Come forse avrete notato, l'altro giorno ho postato un topic in cui riportavo l'annuncio da parte di Spartan Games della prossima pubblicazione di Halo.
Non so voi ma io sono letteralmente saltato di gioia. La Fantascienza è una mia grandissima passione, econda in linea temporale solo al Fantasy.
Con nostra grande fortuna questi 100 anni sono stati pieni di opere in ambito Sci-Fi e negli anni 2000 la cosa si è imposta pesantemente anche nei videogiochi.
Se prima i fenomeni di massa erano legati alle grandi produzioni cinematografiche e televisive (Star Wars, Star Trek e Battlestar Galactica), a partire dal Terzo Millennio i videogiochi entrano in un clima dorato.
Nel 2001 infatti esce per Xbox Halo Combat Evolved.
Il titolo vuole essere il gioco di punta della nuova console ma non troppo seriamente. Si notano tutti i canoni di un titolo americano: colori sgargianti, con stacchi netti e dolorosi, nemici sproporzionati.
Di fondo la storia non è per nulla originale e anzi nello svelarsi rivela concept e parallelismi imbarazzanti con l'altrettanto celebre e profondo titolo di Blizzard, StarCraft.
Sangheili (Elité) Protoss
Zerg e Flood non li cito nemmeno. Sono il classico cliché delle forme di vita parassita che si incontrano in strutture aliene dal protagonista di turno.
La storia in partenza è molto semplice: la nave da guerra umana Pillar of Autumn è inseguita e braccata dalle navi dei Covenant, confederazione di popoli alieni uniti da convinzioni religiose. Dal sonno criogenico viene risvegliato John-117, Master Chief, umano arruolato nello Spartan-II (progetto di creare soldati geneticamente modificati), a cui viene affidato il compito di proteggere Cortana.
Quello che distingue Halo fin dal primo capitolo da altre opere di Fantascienza è il setting del gioco. La stazione orbitale dei Precursori, l'Halo (Anello). Considerati sacri dai Covenant, si rivelano un luogo infestato dai parassiti Flood. Nelle avventurose vicende che seguono John con l'aiuto dell'intelligenza artificiale scopre che la stazione non è un centro di ricerca bensì un arma di distruzione di massa. I Precursori, i Sacri, costruirono queste immense strutture ad anello per distruggere ogni forma di vita e uccidere l'infestazione dei Flood, ormai fuori controllo.
Prima che i Covenant riescano a far partire per errore la macchina, John la distrugge.
Così termina il primo capitolo.
Il secondo capitolo è a sua volta un grande capolavoro. Grazie all'Arbiter conosciamo meglio la società Covenant, la sua strutturazione in caste e credenze. In questo capitolo gli eventi prendono una piega ancora più drammatica e seria ma per quanto perfetto il gioco si interrompe quasi con una cesura. Gli sviluppatori probabilmente erano intenzionati a fare solo due capitolo e devono aver cambiato progetto in corsa.
Il terzo Capitolo è il meno bello della trilogia classica, un semplice crescendo verso la sconfitta dei Profeti Covenant e la distruzione di tutti gli Halo, oltre che dell'Unica Mente Flood.
Il successo clamoroso della serie è tale che intorno si sono creati spin-off, videogiochi e comics a cornice.
Tale successo è dovuto al grande successo nel mischiare cose già viste in una nuova e divertente ricetta.
Le tematiche classiche sono:
-razza creatrice/venerata/antica alla base della grande società spaziale attuale
-guerra umani e aliene
-creature mostruose, parassitarie, guidate da una mente collettiva
-supersoldati umani
Quello che è innovativo sono gli Halo. Non stupiamoci. La Fantascienza rispecchia nelle sue tematiche le paure e le speranze di moda e di attualità.
Halo CE viene iniziato a produrre nel 1999. Negli anni '90 l'URSS è crollata e la minaccia delle Guerre Nucleari viene meno. Con il crollo del Blocco Comunista tuttavia si sviluppa nei libri e nella filmografia, un tema ricorrente. La presenza di associazioni criminali che entrano in possesso delle armi di distruzione di massa, rubate o acquistate sul mercato nero, perché la Russia non è in grado di assorbire tutti i costi dell'apparato militare sovietico.
Quante volte avete visto Van Dam, Arnold Schwarzenegger, Steven Segal o altri attori con temi simili nei trash film degli anni 90?
Senza contare che questi sono gli anni in cui incomincia a spiccare il terrorismo islamista e infatti molta dei nomi in odore di islam vengono rivisti.
Certo i buchi ci sono sempre. John dovrebbe essere l'unico Spartan II in circolazione ma ad ogni nuova storia si scopre qualcuno di nuovo che è sopravvissuto.
Tuttavia l'impegno c'è e si nota la volontà di voler migliorare e approfondire le cose.
Basta vedere il progetto Spartan.
Il supersoldato è un tema fisso della Fantascienza occidentale ma qui per la prima volta ne vediamo gli effetti, gli sviluppi e le contraddizioni.
Lo Spartan I è un progetto basato su adulti già formati fisicamente e non raccoglie gli obiettivi prestabiliti.
Lo Spartan II parte dai bambini. Da un certo punto di vista è ispirato agli Space Marine ma certamente c'è un po' qualche influenza orientale. Questo progetto supera ogni aspettativa e si rivelerà l'arma segreta per la sopravvivenza dell'Umanità. Tuttavia pone profondi problemi etici.
Per questo si ritorna indietro con i modelli III e IV.
"Ho salvato la Razza Umana"