AngleRei Nano
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| Titolo: Leman Russ Livens Lun Giu 11, 2012 10:00 am | |
| Da anni un vetusto rottame di Leman Russ regalatomi da un amico gira per il mio arsenale (contati alcuni giorni fa, tra Leman Russ originali, Basilisk e altri veicoli GW più autocostruiti e modifiche su scafi della 2a guerra mondiale in 1:35 siamo a oltre 120 veicoli). Un cucciolotto privo di scafo superiore e torretta (usata per modificare un Manticore da contraerea) e a cui non sapevo che forma dare. Alcune settimane fa mi sono fissato col videogioco "Toy Soldiers", più in particolare con il Mortaio Livens e dopo una breve ricerca su internet a proposito dei "tubi di Livens" et cetera, mi sono tuffato su Imperial Armour Volume 11 per dare un'occhiata al Malcador Infernus. Sulle note dell'album Classical Conspiracy degli Epica, ieri, in un'ora di folle e duro lavoro degno per più pazzo Mek degli orki unito alla follia di un Mastro della Forgia Machariana, ecco cos'è venuto fuori: http://postimage.org/image/fx8kcf4fj/ http://postimage.org/image/aagssoran/ http://postimage.org/image/7uezeu97z/ http://postimage.org/image/5r4k769f3/ http://postimage.org/image/kbln204dr/ http://postimage.org/image/mhfxwi7u7/ Per chi volesse costruirsene uno e sperimentarlo, per ora le regole sono simili a quelle del Malcador Infernus, con l'eccezione della corazzaturta che corrisponde a quella di un normalissimo Leman Russ (invece di 13/12/11). Il Leman Russ Livens è un superpesante con 2 punti struttura che trasporta munizioni "Livens" invece del normale propellente per il cannone inferno migliorato (usa la sagoma tempesta Infernale) ma viene totalmente immobilizzato dal terreno accidentato o in caso di danno alla trasmissione, tuttavia, anche se immobilizzato, può sempre ruotare sul posto. Le regole vere e proprie le posterò sul mio sito nella nuova sezione che ho intenzione di creare con le regole compatibili per Warhammer 40k dei miei vari veicoli dopo i dovuti playtest ^^ Per chi volesse sapere i componenti utilizzati: le canne del cannone Livens sono state ottenute da un tubo d'alluminio da 8mm (adattissimo anche per la canne dei Cannoni Vanquisher e dei Cannoni BaneBlade ed Hellhammer), il supporto è stato ottenuto con una pala da buldozer di 4a edizione (residuato della mia infinita scatola degli avanzi X3), il comparto truppa, frontalmente, è stato ricavato con la piastra della corazzatura inferiore borchiata di un Tiger P Vorne segata a 3/4 e applicata sia frontalmente che lateralmente unita al portellone di chiusura di una scatola stagna per l'equipaggiamento proveniente dallo stesso carro. La piastra frontale con le feritoie per l'equipaggio ne viene, invece, da una Panzer IV F Vorepanzer e le fotoincisioni che vedete ne vengono dai più disparati carri tedeschi e alleati. Lo scafo superiore è stato realizzato col motore un M47 Patton mentre la pompa del Gas Livens è in realtà una parte del motore di un Tiger E Ibrido. I Bidoni sono, invece, residui di un Banewolf. Per chi volesse saperne di più sulla tecnologia Livens: - Spoiler:
i "Tubi di Livens" furono usati dagli inglesi durante la prima guerra mondiale in maniera da poter spargere gas venefici per ristrette aree del campo di battaglia senza rischiare che la deflagrazione di una testata a gas rendesse inoperativo il composto. I tubi di Livens, comunque, avevano una funzione più di danno psicologico che fisico in quanto le esalazioni di Cloro erano facilmente schermate da semplici maschere antigas. Il cosiddetto "Mortaio Livens" (di cui non ho trovato tracce nei miei archivi, ma provvederò), dovrebbe essere come quelli delle controparti Tedesche e russe, ossia un mortaio in grado di sparare bombole di gas bicomponente invece delle normali testate deflagranti. Il Gas tossico, generalmente, veniva ottenuto, per motivi di sicurezza, direttamente sul campo mischiando le due componenti chimiche in maniera da salvaguardare la vita degli artiglieri in caso di danno ad uno dei serbatoi mentre l'uso di bombole invece di testate esplosive fu dettato dal fatto che la maggior parte dei gas tossici perde la propria efficacia se esposto alle alte temperature dell'esplosione necessaria a frantumare il corpo della cartuccia esplosiva che contiene i due componenti. La bombola si rivela molto più efficace in quanto si rompe per mera forza d'impatto al suolo, assicurando così un'area di "massima copertura ed efficacia". Ovviamente neanche la bombola è definitiva in quanto un atterraggio su terreno troppo soffice (ad esempio dopo un'abbondante pioggia) può far sì che la bombola non esploda o, comunque, a temperature troppo basse (i Russi lo sperimenteranno durante entrambe le guerre) i due componenti, pur mischiandosi, non riusciranno ad evaporare, disperdendosi nel terreno e vanificando il loro effetto. Altra pecca delle armi a gas è il fatto che i gas più a buon mercato risultano inefficaci se il nemico usa normali maschere antigas, altri gas, che richiedono tute integrali anticontaminazione, sono di produzione estremamente più costosa rispetto a qualsiasi altro proiettile d'artiglieria e anche se costringerebbero il nemico ad un rallentamento, si rivelano o troppo pesanti (ossia lasciano contaminata l'area per troppo tempo, ciò richiede, quindi, un'intervento di decontaminazione estremamente costoso) o troppo leggeri (cioè vengono dispersi alla prima folata di vento, col rischio di ritorcersi contro chi li ha lanciati).
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