Lungo la costa orientale esterna di Ulthuan, presso le spiagge incantevoli che si stendono lungo i reami di
Cothique e Yvresse, sorge, su un promontorio a picco sull’oceano, la cittadella-fortezza e porto militare, di
Tor Ithar. Sorta in tempi relativamente recenti (precisamente nel 1848 del calendario imperiale) col nome
di Tor Arhain, per volere dello stesso Bel-Hathor il Saggio in seguito all’incremento di razzie in quella
regione da parte di predoni norsmanni, essa fa tutt’ora parte della serie di torri di guardia e cittadelle
fortificate che circondano le coste esterne di Ulthuan, allo scopo di sorvegliare l’arrivo di potenziali
invasori, e fornire una forza di pronto intervento nel caso di minaccia reale. Tor Arhain da questo punto
di vista acquistò sin dai primi tempi una grande importanza strategica, in quanto localizzata esattamente
a metà percorso rispetto alle due sedi dell’esercito regolare della parte orientale di Ulthuan, Tor Achare a
nord, e Tor Yvresse a est. Questa sua particolare posizione logistica le ha permesso una notevole
indipendenza di azione e sviluppo, nei suoi primi secoli di attività, in quanto gli ordini provenienti dal
grande comando militare di una delle due città, spesso contraddicevano gli ordini provenienti dall’altra, in
modo squisitamente e competitivamente elfico. Tor Arhain ha visto quindi una lunga serie di generali
avvicendarsi come sovrintendenti di se stessa, e col passare del tempo ha conquistato sempre di più un
ruolo di primo piano non solo in ambito militare, ma anche commerciale, in quanto porto sicuro e difeso
lungo le rotte navali e terrestri che collegano Yvresse a Chrace.
Nell’anno 2301 è l’invasione degli Elfi Oscuri e del Caos: Tor Arhain viene praticamente rasa al suolo in
seguito al ripetuto bombardamento da parte dell’Arca Nera “Palazzo del Desiderio”; prima della disfatta
totale, i maghi di Tor Arhain riescono però ad attirare l’enorme nave, mediante incantesimi illusori, verso
una delle tante barriere coralline limitrofe. Il Palazzo del Desiderio riporta gravissimi danni e rimane
incagliato in modo definitivo; il successivo sbarco degli Elfi Oscuri, annienta infine tutto quello che
rimaneva delle rovine della cittadella trucidando gli elfi ivi asserragliatisi. Di quella enorme nave, al
giorno d’oggi, rimane ancora il pennone, che spunta dall’acqua nel punto dove successivamente si inabissò.
Dopo la Grande Guerra, Tor Arhain viene ricostruita totalmente dalle fondamenta: l’idea dei progettisti è
di farla diventare, memori del suo glorioso passato di crocevia commerciale, da semplice torre di guardia a
un grande porto militare e mercantile, nonché uno scudo invalicabile da parte degli invasori, per tutti gli
elfi di Cothique, che vivono nell’entroterra. Ricostruita a tempo record, i propositi dei progettisti vengono
subito messi alla prova nel 2425, anno dell’invasione dei Goblin di Grom il Pancione: Tor Arhain accoglie
tutti gli abitanti delle zone limitrofe entro le sue sicure mura, e viene assediata per ben otto mesi da
sciamanti orde di goblin e orchi, resistendo con minimo sforzo da parte degli assediati. Quando infine
arriva l’esercito regolare, i goblin sono così frustrati da quattro mesi di vani sforzi, e così terrorizzati dalla
sconfitta totale che nel frattempo ha subito il loro grande capo, che fuggono per mare. Eltharion, a capo
dell’esercito, arriva a Tor Arhain convinto di vedere una fortezza assediata, ma con sua somma sorpresa
non vi è nessun nemico da combattere, e le mura sono appena scalfite: Tor Arhain cambia definitivamente
nome in Tor Ithar, “La Scogliera”.