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| | La fine della galassia | |
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Autore | Messaggio |
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khalac Swordsson96 Predone
Numero di messaggi : 810 Età : 27 Località : Legnago-Verona Data d'iscrizione : 30.04.11
| Titolo: Re: La fine della galassia Ven Ago 24, 2012 9:15 am | |
| Il capitolo era molto bello e intrigante ma non ho riconosciuto alcuni membri del seguito dell'inquisitore. che cosa sono le Intoccabili e i Lexmechanicus? | |
| | | lorenzous Predone
Numero di messaggi : 716 Età : 23 Località : Trieste Data d'iscrizione : 08.06.12
| Titolo: Re: La fine della galassia Ven Ago 24, 2012 9:32 am | |
| Questo capitolo era molto bello, di più dei altri anche se non c'erano scene di battaglia, chi sono le Intoccabili? | |
| | | Nickolas94 Imperatore
Numero di messaggi : 4733 Età : 29 Località : Torino Data d'iscrizione : 23.07.11
| Titolo: Re: La fine della galassia Ven Ago 24, 2012 9:47 am | |
| allora, gli Intoccabili sono umani che si ritiene abbiano una sorta di Gene Paria modificato, con il quale impediscono l'utilizzo di poteri psionici entro una certa area. Queste persone emanano una certa aura che li rende repulsivi e spesso muoiono giovani perché uccisi dagli altri perché disprezzati. Gli Intoccabili vengono spesso usati nei seguiti degli Inquisitori, e dopo qualche anno nessuno del gruppo fa più caso all'aura di repulsione emanata dall'Intoccabile.
Il Lexmechanicus è un rango dei Tecnopreti.
Inoltre, mi sono appena accorto di aver dimenticato la Sorella Dialogus quando elencavo i membri del seguito XD | |
| | | cromo Nano
Numero di messaggi : 315 Età : 26 Località : senigallia,Ancona Data d'iscrizione : 18.03.12
| Titolo: Re: La fine della galassia Ven Ago 24, 2012 10:06 am | |
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| | | Nickolas94 Imperatore
Numero di messaggi : 4733 Età : 29 Località : Torino Data d'iscrizione : 23.07.11
| Titolo: Re: La fine della galassia Gio Set 06, 2012 9:38 pm | |
| eh dopo varie peripezie, sia ringraziato il cielo, è arrivato il Capitolo 15 [-10:27:56] Hastor annusò l'aria presente nel laboratorio, pieno di odore di carni fuse e sangue. Abomini, frutti di unione tra carne e metallo, si dimenavano nelle gabbie, esseri irriconoscibili che prima erano tecnopreti leali all'Imperatore. Si era pure occupato di diffamare Teremus, diffondendo la voce che non fosse veramente lui, ma solo un impostore. La voce si stava lentamente allargando nelle menti del popolo di Marte, e presto il Fabricator Locum non sarebbe più stato un problema. Aprì la porta del laboratorio, facendo fuoriuscire il miasma della stanza e osservando la moltitudine di tecnoeretici e cultisti dalle armi e vesti improvvisate. La città sotterranea senza nome che ospitava tutti gli adoratori del Caos su Marte si estendeva per incalcolabili chilometri, creando intricate gallerie collegate con aperture che facevano passare l'aria per respirare. Ritornò in mezzo al laboratorio e guardò un uomo coperto di stracci incatenato al muro, il suo prossimo soggetto "tu mi piaci, fungerai da sicario" si avvicinò verso di lui e gli sganciò le catene. L'uomo cadde per terra, senza la minima forza necessaria ad alzarsi e con il corpo scarno e denutrito. Lo sollevò con il servobraccio e lo pose sul banco di lavoro, bloccandolo nuovamente con altre catene. Afferrò il nartecium, lo piazzò intorno al polso e lo usò per tagliare a metà la muscolatura delle braccia delle gambe. L'uomo iniziò ad urlare, perciò gli aprì la bocca e con un attrezzo più fine gli danneggiò le corde vocali rendendole inutilizzabili. Un rivolo di sangue cadde dall'attrezzo sul volto della vittima, ma non se ne preoccupò "perfetto, così non potrai farti scoprire mediante la voce" poi prese varie protesi bioniche e iniziò a collegarle con gli arti tagliuzzati. L'espressione dell'uomo era corrugata in un'espressione di dolore immenso e le sue urla erano inutili, nessuno lo avrebbe sentito, come se si trovasse nel vuoto dello spazio. Terminò le braccia e le gambe, creando nuove articolazioni che rendevano gli arti più lunghi, lunghi artigli con generatori di corrente per fulminare il nemico e vari uncini e spuntoni per difesa, poi passò al torace aprendo anche quello a crudo. Iniettò un liquido nel corpo per renderlo completamente insensibile agli stimoli per un certo lasso di tempo, poi recise lo stomaco e l'intestino innestando meccanismi di demolizione di sostanze tossiche in sostanze innocue e digeribili, ricucendo poi il tutto. Segò la cassa toracica dandogli lo spazio di posizionare polmoni artificiali con ogni tipo di filtro, un cuore con funzionamento differente e sangue artificiale. Richiuse tutto, poi piazzò una calotta sulla sua testa in modo da poter vedere e sentire come lui su un computer e per imporgli dei comandi neurali, infine fuse alcune piastre di plastacciaio con la carne. Lo sedò per evitare ribellioni e poi lo staccò dalle catene. La bestia semi-meccanica che aveva ottenuto sospirò e si guardò i polsi, ora deformi. Hastor si mise alla console del computer e scrisse il comando di assassinio, poi designo come obiettivo ogni individuo presente in superficie. Immediatamente la bestia si sollevò sulle proprie gambe "tu sarai M-2634, ora vai" disse accompagnando le parole con un gesto della mano, per poi vedere il suo creato uscire a quattro zampe da laboratorio e iniziare ad arrampicarsi verso l'alto. Hastor si sentì importante, era molto soddisfatto del compito assegnatoli, creare mostri dalla fusione uomo-macchina ed effettuare rituali per l'evocazione di ogni sorta di essere demoniaco risiedente nel Warp. Ora toccava alla seconda cosa. Uscì dal laboratorio, chiudendolo a chiave e lasciando i suoi esperimenti al freddo buio e a urla straziate. Si mischiò tra la folla, rimanendo del tutto inosservato in mezzo alla marmaglia di gente, dando leggeri sguardi alle cicatrici e alle modifiche tecnologiche che i tecnoeretici o la gente comune si apponeva sul corpo, da marchi a fuoco a tagli o spuntoni sulle armature. Le persone occupavano ogni luogo, gli edifici scavati nella roccia traboccavano di esseri che non formavano una famiglia, probabilmente non si conoscevano e con ancora più probabilità il giorno prima erano in un posto diverso. Non era un posto di villeggiatura, ma uno di silenzio prima della tempesta, uno di riunione e preparazione prima di scatenare la loro potenza da ogni angolo terreno e aereo e spazzare via ogni cosa. In effetti doveva ammettere che il silenzio non era letterale, perché c'era il grande rumore della folla in mezzo ai tunnel e le grida dei vari adoratori di un dio in particolare, come chi di Khorne urlava per furia incontrollata o chi di Slaanesh per piaceri sessuali. Ma a lui non importava. Lui non adorava veramente gli Dei del Caos, era più che altro un modo per avere dalla sua parte il potere che gli avrebbe permesso di distruggere l'Imperium. Arrivò ad una porta di metallo posta intorno ad un austero edificio roccioso, bussò. Qualcuno spostò la piccola piastra di ferro sulla porta, facendo vedere degli occhi neri pieni di vasi sanguigni estremamente visibili che lo scrutavano in modo da riconoscerlo. Emise un grugnito, poi rimise la piastra a posto e gli permise di entrare dopo aver sbloccato le varie serrature. Entrò a passo lento, commentando con ironia tra sé e sé l'aspetto dell'uomo corpulento, rasato e dalla carnagione quasi albina che gli aveva aperto "salve, Nigel. È tutto pronto?" borbottò un attimo, poi rispose "certamente, sire Hastor. La conduco nella sala dove verrà effettuato il rituale" Nigel si mise davanti, seguito da Hastor che osservava la statura dell'uomo facendogli pensare che egli fosse affetto da nanismo acondroplastico. All'interno, l'edificio era del tutto diverso dalla facciata esterna. Grandi decorazione come dipinti aristocratici e armi di ogni fattura, anche xenos. Passarono a fianco ad un grande scaffale pieno di libri impolverati, poi imboccarono un tunnel che andava ancora più in profondità, questa volta senza alcuna decorazione. Hastor accese la fiamma installata nel suo dito medio sinistro e iniziò ad accendere anche le varie torce posizionate a lato appena ci passava a fianco. Il tunnel ruotava, quasi a chiocciola, ma le sue curve erano ampie e si procedeva senza il minimo pericolo di cadere di sotto. Si sentì stranamente teso in quel momento, anche se teoricamente non doveva avere alcuna preoccupazione. Nigel borbottò qualcosa, ma non capì nulla "cosa, Nigel?" chiese Hastor. "nulla sire" rispose lui preso alla sprovvista. "mi è sembrato che avessi detto qualcosa" gli occhi di Hastor divennero fessure. "no no, proprio nessuna parola" Hastor fece un cenno con la testa, in modo da fargli capire che il discorso era finito. Entrarono nella grande sala. Simboli del Caos erano disegnati con il sangue su varie pelli, probabilmente anche umana. Vari cultisti erano intenti a intonare cori in nome del pantheon formato da Khorne, Nurgle, Tzeentch e Slaanesh, dilaniando occasionalmente qualche uomo leale all'Imperatore come sacrificio. "Nigel, sei stato una buona guida" disse Hastor "oh, grazie si-" un colpo partì dal fucile automatico di Hastor finendo direttamente nella testa di Nigel "ho detto 'sei stato', non solamente 'sei'..." afferrò il cadavere con il servobraccio, andando fino in mezzo al cerchio formato dai cultisti al cui centro stavano i corpi dilaniati dei sacrifici "smembrate anche questo, non aveva più alcuna utilità" i folli si avventarono sul corpo senza vita, strappando le carni a morsi o con le mani estremamente adunche, il sangue sprizzante ovunque e l'odore di morte nella stanza. Un nuovo arrivato uscì da un corridoio laterale, diverso da quello percorso da lui. Hastor lo guardò, ne aveva visti pochi come lui, la sua figura torreggiava su ogni essere lì presente, facendolo apparire ancora più imponente di quanto già fosse: era uno Space Marine del Caos. Un Discepolo Oscuro per la precisione, una figura di grande spicco nei Predicatori, gli unici che avevano mantenuto l'utilizzo dei cappellani anche dopo l'Eresia di Horus. La sua armatura cremisi riluceva grazie alle grandi torce e lampadari del posto, rendendolo quasi un essere sovrannaturale. Egli si avvicinò ad Hastor, riconoscendolo come la persona di rango più alto rispetto agli altri "lei è?" chiese il Discepolo Oscuro. "io sono Hastor, ex membro dell'Adeptus Mechanicus, addetto agli esperimenti uomo-macchina e uno dei principali comandanti umani. Felice di fare la sua conoscenza, qual è il suo nome?" "Il mio nome è Erebus, Discepolo Oscuro dei Predicatori e comandante di tutto qui" Hastor fece un leggero inchino, non tanto per il fatto che lo rispettasse, ma per non avere avversioni nel caso non l'avesse fatto. "Hastor, mi è stato riferito appena adesso che il numero di sacrifici necessari al rituale è stato raggiunto. Inizieremo i preparativi, e quando mancherà poco all'arrivo delle navi, effettueremo il tutto. Arriveranno da lì" l'ultima frase pronunciata con il suo scettro, terminante con la stella a otto punte, diretto verso il centro della sala. "che i preparativi inizino, non vorremo far aspettare troppo gli stolti imperiali?". [-9:58:04] La bestia si mosse. Il suo passo era veloce, felpato nonostante i congegni meccanici ovunque e l'enorme mole. Vide un edificio, lo esaminò e decise di prenderlo come primo bersaglio. Si avvicinò a gran velocità, alzando nubi di polvere arancione ad ogni suo passo. I suoi artigli talmente forti, riuscirono ad essere conficcati direttamente nella parte dell'edificio permettendogli di arrampicarsi intorno. Era simile ad una torre, non sapeva la sua funzione e sinceramente non gli importava. C'era una finestra vicino alla cima, perciò la raggiunse e la distrusse. Fu costretto a spaccare e piegare anche il metallo di cui era composto il muro, altrimenti non sarebbe riuscito ad entrare. All'interno vi erano alcuni tecnopreti. Estrassero le pistole e i fucili, ma i colpi o rimbalzavano sul metallo o perforavano la carne, in cui i recettori dolorifici erano ormai assenti. Fece un'orribile parodia di un sorriso, ma in realtà non era felice, non possedeva più sentimenti. Uno lo colpì vicino a un occhio. Lo guardò con sguardo furioso, ma non provava rabbia, non poteva. Fece l'unica cosa consentitagli. Li uccise, tutti, nessun sopravvissuto. Cercarono di difendersi con armi da fuoco o servobracci, ma erano lenti. Bastava un contatto con gli artigli, e oltre agli squarci del taglio subivano scosse elettriche ad una quantità di volt elevatissima. Dopo avergli levato la vita, ne calciò uno come per disprezzo, ma lui non poteva disprezzare. Scese le scale, una definizione non molto adatta se si considera che piegò le ringhiere mentre scendeva tenendosi al muro. L'unico utilizzo delle scale fu il percorso. Ai piani inferiori, costanti banchi di lavoro o console di comando erano presidiate da piccole quantità di tecnopreti. Solo alcuni avrebbero potuto fargli qualche danno, quelli equipaggiati con lanciafiamme pesanti, armi plasma o termiche, ma per la bestia non c'erano preoccupazioni, perché lui non poteva preoccuparsi. Li uccideva per primi, percependoli come minacce con priorità maggiore. Ben presto la fine in quel posto giunse. Ogni tecnoprete, dal più basso al più alto di rango, era deceduto per mano della bestia. Ridotti a brandelli, folgorati dai generatori elettrici, calpestati, morsi, scazzottati o presi a testate. In qualsiasi modo la cosa accadesse, la fine era identica. Abbatté la porta al pian terreno con un calcio e uscì. Era stato un lavoro veloce, che avrebbe suscitato paura e superstizione appena l'accaduto sarebbe venuto a conoscenza d'altri. Uscì vittorioso, ma non poteva sentirsi come tale.Per un attimo, riuscì eccezionalmente a sentirsi una bestia, ma poi si rese conto della verità. Le bestie provavano qualcosa. Lui no... | |
| | | edthenightshade Predone
Numero di messaggi : 712 Età : 28 Data d'iscrizione : 01.06.11
| Titolo: Re: La fine della galassia Gio Set 06, 2012 9:47 pm | |
| chirurgia degna del più pazzo zegaozza | |
| | | cromo Nano
Numero di messaggi : 315 Età : 26 Località : senigallia,Ancona Data d'iscrizione : 18.03.12
| Titolo: Re: La fine della galassia Ven Set 07, 2012 9:52 am | |
| complimenti per questo capitolo ma l'unica cosa che ho da dire è che forse ti stai concentrando troppo sul caos/imperium. Khartoz che fine a fatto? | |
| | | lorenzous Predone
Numero di messaggi : 716 Età : 23 Località : Trieste Data d'iscrizione : 08.06.12
| Titolo: Re: La fine della galassia Ven Set 07, 2012 10:19 am | |
| Umhh molto bella la a parte dell'operazione chirurgica Il tecnoprete ha creato una specie di space marine molto forte. | |
| | | martirios Goblin delle Tenebre
Numero di messaggi : 109 Data d'iscrizione : 20.08.12
| Titolo: Re: La fine della galassia Ven Set 07, 2012 11:51 am | |
| piccolo sketch: "ascoltami,io sono l'imperatore" ci fu uno strano silenzio... "ti immaginavo più alto". | |
| | | Nickolas94 Imperatore
Numero di messaggi : 4733 Età : 29 Località : Torino Data d'iscrizione : 23.07.11
| Titolo: Re: La fine della galassia Ven Set 07, 2012 12:25 pm | |
| vabbé, nessuno sa che lui in realtà è l'Imperatore XD dai, allora nel prossimo capitolo mi dedichero unicamente agli Xenos | |
| | | martirios Goblin delle Tenebre
Numero di messaggi : 109 Data d'iscrizione : 20.08.12
| Titolo: Re: La fine della galassia Ven Set 07, 2012 1:24 pm | |
| lo so era solo per scherzare. | |
| | | Nickolas94 Imperatore
Numero di messaggi : 4733 Età : 29 Località : Torino Data d'iscrizione : 23.07.11
| Titolo: Re: La fine della galassia Ven Set 07, 2012 2:09 pm | |
| in effetti ogni tanto ragiono sul momento in cui l'Imperatore dovrà rivelare la sua identità, che sia direttamente o indirettamente | |
| | | martirios Goblin delle Tenebre
Numero di messaggi : 109 Data d'iscrizione : 20.08.12
| Titolo: Re: La fine della galassia Ven Set 07, 2012 5:15 pm | |
| puoi sempre farlo morire oohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh ereticoooooooooo! scherzo ovviamente o no......... | |
| | | Nickolas94 Imperatore
Numero di messaggi : 4733 Età : 29 Località : Torino Data d'iscrizione : 23.07.11
| Titolo: Re: La fine della galassia Ven Set 07, 2012 5:45 pm | |
| io ho detto che svela la sua identità, mica che obbligatoriamente vive o muore in questo racconto le mie influenze di parte sono solo leggermente nella voglia di scriverle (questo capitolo non ci ho messo tanto per mancanza di voglia, solo vari contrattempi), per chi vince e chi perde è solo una questione di chi penso sia superiore in qquel momento e renda il racconto più epico non potreste mai capire chi vinca in questo racconto. | |
| | | martirios Goblin delle Tenebre
Numero di messaggi : 109 Data d'iscrizione : 20.08.12
| Titolo: Re: La fine della galassia Ven Set 07, 2012 6:59 pm | |
| a proposito di epicità non hai ancora mostrato i tiranidi pensa quale bestie titaniche potresti inserire magari così grandi che si scatena una battaglia fra titani poi ovviamente è tuo il racconto questo è solo un mio consiglio. | |
| | | feffe300 Nano
Numero di messaggi : 373 Età : 26 Località : cyrene Data d'iscrizione : 27.03.12
| Titolo: Re: La fine della galassia Ven Set 21, 2012 7:47 pm | |
| è fantastico non vedo l'ora del continuo complimenti davvero | |
| | | Nickolas94 Imperatore
Numero di messaggi : 4733 Età : 29 Località : Torino Data d'iscrizione : 23.07.11
| Titolo: Re: La fine della galassia Dom Set 23, 2012 6:09 pm | |
| volevo solo avvisare che non ho abbandonato la scrittura del racconto, ma con l'uscita di Betrayal e del nuovo Codex Space Marine del Caos, ho molto da fare per pubblicare immagini, regole e rumors, quindi non riesco a mettermi lì e scrivere un capitolo. Dico però che l'avevo già iniziato, e finalmente arriveranno i Tiranidi e i Tau | |
| | | feffe300 Nano
Numero di messaggi : 373 Età : 26 Località : cyrene Data d'iscrizione : 27.03.12
| Titolo: Re: La fine della galassia Lun Set 24, 2012 9:51 am | |
| non vedo l'ora | |
| | | Inertia Nano
Numero di messaggi : 262 Età : 26 Località : Mestre-VE Data d'iscrizione : 12.06.12
| Titolo: Re: La fine della galassia Mar Set 25, 2012 9:48 am | |
| - Nickolas94 ha scritto:
- volevo solo avvisare che non ho abbandonato la scrittura del racconto, ma con l'uscita di Betrayal e del nuovo Codex Space Marine del Caos, ho molto da fare per pubblicare immagini, regole e rumors, quindi non riesco a mettermi lì e scrivere un capitolo.
Dico però che l'avevo già iniziato, e finalmente arriveranno i Tiranidi e i Tau Aspettiamo tutti!!! Ma ti prego non fare battaglie con i tau con millemila guerrieri del fuco che sparano a bruciapelo sul nemico, come i disegnatori della Gw (poi i tau non sono un esercito elitario? Perché mettono così tanti guerrieri del fuoco? Neanche nelle illustrazione della GI ci sono così tanti fanti!!!) | |
| | | Sh0ckWave40k Maestro dell'Arena
Numero di messaggi : 881 Località : Sacra Terra Data d'iscrizione : 16.09.12
| Titolo: Re: La fine della galassia Mar Ott 16, 2012 9:48 pm | |
| è un'impresa leggere tutti sti racconti ma il fatto che siano così entusismanti aiuta ad invogliarmi a continuare! Sono circa a metà ma sono davvero stupendi, spero che nel frattempo tanti altri capitoli usciranno così ne frattempo che li leggo ne escono di nuovi | |
| | | Nickolas94 Imperatore
Numero di messaggi : 4733 Età : 29 Località : Torino Data d'iscrizione : 23.07.11
| Titolo: Re: La fine della galassia Gio Ott 18, 2012 10:43 pm | |
| Era già atteso da un po' il Capitolo 16 e finalmente l'ho finito. Sicuramente non è epico come altri capitoli, ma introduce Tiranidi e Tau, oltre a far capire che per gli Orki si preannunciano molti scontri da affrontare.
Un lampo squarciò il buio del pianeta. Le nuvole avevano ricoperto il cielo, coprendo ogni barlume di luce portato dalle due lune. Dei sibili arrivarono dall'alto, sbuffi si manifestarono in mezzo alle nubi, come se qualcosa stesse atterrando. Un altro lampo, un tuono fragoroso e la visione terrificante durata un istante di un'enorme massa di carne viscida nel cielo, diretta a terra. Si udirono degli schianti, qualcosa era veramente atterrato. Gli uomini imbracciarono i fucili a pompa, ignari del loro fato già scritto. I campi di frumento con piante altissime, ancor di più degli uomini, si mossero. Non erano movimenti animali, troppo furtivi. Un altro. Il battito cardiaco accelerò, il buio ancora li avvolgeva venendo sporadicamente interrotto da fulmini mostranti orrori che facevano rimpiangere il buio. Avevano visto qualcosa, non si capiva. Non era bestiame, neanche animali selvatici del loro pianeta. Era qualcosa di estraneo. Uno mosse un passo. Fu l'ultimo. Qualcosa lo afferrò per la testa e lo tirò verso di sé. Un urlo terrorizzante, rumori di rottura, poi di strappo, infine di masticazione. Le forme delle piante intorno a loro si deformavano a causa del terrore piantatosi nella loro testa, assumendo forme di mostri apparsi negli incubi, esseri terrificanti dai ghigni malefici. Un ruggito arrivò da lontano. Era titanico, nessun dannato essere di piccola o media taglia avrebbe potuto emettere quel suono così gutturale e altrettanto spettrale. Un uomo crollò a terra, svenuto a causa del panico e con un attacco di convulsioni in corso. Poi passi. Lenti e pesanti. I civili impugnarono saldamente i fucili, poi videro la fonte del ruggito. Una bestia enorme, alta almeno quattro volte loro si ergeva davanti a loro con quantità innumerevoli di arti dai lunghi artigli. Il mostro da incubo li scrutò con la moltitudine di occhi, ma successivamente non li uccise. Qualcuno trasse un respiro di sollievo, ma erano stupidi. Erano considerate prede troppo piccole, sarebbero morti per altra mano, questo era riconosciuto da più realisti. E così arrivarono. Un'altra bestia, simile ad un drago, una bestia di mitologie antiche della Sacra Terra, ma con escrescenze, molti più denti e un aspetto ancor più angosciante, sganciò dal ventre i loro killer. Essere volanti più piccoli si riversarono su di loro, afferrandoli, portandoli ad alta quota, poi divorandogli la testa o semplicemente buttandoli in enormi buche circolari piene di liquido denso e fumante, mai viste solo pochi minuti prima. I più fortunati si spezzarono le gambe nell'atterraggio e vennero divorati dalle bestie corrispondenti a terra, altri caddero nel liquame che iniziò a scioglierli, corrodendo ogni millimetro del loro corpo in un'atroce agonia e urla di dolore che finivano con lo scioglimento dei polmoni. Contemporaneamente il paesaggio cambiava e la vegetazione si rinsecchiva e moriva, cedendo il passo a titanici monumenti organici dalla superficie pulsante e viscida e altri abomini alieni. C'era un villaggio su per la collina e in esso un anziano saggio, grande soldato in gioventù e ormai bardo delle vecchie guerre combattute. Mentre la popolazione sprangava ogni apertura delle proprie abitazioni, egli uscì in mezzo alla strada, osservando il cielo pieno di fulmini innaturali e creature discendenti dal cielo. L'anziano pronunciò una sola parola, che in poche lettere riassumeva uno dei più grandi orrori che avesse mai affrontato e a cui era fortunatamente sopravvissuto: "Tiranidi". Nessuno sentì la sua voce, ma non gli importava. Non voleva essere pessimista, ma doveva riconoscere che questa sarebbe stata la loro fine, uccisi da efferati nemici da cui non potevano difendersi in alcun modo. E infine salirono fin da loro. Genoraptor, ricordava che si chiamassero così, saettarono verso di lui con occhi accesi di pura mostruosità e crudeltà, ma proseguirono lasciandolo ad un essere enorme che venne subito dopo. Non ricordò immediatamente il suo nome, ma la fisionomia gli era familiare, un grande leader tra i Tiranidi studiato durante l'addestramento. Ricordava che fosse un Tiranno, ma era unico per le sue quattro lame a lui sconosciute. Improvvisamente gli ritornò in mente e guardandolo pronunciò anche quel nome, quasi chiamandolo. Era il Signore dello Sciame. Intorno al saggio si compiva un massacro di uomini, donne e bambini, ma lui era stregato dal quel Tiranide mastodontico e non riusciva a togliergli gli occhi di dosso. Il Signore dello Sciame mosse leggermente la testa, forse aveva proprio capito che il saggio era l'unico a sapere la loro identità perciò lo uccise di persona trafiggendolo con tutte le quattro osteosciabole e lasciando poi il corpo a terra sanguinante e con le interiora fuoriuscite. Il massacro continuò, la biomassa si accumulò e l'angoscia terminò con la morte di ogni essere animale e vegetale autoctono. Il Signore dello Sciame aveva compiuto il suo dovere e ora si preparava al prossimo obiettivo...gli Orki.
Il respiro era normale, il battito cardiaco era regolare, tutti i sensi funzionavano alla perfezione. Davanti a sé tutti i dati sull'armatura dentro cui stava, analizzandoli e controllando che fosse tutto a posto. Dopo aver ricontrollato tutto, si guardò intorno, vedendo le sue truppe sedute sui sedili del Kass'l, comunemente conosciuto come Orca. Uno Shas'ui si avvicinò. "Comandante Shas Monat Os'er, il Kass'l è quasi arrivato a destinazione per l'aggiunta di rinforzi. Vuole già scendere?" "Sì Shas'ui, tu si che capisci il mio modo di agire" Poi Os'er si fece aprire il portellone e saltò. La sua armatura XV9-01 lo rendeva un grande oggetto nel cielo, normalmente avvistabile dai nemici, ma non lui. Aveva grandi conoscenze nella Casta della Terra e tra le varie migliorie fatte alla sua armatura c'era quello di mimetizzazione istantanea. Attualmente appariva come un essere celeste, ma tra poco sarebbe stato sabbioso. Aggiustò la messa a fuoco dell'armatura, visualizzando perfettamente il campo di battaglia anche a quella velocità. La sua razza avanzava creando una potenza di fuoco impareggiabile contro i semplici Be'gel, non sapendo che molti li chiamavano Orki. A un certo punto accese i reattori, rallentando e mettendosi con i piedi verso il basso per poi atterrare. La battaglia non si fece aspettare e cominciò a sparare con le Cascate a Fusione, armi di cui non adorava il nome, ma che gli fornivano armi termiche molto potenti. Os'er torreggiava su qualsiasi cosa, la sua armatura XV9-01 Hazard era la più grande esistente tra la razza Tau e ci voleva immensa abilità per manovrarla al meglio. Attorno a sé c'erano linee su linee di Guerrieri del Fuoco che guadagnavano terreno sparando in continuazione. Purtroppo il combattimento ravvicinato non era il loro forte e alcuni cadevano sotto la furia degli Orki. Lui però non aveva problemi e se poteva usava l'armatura anche per tirare calci e rovesci con le braccia dotate di cannoni. Questa volta sparò con i lanciamissili sul carapace, facendo esplodere altri orki rintanati in una trincea a cercare inutilmente di sparare e successivamente ne uccise il Kapo con una pedata in faccia quando cercò di assalirlo per vendicarsi. Scagliò il cadavere contro un suo simile, salvando la vita ad un Esploratore che stava per essere decapitato. "Squadre Carnivore Kroot, sulle squadre con armi a fiamma! Alacuminate Mal'Kor, avvicinamento alla fanteria volante! Guerrieri del Fuoco, voglio fuoco di soppressione sulle masse più consistenti e granate dentro ai bunker. Le Armature Broadside sparino contro le postazioni fortificate, mentre i modelli Crisis sgomberino le trincee. Voglio che combattano sulla pianura, dove non avranno copertura contro la nostra potenza di fuoco...". Una raffica di munizioni a fusione si scaricò contro una squadra di Kapi, facendone rimanere solo uno. Egli urlò il suo grido di battaglia e sbatté la sua ascia contro il petto. Sapeva di non potercela fare in uno scontro diretto e quando se lo vide correre goffamente incontro, riprese a sparare. Scaricò tutte le sue armi, dalle Cascate a Fusione, ai Lanciamissili, ma anche se più lentamente continuava a dirigersi verso di lui. "Zono Kapoguerra e tu ammazzato guardia di me!! Tu muore!!" Anche se non capì del tutto, afferrò il concetto della frase. Provò il tutto per tutto. Si lanciò contro il kapoguerra, dandogli una forte spallata che lo gettò a terra e gli ammaccò l'armatura. Bloccò il collo con il piede e gli puntò in testa l'arma a fusione, ma quando fu pronto a sparare sentì un sibilo, poi un'esplosione, infine divenne tutto nero per qualche secondo. Quando rinvenne si trovò con i lanciamissili inesistenti, un braccio semi-distrutto e l'altro danneggiato anche se ancora utilizzabile. Le gambe avevano subito grandi danni e il loro controllo era assai difficile. Vide tutte le macerie della sua armatura sparsi lì vicino insieme a quello che restava di un missile di un bombardiere degli Orki. Del Kapoguerra non vi era più traccia, probabilmente era scappato o forse era da qualche altra parte, sinceramente non gli importava. "centro di controllo, la mia armatura è gravemente danneggiata in seguito ad un missile nemico, ho solo un'arma utilizzabile, le gambe rispondono poco ai comandi e io personalmente non sono nel migliore delle situazioni di salute in questo momento. Chiedo immediata assistenza tecnica". "affermativo Shas Monat Os'er. Immediato invio di Kos'ver addetti alle riparazioni. La sua posizione è stata individuata, resti lì per un rapido raggiungimento". "affermativo, chiudo". Nella zona dove si trovava sembrava essere finita la battaglia. Doveva essere rimasto privo di sensi per un bel po' di tempo perché ora vedeva solo i morti e i feriti che venivano portati via. Rimase in attesa fin quando i Droni arrivarono insieme a membri della Casta della Terra con pezzi di ricambio. "È una fortuna che avessimo portato pezzi per la XV9. Di solito non ne abbiamo bisogno, ma abbiamo saputo che lei ne indossava un'esemplare perciò ci siamo muniti del necessario. Che armi montava?" disse un giovane dal codino nero. "un'altra arma come questa che vedete ancora intatta e una coppia di lanciamissili sul carapace. Il sistema di mimetizzazione istantanea è danneggiato, potete ripararlo?" "purtroppo no. Le armi e i ricambi dell'armatura sì, ma questi sistemi sono altamente specialistici ed è raro trovarli nell'Impero". Os'er annuì e con un cenno fece procedere i due meccanici presenti insieme ai Droni. "Kais, voglio un Kos'ver qui a saldare" sentì dire da uno. Mentre facevano il loro lavoro pensò a quel kapoguerra e si decise a trovarlo. Forse poteva risultare una cosa da poco ad altri, ma egli era un suo bersaglio, era sopravvissuto a lui e questo non poteva accedere. Reputava necessario trovarlo...e ucciderlo. | |
| | | kroth2390 Predone
Numero di messaggi : 713 Età : 33 Località : imola Data d'iscrizione : 11.09.12
| Titolo: Re: La fine della galassia Ven Ott 19, 2012 8:54 am | |
| davvero entusiasmante:) se posso permettermi un piccolo consiglio forse in questo capitolo hai fatto entrare troppi eserciti in una volta sola consiglio spassionato non conoscendo la trama completa quindi sarò felice se mi smentirai subito:) molto bravo comunque scrivi da tanto? | |
| | | Nickolas94 Imperatore
Numero di messaggi : 4733 Età : 29 Località : Torino Data d'iscrizione : 23.07.11
| Titolo: Re: La fine della galassia Ven Ott 19, 2012 9:21 am | |
| Era proprio un capitolo di introduzione per i Tau e i Tiranidi. Teoricamente in questo racconto ci sono tutte le razze, anche se alcune devono essere ancora introdotte bene, e amplia il 40k andando oltre la normale cronologia Mi è sempre piaciuto scrivere, le prime cose le facevo alle medie, poi quando partii con le superiori iniziai a scrivere quella che ora programmo come una quadrilogia di fantascienza, ma che penso potrebbe essere ancora più grande considerando che ci sono molte razze con molta storia non ancora scritta sul libro. Per ora sono arrivato a circa metà del secondo e credo che quando lo finirò comincierò anche a stendere una base di wargame. Il primo libro l'ho scritto in prima e secona superiore, quindi non avevo molta esperienza e dovrei modificarlo per renderlo adatto a come scrivo ora : | |
| | | kroth2390 Predone
Numero di messaggi : 713 Età : 33 Località : imola Data d'iscrizione : 11.09.12
| Titolo: Re: La fine della galassia Ven Ott 19, 2012 10:45 am | |
| davvero bravo:)
anche io scrivo dalle elemnentari:) il primo libro che ho scritto fu a 10 anni era un blocco note di quelli piccoli da 100 pagine tutte scritte xd, parlava di goldman un tizio tutto d'oro che combatteva contro mostri strani xd...
da allora ho scritto parecchie storie non dico che siano libri poichè molte non raggiungono le 300 pagine base per qualsiasi romanzo che si rispetti;) però mi piace molto il bg e anche io stò inventando un wargame fantasy con tanto di bg e regole:) c'è tutto nelle homerules:)
p.s: se passi su skype mi farebbe molto piacere leggere i tuoi romanzi:) al momento stò lavorando a un romanzo fantasy e mi piacerebbe avere qulacuno con cui parlarne:) | |
| | | Ahriman(AID) Guerriero
Numero di messaggi : 1173 Età : 30 Località : Guidonia-Tivoli Data d'iscrizione : 10.09.11
| Titolo: Re: La fine della galassia Ven Ott 19, 2012 12:40 pm | |
| Complimenti molto avvincente !!! Ora mi chiuderò a leggere tutti i racconti precedenti !!! | |
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| Titolo: Re: La fine della galassia | |
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| | | | La fine della galassia | |
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