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| | Fratelli | |
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Il soldato Umano
Numero di messaggi : 208 Età : 33 Località : Pisa Data d'iscrizione : 17.01.08
| Titolo: Fratelli Lun Feb 18, 2008 6:13 pm | |
| Franz avanzava nella penombra della cripta, sempre meno luce giungeva dall’entrata alle sue spalle. Si fermò, chiuse gli occhi e dopo un attimo schioccò le dita: ora una piccola fiammella levitava sulla sua mano e rischiarava le pareti tutti intorno. Franz era un mago, uno studente anziano, o, come preferiva definirsi lui, un giovane maestro, presso la Torre della Fiamma Splendente di Altdorf. Fin da bambini lui e suo fratello minore Gordon avevano dimostrato di possedere una notevole affinità con i venti della magia, così erano stati entrambi inviati alla capitale per essere istruiti nei collegi di magia ad Altdorf. Franz aveva imparato a governare il potere del fuoco e conosceva gran parte degli incantesimi di Piromanzia; Gordon era diventato un mago di Ametista. Era giunto in fondo allo stretto corridoio, dal basso soffitto scendevano lunghe ragnatele fino al pavimento in pietra; quel luogo sembrava abbandonato da secoli, solo una piccola porticina di legno divorato dai tarli stonava col resto: la maniglia arrugginita non era coperta da polvere, come se fosse stata utilizzata recentemente. Franz si avvicinò cautamente e appoggiò l’orecchio al legno: non avvertì neppure un sussurro provenire da oltre la porta, ma i suoi sensi di mago stavano impazzendo. L’elemento del fuoco era visibile in Franz non solo nei suoi poteri, ma nel suo stesso temperamento: il mago spalancò la porta, si gettò all’interno della stanza, unì le mani sulla fiammella che aveva evocato e disgiungendole la espanse fino a renderla un’incandescente sfera di fuoco. Poi rimase immobile e attese. I muri della stanza erano coperti da chiazze di sangue rappreso e numerosi cadaveri erano incatenati alle pareti. Dopo un lungo istante Franz rimpicciolì nuovamente la sfera di fuoco alle dimensioni di una fiammella; strano: avrebbe scommesso che la stanza fosse zeppa di energie magiche, ma ora tutto era immobile e gli stessi venti della magia tacevano. Non poteva farsi rallentare da dubbi o paure: Gordon era il suo unico fratello e forse il solo grande amico che avesse avuto. Il mago si guardò attorno: quella stanza non aveva altre uscite visibili oltre alla porticina attraverso cui era entrato, eppure doveva esserci un passaggio, suo fratello non poteva essere svanito nel nulla. Un luccichio improvviso attirò l’attenzione di Franz: sul pavimento, in un angolo, qualcosa tra la polvere rifletteva la luce della sua fiammella. Il mago si inginocchiò e raccolse una mezza luna metallica con rappresentata la metà destra di un grande albero; portò la mano sotto il colletto della propria veste ed estrasse un pendente simile con incisa la metà sinistra: quello era il ciondolo di suo fratello, doveva essere passato di là. Non doveva perdere la calma. Iniziò a sondare con i propri poteri le pareti della cripta, controllò i muri due volte: erano tutti di solida roccia, non nascondevano nessun passaggio. Scoraggiato e stanco per lo sforzo mentale si lasciò cadere a sedere al centro della stanza; un rimbombo lontano arrivò alle sue orecchie. | |
| | | Il soldato Umano
Numero di messaggi : 208 Età : 33 Località : Pisa Data d'iscrizione : 17.01.08
| Titolo: Re: Fratelli Lun Feb 18, 2008 6:13 pm | |
| Franz si alzò e diede un colpo col tallone alla pietra del pavimento: nuovamente avvertì l’eco di ritorno; maledisse il proprio scarso senso di osservazione, si inginocchiò e si mise a cercare una botola o un qualche sistema d’apertura. Una delle lastre della pavimentazione sembrava poco stabile, Franz riuscì a sollevarla nonostante il notevole peso e a spostarla di lato, rivelando una scala in pietra che scendeva nel buio. Non appena ebbe aperto il passaggio si accorse con la coda dell’occhio di un movimento alle sue spalle, si voltò di scatto: i corpi appesi alle pareti avevano iniziato a scalpitare e a liberarsi dalle catene; un cadavere mezzo decomposto mosse un passo verso di lui. “La Piromanzia è una sfera di magia offensiva”, il mago ripensò alle parole del proprio maestro: “lascia che sia la tua ira a guidare la tua mano”. Quasi involontariamente Franz si era posizionato al centro della stanza in posizione difensiva: le ginocchia leggermente piegate, il busto eretto, la grande sfera di fuoco tra le mani; mentalmente tracciò attorno a sé un cerchio immaginario e attese, sicuro delle proprie capacità. Le creature nonmorte avanzarono con incedere ciondolante e lo circondarono lentamente, fissandolo dalle orbite cave, poi una di loro attaccò, attraversò la linea difensiva del mago ed in un attimo la cripta divenne un inferno di fuoco e fiamme. Quando Franz ebbe terminato di distruggere anche l’ultima creatura, si scrollò di dosso la fuliggine, si abbassò e raccolse il ciondolo di suo fratello, che nella foga dello scontro era caduto nella polvere. Gordon era ancora là sotto. Scese lungo la scala e si ritrovò in un lungo corridoio; la sua fiammella aveva difficoltà ad illuminare quel tratto: l’oscurità era densa e satura di energia, chi abitava in quella cripta doveva essere un mago davvero abile. Il mago sbucò in un’ampia sala illuminata da torce appese alle pareti: suo fratello Gordon era circondato da una moltitudine di creature nonmorte, mentre un secondo gruppo di zombi stava avanzando verso l’entrata, verso di lui. Franz era consapevole di non poter distruggere tutti quegli orrori in un solo istante, era in trappola: se anche ne avesse colpito qualcuno, gli altri lo avrebbero sommerso; ma sapeva quello che doveva fare. Prima che gli zombi gli fossero addosso, evocò un’enorme sfera di fuoco e la scagliò contro suo fratello. Gordon fu colpito in pieno ed in preda alle fiamme urlò con tutta la propria voce prima di accasciarsi al suolo privo di vita. Le creature nonmorte nella stanza mossero ancora un passo incerto verso Franz, poi crollarono al suolo inermi. Gordon era suo fratello, era il suo migliore amico, ma era anche uno sporco necromante. | |
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