Nelle profondità della fortezza di Acquanera, un corvo volava attraverso i grandi saloni di pietra. Un messaggio era legato alla sua zampa.
Gli orrendi uomini ratto avevano incominciato ad emergere dalle profondità.
Un insediamento a nord li aveva avvistati: per ora si limitavano ad agguati a carovane e ad esplorare il territorio circostante, ma potevano diventare un problema. Se lasciati fare, i furti e gli assalti sarebbero aumentati.
Una forza ristretta avrebbe potuto attaccarli senza dar loro il tempo di scappare sotto terra. Una sfida che credono di poter vincere è per gli Skaven un richiamo irresistibile.
Le truppe personali di Kragg erano pronte quasi in ogni momento e si sarebbero diretti nel punto in cui gli Skaven erano stati avvistati per l'ultima volta, le paludi marce.
Le paludi erano un pantano stagionale che ad ogni estate/primavera si riempivano di fango e d' insetti, diventando luogo indesiderato a tutti, mentre d'inverno gelavano,senza lasciare alcuna traccia della loro duplice natura.
Un luogo perfetto per diventare la base temporanea di un clan di ratti che cercava un luogo dove lanciare i propri assalti.
Kragg osservava le truppe Skaven disporsi in ordine dietro agli acquitrini.
Con uno occhiata alle sue spalle osservò le reazioni dei suoi Guerrieri,erano tutti prodi Nani con le grandi asce strette nei pugni, assolutamente tranquilli.
L'artiglieria era disposta dietro di lui, tranne per i due Cannoni Organo che erano ai fianchi della sua unità.
Il Mastro Ingegnere Dork avrebbe supervisionato il tiro delle macchine dalla Catapulta: costringendo i ratti ad avvicinarsi attraverso le paludi, confidava di far diminuire ulteriormente il loro numero.
Quando il sole fu più alto, i corni dei ratti incominciarono a squillare, annunciando la carica.
Con lo sguardo rivolto al fronte ,scorse un mostro alto almeno quattro metri avanzare sulla collina; intanto la bestia avanzava sulle sue enormi zampe artigliate e le sue teste cieche squittivano, bizzarri macchinari sbuffavano e ronzavano sull' Abominio di Pozzo Infernale.
Fu per lui un sollievo vedere una palla ardente di Cannone abbattersi sulla creatura. Con un urlo di dolore il colosso fu trapassato dal proiettile, mentre le fiamme lo finivano.
Le altre armi incominciarono a sparare sulla massa di Ratti d'Assalto in avvicinamento: il loro numero diminuiva rapidamente, ma per ogni Skaven abbattuto un altro prendeva il suo posto.
Un Organo colpì una Squadra Arma con una salva micidiale, lasciando solo una poltiglia sanguinolenta.
Kragg osservò la loro folle corsa verso di loro, anche se tutta l'artiglieria li bombardava e alcuni affogassero nelle paludi, le bestie si facevano coraggio a vicenda,mentre un immondo vessillo garriva portato da un ratto relativamente imponente.
I ratti avevano appena superato le paludi che uno Stregone Ingegnere si sporse in avanti,brandendo un bizzarro strumento tubolare con un' estremità a punta.
Con uno scoppio, il missile prese il volo, lasciandosi dietro una scia di un malsano fumo verde. L'ordigno si schiantò subito dietro la sua unità.
Preoccupato, Kragg guardò il punto di impatto. Fu terribile! Un grosso cratere indicava la zona dello schianto, cristalli di warpietra erano sparsi per una grande area intorno ad esso. Fu solo dopo che vide il cadavere.
Era un suo Guerriero.
Si trovava nel punto più vicino al cratere ed, una scheggia gli aveva trapassato l'elmo e il cranio, il suo corpo aveva incominciato a mutare per gli effetti della warpietra.
Soltanto una mente malvagia come quella Skaven poteva ideare una tale arma; lo Stregone Ingegnere avrebbe dovuto morire per l'uso di quello strumento da vigliacchi.
Con un urlo di rabbia i topi si lanciarono verso di loro, un Organo esplose, ma le altre macchine continuarono a bombardare le loro file.
Nella mischia Kragg urlò;" Forza, vili canaglie fatevi sotto, siete soltanto delle luride bestiacce!".
A seguito di quella sfida, il Vessilario avanzò verso di lui squittendo e con una rapida serie di affondi cercò di eliminarlo, ma il topo non fu in grado nemmeno di toccarlo. Il colpo di risposta gli tagliò là testa in due, facendogli schizzare sangue e materia celebrale in tutte le direzioni.mentre lo stendardo cadeva, anche l'impeto iniziale degli Skaven si infrangeva sul muro di corpi nanici.
Il primo assalto aveva riscosso un grande prezzo ai suoi Guerrieri, ma gli Skaven rischiavano una guerra d'attrito, dove alla fine la loro mancanza di disciplina sarebbe costata cara.
Dopo la perdita della spinta iniziale, gli Skaven si stavano riorganizzando. Per sfruttare a pieno il numero maggiore. Fu in quel momento che Kragg vide lo Stregone Ingegnere.
Si lanciò all'assalto. Con una lama arrugginita il ratto cercò di tagliarli la gola, e allo stesso tempo con la coda si avvolgeva intorno alla gamba per farlo cadere. Il trucco era vecchio. Con una spazzata il Forgiarune gli mozzò la coda. Un fiotto di sangue sprizzò fuori e lo Stregone ululò di dolore.
Con un ampio arco Kragg gli staccò la testa.
Lo scontro procedeva bene, la morte dello Stregone e del Vessilario si facevano sentire e, anche se i nani erano meno numerosi, i ratti erano poco disciplinati.
A un certo punto, gli Skaven persero il controllo. Lo scontro era stato duro, ma con coraggio i figli di Grungni si lanciarono all' inseguimento, nella foga di scappare i Ratti D'assalto affogavano nella palude e le macchine rincominciavano a bombardarli.
Dalle paludi marce in poi, il nome di Kragg il Forgiarune venne maledetto numerose volte dagli uomini ratto.
L'eliminazione sistematica dei comandanti del clan Morso indebolì il controllo che il Consiglio dei Tredici esercitava nelle zone circostanti, infatti tutti i capi degli altri clan cercarono di prendere il controllo del Morso,saltandosi allegramente alla gola l'un l'altro.
Con il grosso degli Skaven impegnati ai uccidersi a vicenda, i Nani riuscirono a riconquistare alcuni territori perduti,ripulendo anche alcuni tratti della via sotterranea e riscoprendo molti tesori dei propri antenati.
ringrazio la prof di ita Muratori per le correzioni