La fine dei tempi

DISCLAIMER!

Spoiler:

La fine dei tempi

--Morte--
L'uomo incappucciato si
fermo' a pochi passi dal groviglio di tubi e cavi.
Sotto la tonaca consunta l'armatura nera riflette' per un attimo la fioca luce nella stanza. Ormai il suo colore sbiadito era piu' simile al grigio che al nero e numerosi graffi ne ricoprivano la superficie, antica di millenni.
Porto' la mano al fianco in modo solenne, sfodero' una
spada dalla foggia esotica.
I suoi seguaci si tolsero il casco per meglio osservare quell'arma millenaria, la cui forma avevano dimenticato da tempo immemore.
Osservarono l'uomo che si apprestava a compiere quella missione a cui avevano dedicato le loro lunghe vite.
Per un istante esitarono, i loro indici corsero ai grilletti, indecisi, tentati di uccidere l'uomo che avevano seguito fino a quel momento.
Egli si volto' verso di loro.
"Sono stanco" disse con voce rassegnata.
"So che e' difficile decidersi in questa occasione, ma sono stanco. Da dieci millenni ci trasciniamo per la galassia, cercando un perdono che non ci sara' mai dato. Il Leone e' scomparso, lasciandoci al nostro destino. Un fardello pesante che abbiamo sopportato fino ad ora. E' tempo di compiere la missione per la quale siamo stati designati. Abbiamo vissuto troppo a lungo. Adesso voglio riposare"
Gli altri deposero le loro armi, ritualmente, aspettando il momento ormai prossimo della liberazione.
Cypher infranse lo spesso vetro del Trono Dorato con il calcio della sua pistola. Poi affondo' la spada del leone nel petto dell'Imperatore morente, condannando con un semplice gesto miliardi di mondi all'oblio.

Syllana Ulthwe' fu sbalzata via dal suo posto e urto' la parete con fragore, come colpita da una forza invisibile. Le ancelle si affrettarono a soccorrerla. Il suo viso, che solitamente possedeva una bellezza ultraterrena, era deturpato da una smorfia di paura, dolore e angoscia. Un rivolo di sangue scarlatto fluiva dal suo naso e le macchiava le labbra. "Syllana, Syllana!" chiamo' una delle ancelle preoccupata.
La veggente sgrano' gli occhi, rivelando due pupille dilatate in modo innaturale.
"E' morto... E' morto" sussuro' con un fil di voce.
"Chi?" chiesero le ancelle incredule.
"Lo scim maigh veggente, quello che i suoi simili chiamavano l'Imperatore"
Le ancelle rimasero congelate dal terrore.
"L'equilibrio e' stato infranto, la galassia sara' nuovamente avvolta dalle fiamme della rovina e il Caos infettera' le
stelle.
Mio padre avrebbe saputo cosa fare" disse Syllana sfiorando la pietra contenente l'anima di Eldrad.
"Ma forse anche lui sarebbe rimasto sconvolto"

“E’ morto?”
La voce del Distruttore risuono’ possente e terrificante nei
corridoi della fortezza Blackstone.
Lo stregone chino’ il capo con rispetto reverenziale.
“Non percepisco piu’ la luce dell’Astronomicon mio signore. L’Imperium cadra’ a pezzi in poco tempo, e’ l’occasione che aspettavamo per riprendere cio’ che e’ nostro”
Abaddon si volto’, in preda alla rabbia, il suo viso deformato dall’ira.
Afferro’ lo stregone per il collo, e lo scaglio’ sul pavimento.
“Ma mio signore…” sussurro’ quello, sbalordito.
“A me spettava il compito di uccidere quel cadavere per vendicare il grande Horus. Cypher si e’ appropriato di un onore che non era suo. Se riusciro’ a ritrovarlo, perira’ tra atroci tormenti”
Poi si volto’ verso la vetrata dalla quale si intravedevano I mondi stregati dell’Occhio del Terrore.
“Raduna gli altri. Lanceremo l’ultima delle crociate nere, questa volta arriveremo fino alla terra. Date fuoco alla Galassia!”

I grandi capobranco sedevano intorno al tavolo, come avevano fatto I loro avi mille anni prima, e prima di loro gli avi degli avi, ancora mille anni prima, cosi’ come voleva la tradizione dal momento della fondazione della legione dei Lupi Siderali.
“Silenzio!” urlo’ Logan mostrando le zanne e cercando di sovrastare il frastuono delle voci degli altri capi.
“Logan e’ un sucidio. Dobbiamo restare qui e difendere
Fenris invece di dare la caccia ai fantasmi” urlo’ un uomo
dall’aspetto ferino.
“E l’onore? Dove finirebbe l’onore se non aiutassimo l’Imperium in questo momento?” rispose un uomo dalla fluente barba Bianca, la profonda cicatrice sull’occhio che tremava per la rabbia.
“Questi discorsi non portano da nessuna parte” rincaro’ il sacerdote del lupo seduto a fianco del giovane. “La sopravvivenza dei Lupi e’ piu’ importante”.
Improvvisamente uno schianto tremendo scosse la stanza. Al centro del tavolo, dove era stata collocata la pietra dei branchi un’enorme spada ricavata dal dente di un kraken giaceva conficcata al centro della pietra.
I capi si voltarono, un uomo si ergeva al centro dell’entrata, l’armatura ricoperta di innumerevoli graffi, la faccia tetra, all’altezza del cuore una placca sistemata sul petto per riparare un’antico danno.
L’uomo cammino’ con portamento sicuro e fiero, come se da sempre avesse camminato in quella stanza, dirigendosi verso l’unico posto vuoto.
Si sedette sulla sedia, mentre tutti tacevano.
Nessuno avrebbe tollerato un simile affronto normalmente, ma nessuno oso’ opporsi allo straniero.
Egli parlo’, scrutando quelle facce a lui sconosciute, eppure familiari, come se essi fossero suoi figli o fratelli.
“Il tempo del Lupo e’ arrivato”
La Zanna fu scossa fin dalle fondamenta da un feroce e trionfale grido di guerra.

[continua]

bellissimo, veramente

sarebbe un'ottimo inizio per una campagna =)

è un racconto di 35 pagine di word...pazientate, prossimamente il secondo capitolo

è un bel racconto e già promette bene aspetto il continuo^^

Beh...Bisogna continuare a leggerlo!

io l'ho letto tutto Vez è non è niente male!!!

molto bello davvero!

--Rivelazione--
"Non posso credere che tu abbia permesso tutto questo"
Il lord militante guardo' l'uomo davanti a se con un misto di rabbia e indignazione.
"Era la Sua volontà, non la mia"
"Questo non ti giustifica affatto" rincaro' il Lord dell'Administratum
"il tuo gesto equivale a un tradimento".
"Non siete anche voi i rappresentanti del Suo volere? Credete che un figlio possa negare al padre un desiderio? Sentivo la sua anima affievolirsi sempre di piu', cadere in uno stato di catalessi. Si e' sacrificato fino ad ora per noi, per donarci venti millenni millenni di relativa quiete. Adesso tocca a noi sacrificarci per lui"
"Tu eri il responsabile dei custodes, era tuo compito salvalguardare il corpo dell'Imperatore".
"Il mio compito e' da sempre stato fare il Suo volere. Avete protetto il mio segreto, come i vostri predecessori prima di voi. Ma adesso e' giunto il momento di svelarmi di nuovo. Il Lupo e' tornato, presto anche il Corvo e il Leone si uniranno a noi. Nel momento piu' buio la terra ritrovera' i suoi difensori. Noi siamo stati qui da sempre per proteggere l'Imperium, non importa quali sacrifici dovremmo affrontare. Da sempre siamo stati a fianco dei nostri fratelli. E anche ora faremo la nostra parte".
"Il potere dei primarchi non sara' sufficiente a fermare il Caos che si manifestera' quando miliardi di mondi capiranno di essere stati tagliati fuori dalla luce dell'Astronomicon. Sei sempre stato un arrogante, ma questa non e' piu' arroganza Dorn. Questa e' follia!"
"Quella che voi chiamate follia io lo chiamo onore, quelli che voi avete chiamato piu' volte pazzi io li chiamo fratelli. Noi siamo Space Marine, non abbiamo mai servito i Lord Terra. Noi serviamo solo l'Imperatore"
"Questo e' troppo!" urlo' il Lord militante incollerito "ordino la tua esecuzione seduta stante".
Il primarca si erse in tutta la sua statura, sovrastando i quattro Lord e concesse un sorriso di scherno.
"Provaci" disse.
L'odore dell'ozono tipico del teletrasporto invase la sala.
Quattro terminator apparvero dal nulla.
"Lord Dorn..." sussurrarono inchinandosi "I capitoli successori sono radunati. Assieme ai Custodes contiamo in tutto 30.000 uomini"
"Trentamila Spacemarine" scandì Dorn lentamente assaporando le parole "siete pronti a sacrificare almeno tre milioni di anime per fermarmi?"


[continua]

si dorn è tornato!!!! lunga vita ai magli imperiali!!!!!!!!

vai che torna anche il Leone incattivito!!! citando Jar Jar Binks:
"esto va a esser maciello!!!"

commentate pure tra un capitolo e l'altro! (sarebbe contro il regolamento della sezione ma via,sennò è triste!)

cos' è una rimpatriata dei primarchi? XD cmq è già un bel capitolo solo perchè Dorn è tornato^^

ancora ancora!! voglio leggere!!

ora che siamo nella sezione giusta...

--Disordine--
--Dal trattato di Servus Plinus, storico dell'eta' del disordine--
La morte dell'Imperatore provoco' conseguenze imprevedibili. Alcuni mondi caddero in preda del disordine e dell'anarchia, altri semplicemente si adattarono a un nuovo stato di cose.
Laddove i governatori furono piu' influenti del credo imperiale il potere vacillo' ma non si disgrego'. Alcuni pianeti semplicemente regredirono a un regime di autarchia, rinunciando a qualche privilegio tecnologico in cambio della propria sopravvivenza.
Altri mondi piu' commerciali o dipendenti dalle derrate alimentari provenienti dai pianeti vicini, come per esempio i mondi forgia dell'Adeptus Mechanicus, reagirono consolidando le loro alleanze con i mondi del loro stesso sistema. Sebbene la luce dell'Astronomicon si fosse oscurata, continuava ad essere possibile viaggiare all'interno del medesimo sistema. Altri mondi ancora cercarono di ricreare in piccolo repliche del coro dell'Astronomicon. Migliaia di psionici furono reclutati e addestrati
a proiettare le loro energie per permettere ai navigatori del warp di orientarsi, pur riuscendo a rischiarare solo piccole parti di spazio, reti particolarmente efficenti di cori minori riuscirono a tenere in comunicazione diversi sistemi solari. Queste situazioni si
verificarono soprattutto dove le casate dei navigatori erano
particolarmente influenti. Altri pianeti caddero sotto la
minaccia Xeno. La Bioflotta Hydra anniento' innumerevoli pianeti
nella frangia occidentale, i Tau riuscirono ad annettersi diversi
mondi situati nel golfo di Damocle, la loro espansione fu fermata
dall'arrivo della bioflotta Hydra, che penetro' con relativa facilità
nello spazio controllato dai Tau, poco avvezzi ad affrontare una
invasione Tiranide in grande stile, al contrario degli Space Marine
della frangia orientale, temprati da innumerevoli battaglie. Solo la
riconciliazione con la fazione secessionista che un tempo era guidata da Farsight O'Shova potè arginare la minaccia dei Tiranidi. Essi infatti si dimostrarono capaci di affrontare le mostruosita' biologiche con ferrea determinazione grazie alla maggiore enfasi posta sul combattimento corpo a corpo e al concetto di "perdite accettabili". Il ritorno della fazione secessionista provoco' un indebolimento del concetto di "bene superiore" proclamato dagli eterei Tau, favorendo una frammentazione dell'impero Tau in provincie, controllate da signori della guerra, sulla scia di quello che era stato O'Shova.
Gli Space Marine reagirono alla situazione decuplicando la proprià attività con zelo, il ritorno dei Primarchi moltiplico' le loro energie. Diversi capitoli che possedevano i semi genetici piu' stabili, liberi dal controllo dell'Administratum, triplicarono i ritmi di reclutamento, per far fronte all'apocalisse che si sarebbe scatenata. Si racconta che i soli Templari Neri nell'era del disordine raggiunsero i quindicimila effettivi, i Marine comandati da Dorn superarono le 60.000 unita'.
Per far fronte alle necessità di armamenti, gli Space Marine istituirono vere e proprie compagnie di Techmarine. I capitoli con particolari legami con l'Adeptus Mechanicus poterono contare sull'appoggio incondizionato dei tecnopreti. Persino le Legio Titaniche si sottomisero agli ordini dei maestri capitolari degli Space Marine, unico barlume di speranza in una galassia condannata all'anarchia.
La Guardia Imperiale rimase in minima parte a difendere i mondi
dell'Imperium. Diversi mondi che caddero in preda al disordine e ai
cultisti del Caos furono semplicemente virus bombardati invece che difesi o riconquistati. L'attenzione dell'Adeptus Terra era
catalizzata sull'occhio del terrore, i mondi attorno al Cancello
Cadiano divennero vere e proprie fortezze. Le scorrerie delle bande caotiche erano cessate. La innaturale calma che segui' la morte dell'Imperatore faceva presagire una sola cosa: il piu' violento e brutale attacco del Caos fin dai tempi dell'Eresia.


note:
questa parte e' piu' didascalica, ma era necessaria per avere un
quadro generale della galassia. Non me ne vogliano i lettori se rompe un po' il ritmo della narrazione.


[continua]

vedrete vedrete ... il racconto in generale è molto bello evito di spoilerare oltre

un capitolo che vi shokkerà....


--Ritorno--
Sigmar si volto' a guardare le stelle.
- Cosa ti turba? - domando' Franz, suo fedele generale, fin dai tempi in cui egli aveva riunito le tribu' sotto il suo comando.
- Qualcosa si è spento nel cielo -
Franz alzo' lo sguardo.
- A me sembra che sia tutto a posto. Certo, non sono capace di contare le stelle una per una, ma non mi sembra che manchi qualcosa -
- Ti meraviglieresti, Franz, se sapessi quante cose accadono in quel cielo immutabile. Ho visto stelle nascere e morire, interi mondi devastati dal disordine e dalla guerra. Ho visto le armi
degli dei meccanici balenare sui bastioni di innumerevoli fortezze.
Ma questa non e' una cosa che si vede- rispose Sigmar -e' qualcosa che si percepisce. Non si guarda con gli occhi, ma con la mente -
- Mi viene difficile comprenderti, questo tuo modo di parlare mi e'
nuovo -
- Si tratta di cose dimenticate da tanto tempo... Adesso
c'è di nuovo bisogno di me, molto lontano da qui. Anche gli dei
muoiono. L'Imperatore è morto! Siamo stati noi ad ucciderlo. Quanto di più sacro e di più possente la Galassia possedeva fino ad oggi si è dissanguato sotto la spada di uno dei nostri fratelli -
- Ma sei tu l'Imperatore, e ti vedo in ottima salute. Non e' da te
lasciarti influenzare da sciocchi presagi -
Sigmar sorrise con amarezza.
- Non mi riferivo a un imperatore cosi' insignificante come quello che sono diventato in questo mondo. Mi riferivo all'Imperatore delle stelle -
- L'Imperatore delle stelle - sussuro' Franz guardando il cielo - chi potrebbe comandare sulle stelle? Un dio forse? -
- Per molti e' un dio, per alcuni un uomo eccezionale. Per me e' stato un padre -
- Allora tu sei il figlio dell'Imperatore delle stelle, e lui di chi e' figlio? Delle stelle stesse? -
- Il Figlio delle Stelle si manifestera' dopo. Per ora lui e' morto, e il disordine dilaniera' la galassia. Per questo e' necessario che vada. Per sconfiggere il disordine ancora una volta. -
- Anche qui il Caos imperversa, non puoi andare e lasciarci soli
a combattere contro di lui senza guida -
- Il mio scopo qui non era sconfiggere il Caos. Era portarvi la speranza e l'orgoglio. Adesso siete coscienti della vostra forza. Sconfiggere il Caos qui e' il vostro obiettivo, combatterlo dentro di voi e' la strada per la vittoria, questa strada e' stata appena imboccata, adesso e' necessario seguirla -
Sigmar porse il suo martello a Franz.
Quell'arma aveva sempre incuriosito il generale. Quando si abbatteva su qualcosa emetteva una luce accecante e un rumore di tuono, come se un fulmine colpisse i nemici con estrema violenza, disgregando tutto cio' con cui veniva in contatto. Inoltre aveva una foggia abbastanza strana, alcuni tubi partivano dal manico per terminare vicino alla testa dell'arma. Ghal Maraz, lo Spaccateschi, lo aveva chiamato la
sua gente, Dono di un re dei nani diceva la leggenda. Ma Franz non aveva mai visto niente di simile, sembrava che l'arma provenisse direttamente dalle stelle e ne rachiudesse la forza.
- Custodiscimelo Franz. Un giorno tornero' per finire anche qui quello che ho cominciato -
Franz prese in mano il martello. Sapeva che fermare l'imperatore era impossibile. Gli tese la mano, che Sigmar strinse con sincera amicizia. Ancora una volta Franz si stupi' della statura prodigiosa di quell'uomo e della forza incredibile che possedeva.
Lo segui' con lo sguardo mentre si allontanava nella notte.
Si narra che quello stesso giorno un uomo abbia visto una cometa a due code sorgere dalla collina sulla quale aveva visto
salire una figura molto simile a quella dell'imperatore Sigmar. Una
cometa abbastanza inusuale, dal momento che sembrava di colore verde smeraldo e scintillante come il metallo.

Vulkan lancio' un'ultimo sguardo a quel mondo primitivo e ingenuo sul quale era atterrato diversi anni prima, dopo aver vagato per lo spazio per un tempo che gli sembrava infinito. Ma adesso sapeva dove andare. Poteva ancora percepire la rotta per Nocturne, quel luogo che aveva chiamato casa.


[continua]

nooooooooo O.o stupendo!!!! vez sei un genio!!!!

Un po' irreale come cosa ma interessante, se sigmar è vulkan mi sa che ci saranno altre sorprese in questo racconto^^

Cogliate la citazione prego!

(comunque ripeto, io l'ho solo trovato...il merito di tutto ciò va a k4os del GWTilea) ^^

Questa non me la doveva fare. Mi è proprio caduto in basso...

Citazione :

- Cosa ti turba? - domando' Franz, suo fedele generale, fin dai tempi in cui egli aveva riunito le tribu' sotto il suo comando.

Ehm...Karl Franz è di poco più di 2500 anni dopo la riunificazione delle tribù degli uomini.

Per ora non aggiungo altro...

non è detto che sia lo stesso... e poi non ha detto karl franz

non conosco molto del 40k (giusto quanto basta) ma questa storia è bellissimerrima...

è un po strano,ma è anche molto bello!

tra una prova di maturità e l'altra


--Rabbia--
Lo sguardo dell'ammiraglio vagava nell'immensita' dello spazio, abbracciando l'immensita' della flotta. A poche centinaia di chilometri di distanza poteva vedere la Falange, la possente fortezza dei Magli Imperiali, irta di cannoni e presidiata dai letali Angeli della Morte.
Piu' distante intravedeva le possenti navi da trasporto
dell'Adeptus Mechanicus, nel cui ventre riposavano i potenti dei
meccanici.
E ancora intorno, battlebarge di innumerevoli capitoli
di Space Marine, navi della Marina Imperialis, di ogni classe e
dimensione, fortezze fluttuanti nel vuoto, scorte di caccia che
affiancavano le navi piu' pesanti, simili a sciami di insetti
letali.
E al centro una macchia odiosa e ributtante, simile a un
enorme occhio senza ciglia, insonne e sempre vigile.
L'Oculus Terroris, sede di centinaia di mondi stregati, empio rifugio dei nemici dell'Umanita', dimora di quanto di piu' osceno e blasfemo fosse mai esistito nella galassia.
L'ammiraglio scruto' con odio quella ferita nello spazio, quella aberrazione rivoltante, i pugni stretti fino a fargli sbiancare le nocche.
Un brivido gli corse lungo la schiena. Gli sembro' che l'Occhio si fosse contratto, che avesse cambiato dimensione per meglio metterlo a fuoco, sembrava quasi che lo guardasse ridotto a fessura, in modo beffardo e irrisorio; ebbe la sensazione che la sua vista gli trapassasse carne ed ossa e che mettesse a nudo direttamente la sua anima per ghermirla.
L'ammiraglio distolse lo sguardo, voltando di scatto la
sua testa.
-Se guardi l'Abisso troppo a lungo, l'abisso guardera' te-
L'ammiraglio si volto' verso il gigante che aveva parlato.
L'Imperatore era morto ma i Primarchi, i piu' grandi eroi
del genere umano erano li con loro, semplici mortali, per sconfiggere i traditori ancora una volta.
-Non importa quanti siano essi, li ricacceremo nel loro lurido nascondiglio, come e' accaduto durante l'Eresia- disse l'ammiraglio ostentando sicurezza.
-No- rispose Dorn -non li ricacceremo affatto indietro-
L'ufficiale squadro' il Primarca, sbalordito. Eppure non aveva avvertito sconforto o rassenazione nella voce del gigante. Il suo sguardo si era indurito e osservava con rabbiosa determinazione il maelstrom scarlatto.
-No? Perché no? Non possediamo forse la forza necessaria a scacciarli di nuovo?- domando' con una certa apprensione.
-La possediamo certamente. Ma scacciarli non è un errore che sono disposto a commettere un'altra volta- rispose Dorn -No, non sono disposto a respingerli. Non mi limitero' a respingerli. Non avro' pace finché l'ultimo dei traditori respiri ancora, non trovero' riposo finché tutti i loro mondi non saranno ridotti a cenere e quell'odioso occhio accecato una volta per tutte-

[continua]

Dorn è un figo XD si preannuncia una sanguinosa battaglia all' ultimo respiro^^