Il rinnegato

Capitolo 1

Per Rametep la vita era sempre stata come nell'ebrezza del vino. Tutto era così chiaro e piacevole a Mourkain,la città dove era nato,eppure tutto appariva così offuscato,e in un certo modo tenebroso. Ma il ragazzo accettava quest'atmosfera come parte della vita. Del resto non aveva mai conosciuto altro.
Rametep era figlio di uno dei nobli Sacerdoti della città,e trascorreva la sua vita agiato e in qualche modo felice.Era fiero di abitare in una città indipendente,senza che noiosi balivi mandati da un'assurdo imperatore venissero a riscuotere le tasse. Situata lungo le montagne dei Confini del Mondo,oltre il Fiume Cieco, Mourkain era una città libera.
Nessuna città come questa stimava tanto i suoi governatori: Ushoran,il re,era un uomo benvoluto e carismatico. Aveva fondato lui stesso la città venendo da Khemri,scacciando i pelleverde che infestavano quelle lande.Ma questo era successo molto prima della nascita di Rametep... diversi secoli fa. A dire il vero tra la popolazione era un mistero come Ushoran potesse avere una vita così lunga,e come potesse essere ancora così giovane e bello.Ma nessuno se lo chiedeva più di tanto: quale altro sovrano era così indulgente con i sudditi e spietato con i nemici? Ushoran era il monarca perfetto.
Essere nato nella nobile casta sacerdotale faceva di Rametep un individuo privilegiato,destinato a godere della gloria del suo re. E questo rendeva il ragazzo profondamente fiero di sè e orgoglioso,come d'altronde tutta la popolazione della città.Sotto molti versi la fortuna di Rametep cotinuò a benedirlo:egli si dimostrò un apprendista capace nelle arti magiche dei sacerdoti,e uno spietato e letale guerriero sul campo di battaglia.Ushoran stesso più di una volta,nelle cerimonie ufficali,si era congratulato con lui.
Era venuto ora il momento di far vedere tutto il suo potenziale. Per essere ammesso nella casta di Ushoran Rametep avrebbe dovuto compiere un'impresa gloriosa.Aveva atteso tutti i suoi vent'anni di vita per farla,ed era il momento.Una grossa tribù di Orchi si stava avvicinando alla città,e una parte dell'esercito di Mourkain era stato mandato a intercettarla. Rametep aveva insistito per farvi parte,ed ora era lì,accampato nel deserto ghiaioso con poche centinaia di uomini,pronto a fronteggiare un'orda oceanicha di selvaggi.Alla luce della luna,da solo,si sentì tremare.Poi scosse la paura dal suo corpo e sorrise spietato nell'oscurità del deserto.-Domani massacrerò i miei nemici e porterò le loro teste al mio re-ghignò con arroganza.

E questa è la prima parte...spero vi sia piaciuta. A breve il capitolo2!!

Bellabellabella

Molto bello questo primo capitolo spero siano così tutti gli altri, btavo zach

bello,molto bello,ottimo lavoro zach

vai così, attendiamo il seguito

vai cosi zac hihihihihih

attendo il seguito

bravo, zac, bravo... continua così!

Grazie ragazzi stasera se ci riesco vi scrivo il seguito!

ora mi leggo anche questo tuo racconto bravo zac! anche se non sono sicuro che se la passerà bene xD

Capitolo 2

Il giorno arrivò prima di quanto il giovane Rametep si sarebbe aspettato,e la solerte armata Mourkiana si schierò rapidamente in formazione per prepararsi ad arginare l'orda nemica. L'esercito era meraviglioso da vedere,un misto tra le dorate legioni di Nehekara e i disciplinati reggimenti Imperiali.Rametep si posizionò in un gruppo di fanti scelti adibiti a proteggere l'ala sinistra dell'esercito,il giovane corpo ricoperto dall'oro dell'armatura leggera,con un lungo kopesh pieno di arcani simboli nella mano.Sotto il sole nascente sentì tutto il suo potere,e rise.
All'improvisso il brullo orizzonte fu riempito da un'enorme massa di creature in movimento,come fossero un gigantesco sciame di locuste verdi.Il sorriso di Rametep svanì mentre la gigantesca tribù di orchi avanzava a tutta velocità verso di loro.Con orrore,i soldati di Mourkan vider avanzare un gigantesco kapoguerra orco in sella ad un'enorme cinghiale.Per un attimo il silenzio regnò sovrano. Poi il possente pelleverde spalancò la bocca irta di zanne,lanciando un unico potente grido:-WAAAAGH!!!-. E la battaglia ebbe inizio.
Rametep attese a piè fermo le orde bercianti di pelleverde,assetato di gloria. Un nasuto goblin lo assalì con una rozza lancia,urlando. Il giovane scartò d lato,poi saltò in avanti con rapidità e decapitò il goblin con un unico colpo netto del kopesh dorato.Un altro pelleverde prese immediatamente il suo posto,e Rametep si rituffò nella mischia.
Dopo una mezz'ora la situazione era giunta ad uno stallo. I soldati Mourkani stavano indietreggiando,ma ogni metro di ritirata era pagato con la vita di dozzine di pelleverde.Quando Rametep ebbe sventrato il suo ventiquattresimo avversario vide una cosa che lo sconvolse:verso il fianco destro dell'esercito il kapoguerra e un'orda di cavalcacinghiali avevano caricato in profonodità,massacrando dozzine di soldati.Due Sacerdoti di Mourkan reagirono pronunciando sottovoce una sorta di cantilena:sotto gli occhi stupefatti dei pellverde gran pare dei soldati uccisi si risollevarono ansimando,e assalirono gli orchi con gelido furore.-Morti ke kamminano!-strillò il capoguerra spezzando il cranio di uno zombi che cercava di disarcionarlo-uccidete ztregoni!-. Seguendo i suoi ordini,alcuno goblin si lanciarono sui due sacerdoti:nonostane la difesa di una decina di guardie del corpo i due stregoni caddero,e con la loro morte si schiantarono a terra tutti i soldati resuscitati. Rametep ringhiò di frustrazione: di solito i Riti Necromantici avevano sempre sconfitto i nemici: quelli erano l'arma segreta dei Sacerdoti di Mourkan,appresi dallo stesso Sire Ushoran.In un attimo Rametep capì he l'ultima parola spettava a lui,e saltò in fretta su un carro da guerra di passaggio.-Portami da lui-comandò all'auriga,indicando il gigantesco kapoguerra-è ora di farla finita.-.
Soddisfatto il gigantesco orco kapoguerra vide i suoi ragazzi annientare sempre più zkiaccevoli omi,e sentì il potere della Waaagh farsi sempre più forte. Non bastavano certo due stupidi maghi a battere un grande kapo come lui! Poi vide un carro avicinarsi alle sue linee,e sopra di esso un omo diverso da tutti. Sembrava giovane ed il suo corpo magro era ricoperto di sangue orchesco,ma lo sguardò che gli lanciò era chiaro. Lo stava sfidando. Ridendo di gusto il kapoguerra si preparò a fare a pezzi quell'ometto insolente.

ottimo anche questo

chissà come continua anche questo un bel capitolo

bellissimo, complimenti zach

Grazie mille a tutti

Capitolo 3

In tutto il campo calò il silenzio mentre Rametep e il kapoguerra si avvicinavano l'uno all'altro,studiandosi vicendevolmente.Il giovane sacerdote guerriero osservò la spaventsa muscolatura del suo rivale e l'ascia intarsiata di rune che stringeva in mano. L'orco valutò il profilo dell'umano,magro ma tonico e avvezzo alle battaglie.Entrambi scesero dalle loro cavalcature, camminarono fino a trovarsi faccia a faccia. Passò qualche altro breve secondo."Ora posso finalmente realizzare il mio destino" pensò Rametep"devo solo fare a pezzi questo maledetto.E lo farò,dovesse costarmi entrambe le gambe".Il kapoguerra alzò l'ascia quasi con lentezza,poi lanciò un urlo lacerante e scattò in avanti.Iniziò la lotta.
I due avversari si scambiarono colpi per quasi dieci minuti,con Rametep che compensava alla minore forza fisica con la sua agilità superiore.Furioso,il kapoguerra vibrò un fendente terribile,e nonostante il giovane avesse arrstato il colpo con il kopesh cadde comunque a terra.Mentre l'orco lo assaliva di nuovo Rametep urlò un incantesimo:il braccio destro dell'orco avvizzì e divenne ossuto come se fossero trascorsi cento anni. Ma ciò non fece che aumentare l'ira dell orco,che afferrò Rametep per il collo con il braccio sinistro,cercando di soffocarlo.Il giovane si contorse nella sua stretta,sentendo la vita lasciarlo poco a poco.Con un urlo colpì la mano verde con tutte le sue forze,usando i gomiti,e la presa si allentò.-Muori omo!-strillò il gigantesco bruto e prima che Rametep potesse rialzarsi sguainò un lungo pugnale e lo caricò.
Il ragazzo chisue gli occhi,pronto a ricevere il colpo finale,ma non sentì nulla. Aprì gli occhi stupito.L'orko capoguerra era in piedi,e lo guardava .Dopo un momento il ragazzo si accorse di una lunga spada che usciva dal petto dell'orco. Il capoguerra restò un altro attimo immobile,poi cadde con fragore. Dietro di lui sorrideva Ushoran,signore della città.In tutto il campo infuriò nuovamente lo scontro,mentre i rinforzi del re scacciavano i pelleverde disorganizzati. Rametep rimase seduto,deferente verso il sovrano che ammirava. Ushoran sorrise benevolo,e Rametep notò la sua dentatura insolita...era come ...anormale. I canini sembravano troppo lunghi,e il viso in generale,pur bello e nobile,aveva qualcosa che lo faceva assomigliare ad un predatore feroce.-Credo che tu ci sappia fare,guiovane Rametep.-disse Ushoran con benevolenza-in premio per il tuo coraggio perciò sarai ammesso alla mia casata. Stasera ti mostrerò i nostri...poteri segreti.E da oggi sarai anche tu uno di noi,un vero Strigoi!!Così decreta Ushoran,il Signore delle maschere,immortale re di Mourkan!!- Rametep sorrise felice,e si inchinò ancora al suo re. Gli piaceva quel nome: STRIGOI.

Molto bello anche questo, anche se un po' più corto

e bravo zack! me li sono letti tutti e tre di un fiato...ottimo racconto

davvero un ottimo racconto zac davvero compli...

Complimenti!!!

bravo zac, ottima storia

ottimo aspettiamo il seguito

bellissimo!
gli strigoi sono i vampiri più portati al combattimento che alla magia giusto???

sono quelli più simili a bestie... quelli più marziali sono i draghi sanguinari

Riprendo il racconto dopo un lungo periodo...nel caso fosse necroposting ditemelo pure che ne apro uno nuovo

Quella sera stessa Rametep venne ammesso alla corte di Sire Ushoran.La festa che i dignitari tennero in onore della vittoria lo esaltò:non credeva che la corte vantasse un numero così alto di ricchezze esotiche e mobili pregiati.Il cibo era squisito,ma Rametep notò di essere uno dei pochi che mangiava: Ushoran e i suoi più stretti dignitari non toccarono le pietanze,bevendo solamente qualche sorso di vino rosso dai loro calici d'oro. Per tutta la sera il Re Ushoran tenne fisso il suo sguardo d'acciaio su Rametep,studiandolo.
Era ormai quasi l'alba quando nella sala si fece improvvisamente silenzio.Tutti i festanti cessarono come ad un segnale le loro libagioni,e si fermarono. Rametep si guardò intorno,stupito.Gli occhi di tutti i festanti erano puntati su di lui,con una fermezza che gli ghiacciò il sangue nelle vene.Nel silenzio totale Ushoran si alzò e gli si avvicinò con lenti passi silenziosi.-Rametep,figli di Keren,tu hai compiuto gesta gloriose sul campo quest'oggi.E meriti di entrare nella mia corte,la corte degli Strigoi.Avrai i nostri poteri,il nostro Dono.Il tuo corpo resterà immuato per tutta l'eternità,e ti libererai dai vincoli di questa carne.Il tuo premio sarà l'eternità,e il tuo cibo..-con un gesto secco versò il suo calice sul tappeto-sarà il sangue.-.Sorrise,e due canini lunghi come pugnali brillarono sul suo viso affascinante.-Vuoi diventare un Vampiro Strigoi?-. Rametep non ebbe neppure un attimo di dubbio.Il potere,e la vita eterna,erano a portata di mano. E per la gloria avrebbe fatto qualunque cosa, perfino affogare il mondo nel sangue.Chinò il capo deferente-Certo,mio signore ,lo voglio.-.Tutti gli spettatori nella stanza parvero soddisfatti,e sorrisi aguzzi apparvero sui loro volti pallidi.-Così sia-rise Ushoran.Poi si avvicinò al giovane,e gli affondò le zanne nel collo.

Furono giorni strani quelli che Rametep sperimentò da quella sera in avanti.Non era più coscente del suo corpo,e gli sembrava di vivere in un sogno perpetuto dove piramidi d'oro si macchiavano repentinamente di sangue,per poi espoldere con fragore gettando ossa in tutte le direzioni.Non c'era limite a questi incubi,finito uno ne cominciava un altro.Ma Rametep rimaneva tenace.Il potere richiede sofferenza,lo sapeva bene.E attese,mentre nuovi orrori gli annebbiavano il cervello.
Poi di colpo finì.
Il giovane era steso su un divanetto prezioso.Si sentiva come dopo una lunga febbre,e il corpo accaldato era ristorato dalla brezza fresca che entrava da una finestra aperta.Rametep si alzò,e rimase stupito dalla potenza del suo fisico.Il corpo era rimasto invariato,ma sotto la pelle sentiva i muscoli crepitare di energia.I sui sensi era insolitamente acuti.Il giovane chiuse gli occhi,mentre la fresca notte lo avvolgeva nel suo abbraccio,e rise.Ora aveva il potere. Ora era pronto per entrare nelle leggende.

Appena ho un momento posto il prossimo pezzo

Molto bello, complimenti!
Tranquillo, non è necroposting