un secondo questo ot, in pratica sia dal cell, che usa google, sia dall'ipad che usa safari, nulla, il problema é che con questa interfaccia non riesco neanche a mandare i pm e a creare nuovi argomenti!

Ok questo è davvero strano...prova a installare Firefox e vedi se il problema persiste

Noooooo devo sapere come continua!

Dai questa non puoi lasciarla a metà

E anche questa infine finisce sul piu bello insomma :+(

6.15 AM.
Sezione arma pesante Roger, 4' battaglione di marina
Sergente artigliere Stern.

Le sirene suonarono. Mobilitazione completa.
"passami quel maledetto caricatore soldato!"
L'addetto alle munizioni estrasse da una cassa metallica i proiettili del cannone automatico e li porse a stern. Le mani tremavano, ansia, tensione, paura. Il caricatore entrò nell'arma con uno scatto, stern tirò l'espulsore e si preparò al fuoco. Dalla sommità della torre di controllo del porto tutto taceva. Tutte le guardie erano pronte, fucili in mano, baionette inserite e occhi aperti. L'allarme continuava a suonare, rompendo il silenzio che aleggiava sul porto.
Stern scrutava il cielo in cerca di un bersaglio, ma nulla si muoveva.
Poi la sirena tacque. Questa volta a rompere il vuoto fu un suono molto più spaventoso e molto più terrificante di quello della sirena. Con un fragore assordante lo scafo della nave vettore fu spezzato in due. L'imbarcazione da guerra si inclinò pericolosamente su un lato, facendo scivolare in mare una dozzina di guardie e un vakyrie che stazionava sul ponte. Gli altri marinai a bordo si salvarono solo grazie alla fortuna di trovarsi in una posizione sopraelevata o di essersi aggrappati ai fianchi dell'imbarcazione, Tuttavia a paralizzare le guardie non fu questo, ma bensì quello che uscì dagli abissi. Una bestia tentacolata grande come un bastimento emerse dall'acqua ghiacciata dirigendosi verso la riva, seguito da dozzine di creature marine. Con un grido assordante dal cielo grigio si scagliarono sui difensori nidiate di gargolle. Stern e la sua squadra non si lasciarono cogliere impreparati e aprirono il fuoco. 4 creature esplosero a contatto con i proiettili di grosso calibro dei cannoni automatici. A questi si unirono le salve di tiro delle guardie che respinsero i tiranidi alati. Tutte le unità imperiali ripiegarono dalla banchina correndo verso i container, cercando di fuggire dalle creature marine che si stavano dirigendo verso il porto. Stern vide con orrore la nave alla deriva affondare completamente, portando con se una trentina di guardie che non erano riuscite a fuggire.
"sezioni armi", la voce del comandante della compagnia risuonò attraverso il vox della squadra,
"coprite a ritirata, dobbiamo evacuare!"
"Sarà fatto". Stern puntò l'arma verso una nidiata di bestie tentacolate e svuotò il caricatore del cannone automatico. Due creature caddero morte, e molte altre vennero falciate dal fuoco preciso del secondo plotone a difesa della torre.

6.17 AM.
squadra comando della compagnia, 4' battaglione di marina
comandante grumman.

"a tutte le unità, ritirata, ripeto, ritirarsi"! grumman urlava attraverso il vox, la battaglia si stava rivelando una disfatta completa.
"signore, dovremmo ritirarci anche noi, il nemico è troppo vicino, verremo sopraffatti!", urlò il medico in preda al panico. "NO! il nostro sacrificio garantirà la sopravvivenza del battaglione!". rispose il comandante.
"è un suicidio!". La discussione fu interrotta quando il comandante si accorse che la grata del condotto di areazione si trovava sul pavimento della sala.
"per l'imperatore..." Grumman estrasse la pistola pronto a sparare. Le altre guardie si alzarono in piedi pronte al combattimento. La mano era tesa, la pistola laser puntava dritta al condotto aperto.
"qualcosa è passato, dannazione!", "se siamo veloci potremmo uscire dall'uscita lat..." la frase fu interrotta quando un rivolo di saliva cadde sulla mano del comandante. Alzò la testa, e l'ultima cosa che vide fu una sagoma mimetizzata che lo guardava con i molti occhi.


6.18 AM.
squadra veterani di marina lagunar, 4' battaglione di marina
Pilota Rogers

"squadra aviotrasportata in campo, ripeto, in campo, procediamo con l'abbattimento del titano, chiediamo spazio aereo sgombro". Il pilota contattò le sezioni arma sul tetto della torre di comando, avendo come risposta un torrente di fuoco sopra le unità nemiche.
Rogers allineò i sistemi di puntamento sull'enorme creatura tentacolata, aprendo il fuoco con i tre cannoni laser del Vendetta. I colpi penetrarono la spessa corazza della bestia, facendole emettere un ruggito di dolore. A questi colpi si unirono quelli di una squadra di lanciamissili a terra, che riuscì a mandare un colpo nel ventre del tiranide, ferendolo gravemente. Il sommergibile che stazionava nella baia aprì i portelli superiori e lanciò sei testate ad alto potenziale contro il mostro. I razzicolpirono quasi tutti il bersaglio, lasciando la creatura mezza morta.

6.20 AM.
Sezione arma pesante Roger, 4' battaglione di marina
Sergente artigliere Stern.

"forza uomini! respingiamoli o è finita!". il plotone sparò una raffica di colpi contro una nidiata di tiranidi in avvicinamento, ma tutto d'un tratto dal piano inferiore si aprì una voragine attraverso la lamiera. L'addetto alle munizioni cadde nella breccia e venne divorato da un gruppo di genoraptor che infestava l'edificio. Un commissario lanciò prontamente una granata, seguito da altre guardie di altre squadre, saturando il piano inferiore di schegge ed eliminando gli xeno.

6.20 AM.
squadra veterani di marina lagunar, 4' battaglione di marina
Pilota Rogers

Rogers sparò una raffica di colpi laser verso il cranio della creatura ma questa volta i colpi risultarono inefficaci. La bestia tuttavia reagì, colpendo con un arto tentacolato il velivolo. Il colpo squarciò la fusoliera lateralmente, distruggendo il rotore destro e uccidendo parte dell'equipaggio.

6.20 AM.
squadra veterani di marina lagunar, 4' battaglione di marina
Esperto di esplosivi Nobel (citazione necessaria)

La guardia di fronte a lui esplose in una nube di sangue quando l'artiglio squarciò la fusoliera, e per pochi centimetri sarebbe morto anche lui. Nobel si alzò e scattò verso il portello del vendetta e premette il pulsante di emergenza. Il portellone si aprì e si lanciò.

6.20 AM.
squadra veterani di marina lagunar, 4' battaglione di marina
Pilota Rogers

"ebbene senza gloria non morirò! PER L'IMPERATORE!" gridando rogers spinse il rottame del velivolo contro la creatura, esplodendo addosso al gigantesco tiranide.

 
6.20 AM.
squadra veterani di marina lagunar, 4' battaglione di marina
Esperto di esplosivi Nobel

Cadde in acqua. Il freddo glaciale si insinuò nelle sue ossa. Nuotò per alcuni metri verso il sommergibile, salì sulla fiancata. Sopra di lui con una gigantesca esplosione il vendetta era stato distrutto. Animato dalla vendetta Nobel estrasse dallo zaino una carica da demolizione. Premette le rune di attivazione e lanciò la testata contro la creatura a lui vicina. Il titano infine cadde. Il corpo cadde sul sommergibile facendolo affondare e mandando Nobel in mare.
Il veterano raggiunse la riva a nuoto. Il nemico era stato sconfitto certo, ma a quale prezzo? il porto era ridotto in cenere, la nave e il sommergibile a relitti, la torre di controllo era stata conquistata dagli xeno nonostante il valore del secondo plotone, ma il resto del battaglione era salvo, forse. Li avrebbe raggiunti, forse avrebbero vinto la guerra.



Il mostro gigante è un biotitano che abbiamo costruito usando dei tutorial per elementi scenici dei tirandi sul tubo, abbiamo usato regole casalinghe eh che dire, ci ha mandati nel panico.

PERDITE IMPERIALI

2 plotoni di fanteria su 3 (destrutto il plotone a difesa della torre e quello a difesa della nave, per lo più morti affogati o uccisi dai predatori)
squadra comando (uccisi da un littore)
due squadre veterane (tranne un sopravvissuto)
il vendetta
la nave e il sommergibile

PERDITE TIRANIDI

30 gargolle
12 predatori
30 hormagaunt
Titano
10 genoraptor

Abbiamo preso per protagonisti gli eroi migliori dellapartita, come il pilota e la guardia con esplosivo che sono stati mitici! ditemi che ne pensate!

Bello valeva l'attesa mi piace che e fatto tipo raccolta di racconti, una battaglia vista da vari eroi:)

6.30 AM.
Sezione armi pesanti Loki, 13' battaglione di difesa planetaria
Artigliere Hammer

"Xeno a ore due, buttalo giù".
Il missile partì dalla sommità della cattedrale in rovina e colpì il carapace di un tiranide guerriero, facendolo esplodere in una poltiglia viscosa. "bel colpo", il puntatore riportò agli occhi il puntatore. Altri due missili si schiantarono sul resto della nidiata, alzando una nube di polvere e detriti. Le guardie ricaricarono prontamente le loro armi, mentre una trentina d metri più sotto il resto della compagnia avanzava attraverso le vie cittadine. Di fronte a loro avanzavano le schiere xeno. Un centinaio di hormagaunt correva tra le macerie del centro urbano, supportati dalle torreggianti presenze di alcuni carnefici. Sembrava che da un momento all'altro le due linee si dovessero toccare, ma il fronte imperiale all'ultimo istante si fermò e scaricò una salva di laser sui nemici incombenti, abbattendone in grandi quantità.
"Lo xeno gigante a sinistra!" urlò il puntatore. Tre missili perforanti impattarono sulla creatura, ma quando la polvere si posò la sagoma torreggiante della bestia si stagliava ancora. "per l'imperatore ABBATTETELA!" da una torre vicina scaturì una slava di razzi diretta sempre contro il bersaglio, questa volta però due testate raggiunsero il ventre della creatura, lasciandola moribonda.
Hammer prese il terzo missile nello scompartimento munizioni. Aprì il lanciarazzi e inserì la nuova testata. Si guardò attorno nervoso, pronto a ricevere indicazioni dal puntatore. Quest'ultimo si alzò per avere una migliore visuale quando venne ferito da un bio proiettile sparato da una nidiata di xeno sul tetto della cattedrale. Hammer vide la guardia cadere a terra con un foro nel ventre. Hammer si avvicinò, quando ad un certo punto con un'esplosione di sangue e schegge d'osso fuoriuscì dal corpo del ferito uno sciame di insetti.


6.34 AM.
leman Russ Eradicator "Thor", 13' battaglione di difesa planetaria
Capo corazzato Logan

Lo spazio all'interno del corazzato era claustrofobico. Logan respirò lentamente, cercando di controllare la paura. Il corazzato avanzava, affiancato da due squadre di fanteria e difeso da una terza sui tetti. Il leman russ arrivò ad un incrocio e svoltò sulla destra. Logan vide due dozzine di creature di piccole dimensioni attraverso il visore termico del corazzato e aprì il fuoco. Il proiettile, una testata nucleare in miniature, esplose nel bel mezzo dei nemici. In un istante quasi tutti gli xeno vennero polverizzati assieme a tutto quello che si trovava nel raggio di quindici metri. I restanti alieni vennero falciati dal disciplinato fuoco delle guardie a terra. Il corazzato era la punta dell'avanguardia, l'altro plotone che avanzava parallelamente al carro dalla parte opposta della cattedrale era rimasto indietro. Logan fu più cauto che mai. La situazione era particolarmente delicata, doveva garantire la sicurezza delle guardie a terra o il corazzato sarebbe stato sopraffatto. Il capo carro decise di riconnettersi al resto del plotone al fine di poter avanzare con più sicurezza. Avanzò fino a fermarsi sulla traiettoria dell'avanzata delle altre squadre. Gli xeno fuoriuscirono a dozzine dai vicoli, avventandosi sulle guardie. Il requiem pesante del corazzato falciò due alieni e altrettanti caddero sotto i colpi di quelli laterali. Logan si assicurò che il portello fosse chiuso e aprì il fuoco con l'arma principale. Il proiettile deviò facendo crollare un piccolo palazzo sulla strada e schiacciando sotto di se diversi tiranidi. Tra la moltitudine di xeno emerse la sagoma di un carnefice. La bestia iniziò a correre verso il Leman Russ, alzando gli artigli pronto all'attacco. Logan si sostituì prontamente al guidatore del mezzo, spingendo in avanti i comandi della plancia. Il corazzato con un rombo assordante prese velocità schiacciando nel suo percorso detriti e creature. Il carnefice, stupefatto dalla mossa dell'avversario si fermò pronto a incassare l'urto. Logan spinse il mezzo alla massima velocità e colpì la bestia frontalmente. Questa non ruscì a danneggiare il corazzato in tempo e morì quando il veicolo lasciò un'impronta a forma di cingolo sul cranio dello xeno. Dietro di sè le guardie erano state tutte uccise. Due punti verdi apparvero sul radar del mezzo, preannunciando l'arrivo di due chimera, Logan si inserì sulla loro traiettoria anticipandoli.
"A tutte le unità dell'imperium, necessitiamo l'aiuto di tutte le forze possibili alla difesa del crinale, sono il generale d'armata Corbulo, ripeto, necessitiamo di tutti i rinforzi possibili!". La colonna di corazzati si fermò. Logan guardò l'addetto al requiem e spinse in avanti il corazzato, lasciando la città.

PERDITE IMPERIALI fino a questo momento (3' turno)

1 sezione lanciamissili
40 uomini, cioè 1 plotone di 2 (l'altro, quello rimasto indietro si è riorganizzato barricandosi nella cattedrale)
10 uomini del secondo plotone

PERDITE XENO

40 hormagaunt su 100
3 predatori su 3
3 guerrieri su 6
1 carnefice su 2
più qualche perdita qua e là

6.33 AM.
72' reggimento fanteria
Lord commissario Costantin

Il calore della pistola al plasma era percettibile anche attraverso il guanto corazzato. Il proiettile di pura energia scaturì dall'arma, impattando contro le linee xeno. Costantin non capì se il suo colpo avesse sortito effetto. Al suo fianco almeno duecento guardie imperiali stavano sparando freneticamente contro gli xeno in avvicinamento.
"UOMINI! Nel nome del nostro sacro imperatore, noi, RESISTEREMO!" al commissario a un solo grido, duecento guardie risposero: "NEL NOME DELL'IMPERATORE!". Un centinaio di metri separava i due fronti. La prima linea di difesa imperiale era costituita da una lunghissima trincea e sei bunker in plascemento. Costantin riprese a sparare. I nemici erano più vicini, e grazie a questo i colpi furono più precisi, gli alieni caddero a decine sotto il fuoco dei fucili laser, dei requiem pesanti e dei cannoni delle casematte.
"continuate a tirare!! Forza uomini!!". La sua sola voce rincuorava le guardie, la prima linea di difesa più che sul cemento, più che sulle mitragliatrici era composta da Costantin e i suoi plotoni. Egli era un grande veterano, aveva combattuto innumerevoli guerre e in ognuna di queste si era distinto per il suo enorme coraggio e fede nell'imperatore.
Costantin tolse la cella di energia ormai inutilizzabile, che cadde sul terreno ghiacciato fondendolo. La nuova cella di energia brillava di un blu intenso. La prese, la inserì nel vano della pistola e si preparò al colpo. Gli xeno erano vicini, troppo vicini. Le schiere aliene della prima ondata erano formate da diverse centinaia di creature di piccola taglia, affiancate da alcune creature da sfondamento corazzate, la cui sagoma infondeva terrore nei nemici. Una guardia di fianco a Costantin cadde a terra colpita da una spina lunga come una lancia. La stessa sorte toccò ad altri uomini, ma le forze imperiali non fecero un passo indietro.

6.33 AM.
10a batteria d'artiglieria di Sudario
Artigliere Ducky

"FUOCO FUOCO FUOCO!!!". Il cannone pesante della casamatta sparò verso gli xeno. Il proiettile impattò al centro delle linee nemiche, menomando diversi xeno.
"Forza, passamene un altro!". L'addetto alle munizioni prelevò un proiettile ad alto potenziale esplosivo e aiutato da un'altra guardia caricò il cannone. Attraverso la feritoia del bunker tutto era caotico. Nonostante le perdite nulla sembrava fermare i Tiranidi. Ducky non osò immedesimarsi nei fanti della prima linea e nei loro colleghi nei primi bunker. Dalla seconda linea difensiva partì un secondo colpo d'artiglieria. Questo come il precedente eliminò diversi nemici. Era difficile non riuscire a colpire qualcosa tale era l'ammasso di bersagli. Le guardie sparavano ormai senza quasi mirare, sparando e caricando il proiettile successivo.
Ducky stava prendendo il proiettile successivo quando le luci del bunker si spesero. La terra tremò e il pavimento iniziò a creparsi.


Che ne dite?

Dico che mi piace! L'arrivo del Mawlic :Q___ ma quando finisce sta battaglia?

bellissimo invialo alla gw ti fa un nuovo kit base altro che oscura vendetta ahahaha.
Lo chiudi qua o continui?