E' da tempo che sto scrivendo questo racconto per il blog, ma non l'ho mai mostrato a voi per ricevere commenti e critiche. Il racconto si chiama Corruzione, come vedete tratta di 40k e di un formicaio, ormai reso caotico da un esercito di Slannesh e assaltato poi dagli Ultramarine in giorni e giorni di attacchi.
Ecco il prologo e il primo capitolo:
PROLOGO:
-"Ritirata!"- gridò il sergente Vaidus. Prese il requiem e sparò due colpi ai cultisti che lo seguivano. Una guardia corrotta cadde a terra come una marionetta. La pioggia l'avvolse e sprofondò nel fango.
Un cultista prese il lanciafiamme di un morto e provò ad accenderlo, ma la pioggia spense la miccia. Lo buttò via e attaccò Vaidus con un salto. L'Astarses cercò di tirarlo via con una gomitata, ma il cultista afferrò il collo dello space marine. Fulmini bianchi fuoruscirono dagli occhi di Vaidus che esplose in piccolissimi frammenti.
Lo psionico aveva gli occhi blu lucente, scariche elettriche lo avvolgevano come una coperta. Spinse con un leggero movimento della mano due terminator che assaltavano davanti a lui. I terminator caddero con un tonfo nel fango, cercarono di alzarsi, ma il cultista li fulminò di nuovo bruciandoli completamente.
Gli occhi gli facevano male, quindi strappò un straccio che circondava la sua gamba e se lo avvolse intorno agli occhi.
Incominciò il bombardamento difensivo.
Le bombe termiche esplosero e lo psionico andò in fiamme, corse per qualche metro finchè cadde fumante e perse i sensi.
CAPITOLO 1
INFILTRAZIONE
Crateri, fango, aria calda, umidità, terra bruciata... era tutto deserto. Agathio era in mezzo al fango dentro ad un cratere intento ad osservare ogni piccolo movimento, che potrebbe assomigliare ad una imboscata nemica. Il fruscio delle foglie secche di un albero rinsecchito lo fece allarmare e tirò su il fucile di precisione per sparare a un eventuale nemico. Niente.
L'altro confratello era alle sue spalle a controllare il mirino che era infangato. Darius si sistemò il mantello mimetico che era impiglia
to nel filo spinato.
Erano in infiltrazione, cinque cecchini esploratori degli ultramarine che dovevano guidare il resto delle truppe per assaltare una città sorvegliata da un armata del caos. Ci sono dei cultisti nell'armata, operai ribelli e i delle truppe dei figli dell'Imperatore. Quei dannati di slannesh devono morire!
Il sonoro rumore bianco del trasmettitore ruppe il silenzio: -"Agathio? Ci sei?"- un interruzione.
-"Sì, qui Agathio, via libera, potete avanzare ..."-
Il gruppo avanzò attentamente. Una piccola trincea si stagliava davanti.
Agathio saltò dentro con agilità e tirò fuori il coltello, anche se era nuvoloso si vedeva bene.
Darius saltò vicino a lui, a seguire gli altri.
La trincea era sbarrata malamente e molte tavole avevano ceduto sotto il peso del fango. C'erano i morti subiti ai bombardamenti, un cratere aveva creato un entrata alla trincea e si vedeva ancora il fumo levarsi dai corpi. Un morto aveva sottratto l'attenzione di Darius: aveva gli occhi bendati e con l'orrore dell'Astarses, sorrideva. Aveva i denti gialli che contrastavano con il bianco sporco della pelle. Una tunica rossa scendeva fino alla vita dove era legata da una corda malandata.
Due stracci erano legati alle gambe.
Quel sorriso beffardo infastidiva Darius che si schifava solo a vederlo. Peccato però che guardandolo il morto aprì gli occhi. Darius tirò su il fucile di precisione e provò a sparare, ma il suo corpo volò in aria, sbattendosi contro la parete della trincea.
Agathio saltò contro lo psionico, ma volò dall'altra parte. Protheus scappò e si nascose dietro un barile scheggiato e eroso dalla ruggine. Si pettinò con le mani i capelli biondi e si leccò le labbra, tirò fuori una granata a frammentazione, ma le pareti della trincea si schiantarono contro di lui.
Tossì per qualche secondo prima di uscire dalla terra con la granata in mano pronto a tirare la linguetta. Lo psionico era sparito. I corpi di Darius e Agathio erano inermi, privi di sensi, Antonius bruciava come legna brucia in un caminetto, Alexander emanava un po' di fumo e aveva la pelle scottata.
Vide un movimento a destra, dietro a un cespuglio secco e tirò la granata.
Esplose in picolissimi frammenti, ma lo psionico non c'era. Si guardò in giro, ma c'era solo silenzio.
Soccorse in aiuto i due confratelli svenuti, li agitò delicatamente per portarli in piedi. Darius si svegliò gemendo e si posò su una tavola di legno marcia che era conficcata nella parete.
-"lo psionico, dov'è?"- chiese palpandosi una scottatura che aveva sulla guancia.
-"non lo so, è sparito nel nul..."-
Un fulmine interuppe la frase di Protheus che si accecò per un attimo. Darius tirò fuori il coltello e tentò di colpire lo psionico che girava vorticosamente in un insieme di fulmini bianchi.
Si sentì il rumore della carne tagliata da un coltello, una mano sporca cadde a terra. Il cultista del caos si tenne il braccio che sanguinava copiosamente. Darius approfittò del momento per infliggere un colpo mortale al nemico. Il coltello si impiantò sul petto dello psionico che cadde a terra con un tonfo sordo.
Darius sospirò.
-"Andiamocene da questo maledetto posto !"-
Agathio sospirò.
-"Antonius è morto, Alexander è ferito"- disse il sergente.
-"Dovremmo portarlo in spalla"- intervenne Protheus.
Protheus lo tirò su di peso e lo mise sulle spalle.
Agathio tirò fuori un' aquila d'oro e la mise sul petto di Antonius, ormai era rimasto solo lo scheletro e l'armatura.
-"Che riposi in pace accanto all'Imperatore"-
-"Il sangue dei martiri è il seme dell'Imperium"- disse Darius, ripetendo e ricordando qualche insegnamento da recluta.
Il gruppo uscì dalla trincea per scivolare su un cratere riempito da cadaveri bruciati. L'odore delle bombe orbitali era forte, simile all'odore del gas del lanciafiamme.
L'aria era fetida, piena di odori di decomposizione e di fango.
Là regnavano le moshe: c'erano nuvole di mosche che infestavano le zone piene di cadaveri.
Anche il fumo era insopportabile, per fortuna gli esploratori riuscivano a respirare benissimo grazie agli organi impiantati, però la puzza restava comunque.
Dopo circa mezz'ora di un paesaggio sconfinato di crateri, fango, morti; Darius accellerò il passo per andare in avanscoperta, salì su una collina dissestata da rovine e macerie. Si guardò intorno: a circa un chilometro da lì, s'innalzava un formicaio estesissimo. Aumento la vista e vide una bocca di scarico a sinistra delle mura, un buon mezzo d'infiltrazione. C'erano venti cultisti e una decina di traditori che facevano di guardia su ogni parapetto metallico del formicaio. Molti segni dell'Imperium erano stati cancellati e li avevano sostituiti con segni del Caos, certi anche di Slannesh.
Al centro del formicaio si innalzava un generatore di energia: c'era un enorme alone azzurrino vicino: era acceso lo scudo protettivo, un brutto presentimento.
Darius accese il trasmettitore e lo mise nella sequenza 1-3: quella dei suoi commilitoni.
-"Sergente Agathio, ho individuato la fortezza, è un formicaio..."- Un interruzione e rumore bianco.
-"Bene Darius, adesso ti raggiungiamo. Ci sono mezzi d'infiltrazione?"-
-"E' aperto lo scudo protettivo, c'è una bocca di scarico a ore 10 a circa 980 metri da noi.
-"Bene, nemici?-"
-"Venti cultisti, tre con fucili di precisione, gli altri con fucili laser, ci sono undici traditori, con requiem mi sembra, fanno da guardia in ogni parapetto.."-
-"Ok, resta lì, passo-chiudo."- rumore bianco.
Darius si girò e guardò i commilitoni che stavano camminando verso di lui.
Agathio accese il trasmettitore e lo messe a sequenza 3-6: quella del capitano e le sue truppe.
-"Qui Sergente Agathio, mi sta ricevendo, capitano?-" -"Siamo dietro di voi, avete avuto qualche problema?-" -"Abbiamo ucciso uno psionico che si è svegliato dal bombardamento, abbiamo perso Antonius, Alexander è ferito."-
-"Vi manderò un land speeder storm per portarlo via"-
-"Affermativo, abbiamo individuato obbiettivo alpha, capitano."-
-"Bene.-"
-"C'è una bocca di scarico a ore 10, è acceso il generatore dello scudo protettivo."-
-"Ok, infiltratevi dentro la bocca di scarico e distruggete il generatore, cioè obbiettivo beta"-
-"Affermativo, capitano, passo e chiudo."-
Dopo un paio di minuti, si sentì un rombo di motori, un land speeder storm sorvegliò l'area in cerca degli esploratori. Discese e si avvicinò agli astarses.
L'esploratore che era a bordo fece segno di dare Alexander. Il rumore del vento che generava il land speeder copriva le voci, un esploratore dai capelli bruni e il mento quadrato e prominente scese dal land speeder.
-"Io sostituirò Alexander"-Disse a voce alta.
-"Okay"- Disse Agathio. Il velivolo si girò e volò via.
Incominciarono a camminare verso il formicaio, saltarono del filo spinato e si misero in copertura. Erano quasi arrivati alla bocca di scarico. Le guardie non si accorsero di nulla.
La bocca di scarico era alta due metri e c'erano dei liquidi giallognoli che stagnavano vicino.
Agathio si diresse agilmente verso l'ingresso della fogna per non essere visto. Gli altri lo seguirono silenziosamente.
Il trasmettitore emise un ronzio:
-"Siamo dentro"- disse il sergente Agathio.