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| | Il Portale e la Regina | |
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Il soldato Umano
Numero di messaggi : 208 Età : 33 Località : Pisa Data d'iscrizione : 17.01.08
| Titolo: Il Portale e la Regina Sab Mag 03, 2008 3:28 pm | |
| Orogastus stringeva il pugno con rabbia dinnanzi al portale costruito dai Nani secoli or sono. Lui, il più potente Mago di Ametista dell’Impero che, se solo lo avesse voluto, avrebbe addirittura potuto sfidare l’attuale patriarca dei Collegi di Magia di Altdorf, il misterioso Balthasar Gelt, era lì, in una umida e buia tomba sotterranea di quella odiosa bassa razza tenuto in scacco da un portale cesellato di rune argentee. Con un gesto di stizza voltò le spalle a quello strano marmo nero senza aperture ed illuminò fiocamente con la sua torcia i volti dei suoi compagni (“compagni?”, pensò, “loro sono qui solo per le ricchezze che ho loro promesso, ricchezze che non sono sicuro neanche esistano….”), e fissò i suoi occhi nei loro. Orogastus li aveva condotti lì per un ben preciso scopo: non gli interessavano le glorie ed i fasti degli uomini tanto allettanti quanto fugaci, egli desiderava sconfiggere l’unica cosa che temeva, la Morte stessa. Per farlo egli desiderava divenire un Negromante, una creatura immortale a pieno titolo, e questa non era cosa semplice: o si aveva un mentore come un altro negromante o addirittura si poteva imparare da un Vampiro con tutti i rischi del caso… C’erano però anche altri modi per un erudito: quei pochi infatti che hanno visitato la Libreria Nera sotto Marienburg e salvata la propria vita dalle banshee che la infestano, sanno che esiste nei pressi di un insediamento nanico vicino a Zhufbar una tomba di Forgiarune del passato che, nei suoi più oscuri e difesi meandri, nasconde un portale senza aperture, un portale creato dagli stessi Forgiarune lì sepolti per bloccare l’accesso alla Camera di Interdizione. Orogastus era lì, impotente, davanti a quel portale. “Già,, la Camera di Interdizione!”, pensò, “la camera che contiene la bara di puro cristallo, i suoi guardiani immoti e tutti gli artifici a portata di mano per accrescere il mio potere! Lì, ad un solo passo e fra me e lei c’è solo quel dannato portale con le sue rune che dicono < DI QUI PASSA SOLO LA REGINA E CHI LA ACCOMPAGNA >, | |
| | | Il soldato Umano
Numero di messaggi : 208 Età : 33 Località : Pisa Data d'iscrizione : 17.01.08
| Titolo: Re: Il Portale e la Regina Sab Mag 03, 2008 3:28 pm | |
| ma chi era questa Regina dei Nani?”. Invano aveva cercato la soluzione a questo dilemma per due anni, ma nelle Cronache delle Roccaforti c’era solo qualche accenno a tanto rare quanto defunte Thane e Lord del passato. Adesso non c’era nessuna Regina dei Nani viva! Ma con la sua tenacia qualcosa aveva scoperto: “Già, se la Regina è la chiave del mistero, mi procurerò una Regina dei Nani, la più potente mai esistita, fossero anche solo i suoi resti!”, e con questa rinnovata speranza aveva ingannato i suoi compagni dicendo loro che li attendevano grandi tesori e li aveva condotti in giro per il mondo, di tomba in tomba, da quella fastosa dell’antica Regina Nalyiat, fino a quella tomba di Forgiarune, antica, umida, pericolosa e sperduta. Orogastus sapeva che ormai anche loro stavano per spazientirsi sebbene ancora lo temessero abbastanza per non ribellarsi apertamente, ma per quanto ancora sarebbe durata? Gli occhi di Knark, il possente barbaro erano persi come tutte le volte che non era in preda alla furia del combattimento, ma dalle contrazioni dei muscoli delle sue braccia Orogastus notò che il barbaro del Nord fremeva dal desiderio di combattere e se non avesse avuto modo di sfogare i suoi istinti li avrebbe potuti rivolgere inaspettatamente verso i suoi compagni. Faenor, l’arciere del gruppo, era inquieto, non gli piaceva quel Mago Ametista e quel gruppo di malvagi ai quali si accompagnava solo per la promessa che Orogastus gli aveva fatto di svelargli il destino di suo padre che era scomparso anni addietro in una caccia ad un Troll delle paludi. Brutz era il nano, guerriero rinnegato, che andava in cerca solo di bottino, non gli importava di saccheggiare tombe dei suoi avi o quelle di Guerrieri del Caos, l’unica cosa che aveva importanza era quella di riuscire a cingersi il capo con una corona tempestata di gioielli di un Re del passato e poi, succeda quel che succeda! Se c’era da menar le mani la sua ascia non avrebbe certo fatto complimenti. Fra tutti i compagni di Orogastus era quello meno impaziente e sapeva (sperava?) che il Negromante non avrebbe deluso le sue ricche aspettative. Altrimenti un’accetta nella schiena non gliela levava nessuno….. Aeron era il prete di Ulric. Un prete di Ulric che si accompagnava a questi assassini? Orogastus ne aveva bisogno per le sue capacità taumaturgiche ma ancora non riusciva a spiegarsi come mai Ulric non avesse ancora abbandonato quel suo prete in combutta con uomini malvagi. Fra essi mancava solo un adoratore del Caos o uno Skaven! Questo impensieriva il Negromante: forse che nel disegno degli Dei c’era qualcosa che gli sfuggiva? Avrebbe potuto sfruttarlo o sarebbe stata la sua rovina? Intanto Aeron attendeva, sereno, nel centro della stanza. Glisandruil, l’elfo scuro, attendeva in un angolo. Abile nell’assassinio e nelle arti magiche era fuggito da Naggaroth per evitare le attenzioni che il Re Stregone rivolgeva agli usufruitori di magia maschi. | |
| | | Il soldato Umano
Numero di messaggi : 208 Età : 33 Località : Pisa Data d'iscrizione : 17.01.08
| Titolo: Re: Il Portale e la Regina Sab Mag 03, 2008 3:29 pm | |
| Chi conosceva il suo passato? Nessuno, e , stando alle sole apparenze, nessuno avrebbe mai desiderato conoscerlo. Egli li accompagnava o erano loro ad accompagnare lui? Riflettendo su queste cose Orogastus guardò il misero scheletro della Regina dei Nani del passato che aveva animato, stare lì di fronte al portale, l’ultimo membro di questo gruppo stranamente assortito. “Già la Regina è la chiave del mistero che non riesco a sciogliere, ne ho portati qui i resti dalla sua gelida tomba nei ghiacci, ma QUESTA Regina non può attraversare il Portale. Dove ho sbagliato? DOVE?”, urlò dentro di sé ma mantenendo un’espressione imperturbabile per non farsi scoprir debole di fronte ai suoi compagni. Ripercorse mentalmente il suo viaggio nei ghiacci del Nord alla ricerca della tomba di Nalyiat: avevano combattuto innumerevoli creature generate dal Caos, squali che nuotavano non fra le acque ma addirittura fra i ghiacci, lupi a due teste e guerrieri del Nord fra i quali c’erano anche consanguinei di Knark. Ma, lotta dopo lotta, giorno dopo giorno, con l’acciaio e la magia avevano infine raggiunto l’abisso di ghiaccio dalle pareti azzurre in fondo al quale li attendeva il loro ultimo Nemico, l’ultimo bastione che si ergeva fra loro e la tomba di Nalyiat. Shinazzaar aveva mosso impercettibilmente la sua coda bianca dalle spesse scaglie azzurro ghiaccio ed allargato le narici per meglio catturare gli odori di quelle creature calde che le si avvicinavano. Questi movimenti erano appena percettibili mentre l’enorme drago femmina si mimetizzava fino quasi a scomparire contro la parete di ghiaccio cui era appoggiata. Quando le sue prede furono a circa cinquanta metri con un gesto imperioso aprì le sue ali ed inalando un grosso respiro si fece incontro a quei mortali che osavano viaggiare nel suo territorio. Rideva fra se e sé pregustando un pasto esotico e si compiaceva vedendo le facce terrorizzate dei suoi avversari mentre percorreva con pochi battiti di ali la piccola distanza che li separava, fino a torreggiare su di essi. Fra essi solo il Mago dalle vesti viola aveva mantenuto la calma assoluta assieme a quello che sembrava un prete di una qualche divinità umana. Mentre Shinazzaar vomitava il suo terribile gelo sui malcapitati sotto di lei incrociò lo sguardo beffardo (beffardo???!!!) del Mago che cantilenava e, stupore, il suo gelo si infranse contro una arcana sfera nera che proteggeva tutti quegli avventurieri. Un combattimento epico ne seguì tanto che l’urlo di morte di Shinazzaar trapassata dalle frecce di Faenor, dall’ascia di Brutz, dallo spadone di Knark, dalle malie di Glisandruil e di Orogastus mentre Aeron curava con preghiere le ferite riportate dai suoi compagni, si udì, alla distanza di ben tre vallate, dalla tribù dei Serpenti di Vento. Orogastus ed i suoi penetrarono la tomba, ne ruppero i sigilli posti dai Forgiarune e raggiunsero i resti di Nalyiat ed il suo tesoro. | |
| | | Il soldato Umano
Numero di messaggi : 208 Età : 33 Località : Pisa Data d'iscrizione : 17.01.08
| Titolo: Re: Il Portale e la Regina Sab Mag 03, 2008 3:29 pm | |
| E qui Orogastus ebbe il suo primo problema con i suoi compagni: il tesoro era ben magro bottino! A stento riuscì a trattenerli con la promessa che nei pressi di Zhufbar, con lo scheletro di questa Regina del passato avrebbero raggiunto ricchezze incalcolabili e, in cuor suo, sapeva che mentiva. Procedettero alla suddivisione di quello che avevano trovato: Orogastus tenne i resti della Regina, Faenor non volle nulla, a lui interessava solo del padre ed il Mago Ametista, abilmente, poco alla volta gli rivelava delle informazioni, Brutz volle l’ascia runica della Regina che gli permetteva di combattere con velocità inusitata grazie al potere che le era stato infuso dallo stesso Thurgrom, l’Eremita. Knark reclamò il mantello della Regina che proteggeva dal gelo, Glisandruil accettò con sufficienza una chiavetta dorata che permetteva di scassinare i lucchetti agevolmente, Aeron non volle nulla dicendo che già aveva tutto ciò di cui egli abbisognava. Fu così che Orogastus diede pieno sfoggio della sua potenza: attingendo alle linee magiche conosciute solo dagli Slann e dai più abili maghi mortali del mondo, con un incantesimo apocalittico sprigionò un’energia così potente da teletrasportarli, in un secondo, tutti insieme lì, di fronte a quel dannato Portale. Pregustando il trionfo cercò di sfruttare in svariati modi i resti della Regina Kalyiat spingendosi fino ad animarli, ma piano, piano, ad ogni tentativo fallito, il tremendo sapore amaro della sconfitta si faceva largo in lui. Cominciò a sghignazzare senza apparente motivo, preoccupando i suoi compagni. Dunque il suo destino era la vecchiaia e la morte? Ben venga la morte ma non la vecchiaia! Stava raccogliendo le sue energie per attaccare di sorpresa i suoi compagni prima che gli si rivoltassero contro, ben sapendo comunque che, seppur potente, da solo non aveva speranza alcuna e che non aveva energia magica sufficiente per teletrasportarsi altrove quindi il suo destino era segnato, quando, inaspettatamente, una guardia dei nani , attirata dalla luce delle torce, diede l’allarme e si precipitò nella stanza roteando il martello verso Orogastus. Il Mago rise della situazione comprendendo le parole in Khazalid che la guardia gli sputava contro: < per grugni, morirai profanatore di tombe!>, e gettò dagli occhi un dardo di energia nera che consumò le carni del Nano. Il Nano agonizzò a lungo resistendo per un minuto, grazie alla sua resistenza fisica, all’assalto magico del Mago. Questa era l’unica cosa dei Nani che Orogastus adorava! La guardia di nome Tordrek fu solo il primo dei Nani che li raggiunsero nella stanza del Portale, innumerevoli altre venivano ad esigere la giusta vendetta per i loro compagni che li avevano preceduti ed il loro rancore aumentava con il loro numero. | |
| | | Il soldato Umano
Numero di messaggi : 208 Età : 33 Località : Pisa Data d'iscrizione : 17.01.08
| Titolo: Re: Il Portale e la Regina Sab Mag 03, 2008 3:29 pm | |
| Le forze di Orogastus e dei suoi stavano scemando e la fine era vicina ora che persino Sventratori e Forgiarune combattevano contro di loro. Aeron pregava e combatteva. Faenor aveva esaurito le frecce e lottava col pugnale. Knark forse era già morto, solo l’adrenalina del combattimento lo teneva ancora in piedi. Brutz non ammetteva la sconfitta e malediceva la sua razza in tanti idiomi. Glisandruil si guardava ansiosamente intorno cercando una maniera di abbandonare i propri compagni al loro destino, senza trovarla. Orogastus animava i cadaveri dei suoi nemici rivolgendoli contro il crescente numero dei loro assalitori e, mentre lottava, pensava ancora all’ironia della situazione. Era arrivato sin lì per non morire e cosa aveva trovato? La morte! Gettò un altro sguardo al Portale ed alle sue rune: < DI QUI PASSA SOLO LA REGINA E CHI LA ACCOMPAGNA >, e ripensò che la Regina era la chiave di questo mistero. Un momento! UN MOMENTO! La Regina non era la chiave! Che sciocco non averlo pensato prima! La Regina è la Chiave! La Chiave è la Regina!!! Sondò con la sua mente la chiavetta dorata data a Glisandruil e vide che al suo interno era intrappolato ancora lo spirito della Regina Nalyat! Disse ai suoi compagni di ripiegare indietro sotto il furioso assalto dei Nani. Mentre i suoi compagni lo proteggevano Orogastus tenne alta la chiave dinnanzi al Portale ed il Portale si aprì. Entrò con i suoi compagni nella Camera di Interdizione richiudendo il Portale dietro di loro di fronte ai Forgiarune disperati. Lì, nella Camera di Interdizione, avrebbe tradito i suoi compagni e compiuto il suo Destino, ma questa è tutta un’altra storia…….. | |
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| Titolo: Re: Il Portale e la Regina | |
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| | | | Il Portale e la Regina | |
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