Il Vecchio Mondo -Warhammer Fantasy e 40K-
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 La storia di warhammer

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MessaggioTitolo: La storia di warhammer   warhammer - La storia di warhammer Icon_minitimeMer Lug 14, 2010 11:45 am

La storia di Warhammer

La storia è stata tratta dal sito
ufficiale di Warhammer.


Quando
iniziano a diffondersi i primi rapporti sulla peste del Caos tra le
varie colonie periferiche dell’Impero, vengono considerate storie
fantasiose inventate per scacciare i visitatori indesiderati. Ma quando
la peste colpisce le strade di Altdorf, la situazione cambia
completamente. Quando l’Imperatore emette il suo primo ordine di
quarantena, l’orrendo morbo si è già diffuso nella maggior parte delle
sue terre. I medici dell’Impero lavorano giorno e notte per combattere
la malattia, ma la peste vanifica ogni tentativo di cura.

Le
vittime della peste del Caos dapprima si sentono stanche, doloranti,
sensibili a tutto e soprattutto sempre assetate. Seguono crisi di
nausea, ma occorre quasi un mese per raggiungere l’ultimo stadio della
malattia. Solo allora si mostra la vera, terrificante natura della
peste; le povere anime che per tre o quattro settimane sono state
vittime dei sintomi della peste cominciano a cambiare, trasformandosi in
spietati mutanti del Caos e attaccando con ferocia qualsiasi creatura
vivente vedano. I fortunati che non hanno contratto la peste cadono
spesso vittime dei mostri sanguinari che il morbo ha generato.

Con
il passare dei mesi, il numero delle vittime cresce. La quarantena e la
legge marziale non riescono a rallentare il diffondersi del morbo, e
ogni villaggio e città entro i confini dell’Impero cade in preda alla
paranoia. Gli uomini della milizia nelle città devastate dalla peste
sono costrette a combattere le orde di mutanti del Caos che vagano per
le strade, lasciando le mura indifese di fronte alle minacce esterne.
Bande di briganti rese più audaci da tale situazione si aggirano per la
campagna, saccheggiando, bruciando e uccidendo a volontà. L’entità della
tragedia è quasi senza precedenti nella storia dell’Impero, ma la Peste
del Caos non è che l’avvisaglia di un male molto più temibile che sta
per scatenarsi.


Parte seconda Oscuri Presagi
Nel
frattempo, nel regno degli Elfi Oscuri di Naggaroth, i Veggenti di
Ghrond proseguono nel loro incessante studio del lontano Maelstrom del
Caos. Improvvisamente si verifica un mutamento marcato nel turbinare di
colori e forme. I Veggenti osservano con attenzione, studiando le nuove e
minacciose figure. Una volta certi delle loro conclusioni, i Veggenti
inviano un messo a sud verso Maggarond, in sella a un rapido Pegaso
Nero. Grandi eventi stanno per scatenarsi sul mondo, e il Re Stregone
deve esserne informato.
Alcuni giorni dopo, Malekith, Signore degli
Elfi Oscuri, legge il messaggio di Ghrond. Il dio del Caos Tzeentch ha
trovato un nuovo Campione. I seguaci del Signore del Mutamento hanno
radunato una grande schiera di guerrieri e si stanno preparando a
un’incursione massiccia nelle terre degli uomini, probabilmente verso
l’Impero.

Malekith riflette sul messaggio. È ben consapevole
della terribile peste che si stava diffondendo nel Vecchio Mondo. Se le
forze del Caos lanciassero un attacco mentre l’Impero era indebolito
dalla peste, l’Imperatore non avrebbe altra scelta che rivolgersi ai
suoi vicini Nani per chiedere rinforzi. Con l’aiuto dei Nani, è
possibile che le schiere del Caos vengano ricacciate indietro. Tuttavia,
se le genti delle montagne non potessero accorrere in difesa
dell’Impero, l'Imperatore Karl Franz sarebbe costretto a rivolgersi agli
Alti Elfi di Ulthuan. Malekith dubita che i suoi congiunti
abbandonerebbero la grande nazione degli uomini nel momento del bisogno,
in quanto ciò priverebbe gli Alti Elfi di un alleato prezioso. No...
gli Alti Elfi risponderanno, e probabilmente invieranno molte legioni di
guerrieri per respingere l’attacco del Caos, lasciando Ulthuan
vulnerabile.

Quando la luna del Caos eclisserà la luce del sole,
conclude il messaggio, le forze del Caos inizieranno la loro marcia
verso sud. Il tempo scarseggia, e c’è molto lavoro da fare.

Il Re
Stregone ordina che ogni forgia e fornace del reame sia messa all’opera
per forgiare armi, armature e macchine d’assedio. Ai Soggiogatori di
Karond Kar viene ordinato di scegliere tra le loro gabbie le creature
più forti e feroci e prepararle alla battaglia. Le più fiere Streghe
Elfe di Khaine si preparano a sacrificare al Signore dell’Omicidio.
Morathi, la Strega Regina, manda a chiamare le più potenti Incantatrici
dai Conventi e le addestra a comandare le armate degli Elfi Oscuri.
Mentre il suo popolo si prepara alla guerra incombente, Malekith
escogita il suo piano contro i Nani.

Una squadra composta dai
migliori cacciatori e guerrieri di Naggaroth viene inviata nelle terre
dei pelleverde con un solo compito: riportare il più potente Capoclan
degli Orchi che avessero trovato. Quando la squadra di caccia ritorna
con un Orco e un Goblin, Malekith rimane sorpreso. Pare che i due siano
inseparabili, e che insieme comandino una nuova e potente tribù,
facendosi chiamare i “Ragatzi del Sole Insanguinato”. Lo sciamano
goblin, Gazbag, è la mente mentre l’Orco Grumlok, un bruto colossale, è
il braccio. Per ciascuno di loro, Malekith forgia un amuleto magico che
amplifica enormemente le abilità di chi lo porta. Inoltre, il Re
Stregone vi aggiunge in segreto un incantesimo del comando che
costringerà i due capi a radunare la loro tribù e marciare verso est
alla volta dei Confini del Mondo. Lì cattureranno le fortezze degli Otto
Picchi e prepareranno una possente Waaagh! per eliminare i Nani. Fatto
questo, ordina ai suoi guerrieri di ricondurre nella loro patria i
pelleverde prigionieri.

Dopo aver dato inizio al suo piano,
Malekith attende notizie dai Confini del Mondo. I Nani, occupati nella
battaglia contro la Waaagh! dei pelleverde che marcia su di loro, non
riusciranno a rispondere alla richiesta d’aiuto dell’Imperatore quando
gli eserciti del Caos arriveranno alle sue frontiere. Gli Alti Elfi
volgeranno prora ad est verso il Vecchio Mondo, e Malekith lancerà il
suo attacco. Finalmente, il Re Stregone riconquisterà il diritto di
nascita che gli è stato negato per millenni dalla sua debole stirpe. Il
Trono di Ulthuan sarà suo.


Parte Terza - Sorge il Sole
Insanguinato

Nelle
Malelande, Gazbag e Grumlok si riuniscono con i Ragatzi del Sole
Insanguinato. Immediatamente, i due si accingono ad adempiere al comando
imposto magicamente da Malekith. Condotti dal loro Capotribù e Sciamano
ora dotati di nuovi poteri, i Ragatzi iniziano la loro marcia verso i
Confini del Mondo, assimilando ogni tribù di pelleverde che incontrano e
distruggendo chi non si unisce a loro. Mai prima d’ora gli Orchi e i
Goblin hanno visto tanta forza e tanto potere in due della loro razza, e
i ranghi dei Ragatzi del Sole Insanguinato si allargano con il
diffondersi delle voci sulle loro gesta.

Mentre l’orda dei
pelleverde avanza verso Karak Otto Picchi, i Nani si raccolgono entro le
sue mura, confidando nel fatto che la loro inespugnabile fortezza non è
certo in pericolo. Quando Gazbag usa la sua magia potenziata per aprire
un varco nelle mura incredibilmente robuste che circondano la città, i
Nani sono esterrefatti. Nessun esercito invasore prima d’ora ha mai
valicato il perimetro di Karak Otto Picchi. Mentre un’ondata di
pelleverde ringhianti e urlanti si riversa nella breccia, i difensori
della città ormai volta alla sconfitta, incupiti ma determinati, si
preparano ad una resistenza disperata.

Le notizie si diffondono
come un'onda d’urto. Com’è possibile che una tribù di pelleverde sia
riuscita a catturare una fortezza apparentemente inespugnabile? Anche se
pochi sono disposti ad ammetterlo, molti Nani sono terribilmente scossi
da questa impossibile sconfitta. A Karaz-a-Karak, il Sommo Re Thorgrim
Portarancore giura vendetta, ordinando a ogni Nano della città di
iniziare i preparativi per una grande guerra.

In privato, il
Sommo Re è gravemente preoccupato. Le voci che le forze dei pelleverde
siano capitanate da un Capoguerra con la forza di dieci Orchi e uno
Sciamano con abilità magiche mai vedute prima normalmente non lo
preoccuperebbero, poiché i Nani sono soliti esagerare. Tuttavia, la
caduta di Karak Otto Picchi non può essere ignorata, e tanto meno i suoi
effetti sul morale della sua gente. In segreto, il Sommo Re invia un
cavaliere presso l’Impero per allertare Karl Franz del possibili
pericolo che correranno le sue terre se i Nani non dovessero riuscire ad
arrestare l’invasione dei pelleverde. Sebbene il Sommo Re sia troppo
orgoglioso per chiedere aiuto all’Imperatore, spera che l’urgenza del
suo messaggio sia sufficiente a farsi intendere.

Nel frattempo,
molto più a sud, cavalcatori di Squig e Cavalcacinghiali vengono inviati
in ogni direzione da Karak Otto Picchi, spargendo voce dell’adunata di
una grande Waaagh! presso la fortezza. Legioni di Orchi e Goblin
iniziano a confluire verso la fortezza catturata e le terre che la
circondano. Ciascun Capo di Orchi e Goblin porta omaggio a Grumlok e
Gazbag, offrendo la fedeltà dei suoi “ragatzi” per la distruzione dei
Nani.

Grandi eserciti vengono radunati da entrambe le parti. I
Nani sono decisi a riconquistare Karak Otto Picchi e vendicare i caduti,
mentre ai pelleverde non importa altro che di eliminare quanti più Nani
possibile.


Parte
Quarta - I poteri oscuri sono in marcia

Due
mesi dopo la caduta di Karak Otto Picchi, l’esercito del Sommo Re parte
a ricacciare i pelleverde invasori lontano dai Confini del Mondo.
Mentre i Nani marciano verso sud lungo le pendici del grande vulcano
Karag Dron, il mondo improvvisamente si fa più cupo. In alto nel cielo,
il sole comincia ad oscurarsi e il mondo viene inondato di
un’innaturale, inquietante luce di un profondo cremisi.

Dalla
cima della più alta guglia di Naggarond, Malekith osserva la luna del
Caos, Morrslieb, eclissare il sole. Le sue spie nel Vecchio Mondo
riferiscono messaggi che confermano il successo dell’attacco dei
pelleverde contro i Nani. I piani del Re Stregone stanno procedendo
esattamente come previsto.

Nel profondo nord, lontano dalla vista
degli uomini, una grande e nera schiera di guerrieri erompe dalle
tempestose Desolazioni del Caos. Sciami di grottesche creature marciano
serrate in ranghi di fianco a reggimenti di guerrieri e scorridori,
condotti da un Campione che porta lo stendardo di Tzeentch.

Nell’Impero,
terrore e panico rompono gli argini alla vista dell’eclisse rossa.
Disordini e incendi si scatenano in ogni distretto di Altdorf. La
guardia cittadina ha difficoltà a controllare la situazione, ma
l’eclisse non dura molto ed entro il calar della notte l’ordine viene
ripristinato. Tuttavia, l’evento non viene dimenticato, e molti
cittadini dell’Impero, scossi da quello che credono un presagio di
futuri eventi terribili, radunano i loro averi e abbandonano le loro
case nella speranza di trovare rifugio tra le montagne a sud e a est. Un
senso crescente di fato incombente aleggia greve sulle genti
dell’Impero, e la speranza di una tregua nella lotta contro la peste
viene spazzata via alla vista dell’eclisse rossa.

Per l’esercito
dei Nani in marcia verso l riconquista della fortezza di Karak Otto
Picchi, l’eclisse sembra voler confermare un terrore che sta crescendo
tra le fila. Il sole nero nel cielo cremisi riporta alla mente la
bruciante memoria della perdita di Karak Otto Picchi sotto l’assalto dei
Ragatzi del Sole Insanguinato, e pare essere un segno dell’inevitabile
vittoria dell’orda dei pelleverde che ora vi si sta radunando. Sono
infine giunti gli ultimi giorni dei Nani? Rassegnati al loro destino, i
guerrieri dal volto truce avanzano per gli erti sentieri di montagna.

Nella
città di Altdorf, l’Imperatore riceve il messaggio del Sommo Re e invia
alcuni reggimenti verso le montagne per dare manforte ai Nani. Sebbene
abbia bisogno delle truppe per tenere al sicuro le proprie frontiere e
combattere il diffondersi dell’anarchia nel suo reame, l’onore impone a
Karl Franz di rispettare il giuramento di Sigmar di non rifiutare mai
aiuto a un Nano. Proprio in quel momento, una staffetta porta notizie
dal nord – un grande esercito del Caos è in marcia, e raggiungerà i
confini dell’Impero entro una settimana.

Passando in rassegna le
sue forze schierate nel Nordland e nell’Ostland, Karl Franz si rende
conto che la prospettiva è disperata. La peste ha diradato i ranghi
dell’Esercito Imperiale, messo sottosopra le linee di approvvigionamento
e decimato il morale e la produttività della sua gente. L’Impero è
pronto ad essere conquistato, e cadrà ben presto, senza un aiuto. I Nani
non hanno alcuna possibilità di inviare guerrieri a proteggere
l'Impero. Se non riconquisteranno presto la fortezza di Karak Otto
Picchi, potrebbero non riuscirvi mai più. Solo gli Alti Elfi possono
salvare il suo popolo ora.


Mandando a chiamare il suo più
fidato cavalcatore di Grifoni, l’Imperatore scrive una lettera in cui
implora il sovrano degli Alti Elfi di aiutarlo. Quando il messaggero
giunge a Lothern, Finubar, Re Fenice di Ulthuan, è già ben conscio dei
pericoli in cui versa l’Impero e ha già mosso i preparativi per inviare
truppe. Finubar manda a chiamare il Principe Tyrion, guerriero e
generale senza pari tra la sua gente, e gli affida la difesa delle terre
degli Alti Elfi. Sapendo il suo reame in buone mani, il Re Fenice salpa
alla testa di una flottiglia di navi da guerra elfiche. Dallo Stretto
di Lothern i vascelli giungono nel Grande Oceano Occidentale portando
centinaia dei migliori guerrieri tra gli Alti Elfi. Quando giunge
all’orecchio di Malekith notizia della partenza del Re Fenice, il Re
Stregone impartisce l’ordine di iniziare l’invasione di Ulthuan.

Nel
profondo nord, lontano dalla vista degli uomini, una grande e nera
schiera di guerrieri erompe dalle tempestose Desolazioni del Caos.
Sciami di grottesche creature marciano serrate in ranghi di fianco a
reggimenti di guerrieri e scorridori, condotti da un Condottiero del
Caos che porta lo stendardo di Tzeentch.

A Karak Otto Picchi si
sta radunando una grande Waaagh! di pelleverde. Nelle terre
settentrionali dell’Impero, i servi di Tzeentch sono già penetrati in
profondità nell’Ostland e mettono a ferro e fuoco ogni cosa che
incontrano sul loro cammino. L’esercito del principe Tyrion è corso a
nord per affrontare gli Elfi Oscuri incursori, solo per venire a sapere
che una seconda forza di invasione ha iniziato ad assediare Lothern.
Riconoscendo
che l’unico modo di contrastare le minacce che li assediano è di unire
le loro forze, i sovrani dell’Impero e delle nazioni dei Nani e degli
Alti Elfi si riuniscono in un Gran Consiglio nella capitale imperiale di
Altdorf. A questa riunione, i tre sovrani stringono un patto per cui i
loro popoli combatteranno uniti, e respingeranno indietro i nemici che
vogliono invadere la loro patria.

L’Era del Giudizio è iniziata.
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