Sono stata tradita!! Un tempo ho conosciuto l’amore. La gioia. Avevo amici. Persone che mi
volevano bene. Avevo la vita davanti a me. Nelle mie mani. Nella mia anima. Basta, non voglio
ricordare. Hammo rubato il mio futuro. Non mi hanno lasciato nulla. Che cosa ho ma i fatto per
meritare questo dolore? Il mio sangue non era migliore ne peggiore di quello di altri!
Caduta libera…
La giovane strega elfa precipita nel vuoto piu’ buio. In un infinito abisso senz’aria.
Nessun rumore. Nessuna sensazione. Solo una gigantesca famelica bocca di vuoto.
Il tempo si disintegra, perde il suo significato. Da quanto tempo sta cadendo?
Una vita?
Una morte?
Abbastanza perché il panico diventi terrore. Perché la frustrazione sbocci in una disperata e
agonizzante aspettativa.
Cerca di urlare, chi può sentirla? Le parole non sgorgano.
Forse questa e’è la morte. Niente arpie. Niente forconi. Solo un nulla eterno, infinito.
Ma non c’è pace in questa solitudine, nessun conforto.
Forse non sta cadendo. Forse sta risorgendo. Non e’è possibile stabilirlo.
L’arazzo insanguinato della sua vita si srotola in un mare di ricordi.
Lelith di Grond. Guerriera. Adepta. Omicida. Dannata per i suoi peccati, per la sua devozione a
Kaine.
Si aggrappa al suo nome come se fosse un gioiello prezioso. Ricorda la vellutatezza delle sue parole
scritte nel tempio; parole dolci come il miele e spietate come una lama a doppio taglio. Immagina di
non risentire mai più quelle parole così tetre eppure così luminose…
Ancora una volta capisce cosa significa dannazione.
Avverte contemporaneamente tutte le sofferenze e i laceranti dolori inferti alle sue vittime.
Tocca tutte le loro paure e preoccupazioni.
Ora pero’ò nessun dolore. Solo un apparentemente infinita estasi pervade il suo corpo ciondolante
in un vuoto senza capo ne coda.
Luogo sconosciuto. Tempo sconosciuto. Si ritrova legata e appesa al muro di un ignoto palazzo che
da ogni parte rifulge di luce azzurra. Mille demoni la seviziano in ogni modo. E’ usata. Consumata
lentamente come la cera della candela si scioglie sotto il tocco infuocato della fiamma. Centinaia e
centinaia di orgasmi pervadono il suo corpo sfinito.
Risveglio…
Lastricato di una strada della città. Molto sangue. Con un tossito che provoca una fuoriuscita di un
liquido bianco dalle sue labbra sottili la strega ritorna nel mondo reale. La notte della morte e’è
passata e si e’è portata via con se il delirio e l’eccitazione, la follia e l’estasi…