TOLKIEN:
Proprio perché Tolkien lavorò al Silmarillion per tutta la vita, è impossibile definire una data di composizione di quest'opera. I suoi inizi possono essere fatti risalire al 1917, quando Tolkien era un ufficiale britannico combattente in Francia, nelle trincee della Somme, durante la Prima guerra mondiale. Colpito dalla "febbre delle trincee" fu ricoverato in ospedale e ritornò in patria. Anche per contrasto con questa esperienza dolorosa, il suo mondo immaginario, precedentemente solo abbozzato in pochi versi poetici e nomi di fantasia, prese una forma precisa dando luogo al primo nucleo dei Racconti perduti, che sarebbero poi confluiti nell'ideazione di una grande opera sulla storia di Arda e dei suoi abitanti: Il Silmarillion.
Tolkien lavorò al testo dedicandogli tempo e impegno in modo alterno. Nel 1937, dopo il successo di Lo hobbit, lo propose al proprio editore per la pubblicazione. La risposta fu una netta stroncatura, seppure motivata: Il Silmarillion era considerato dall'editore un semplice "contenitore" di materiale fantastico da cui attingere per scrivere altri libri simili a Lo hobbit, inoltre impubblicabile per uno stile troppo distante da quest'ultimo. Tolkien fu molto addolorato dal rifiuto, seppur consapevole che Il Silmarillion era lontano dalle aspettative dei suoi lettori. Accanto alle altre opere, periodicamente rivedeva e integrava Il Silmarillion. La stessa History of Middle-earth è stata in parte spunto iniziale per quest'opera, ma soprattutto un'espansione dei molti temi in essa presenti.
Tolkien considerava quest'opera la più importante tra le sue creazioni, continuò così per tutta la vita a lavorare sui racconti in esso contenuti, affinando e rimaneggiando le proprie idee e il testo stesso; tuttavia non completò mai Il Silmarillion.
IL SILMARILLON:
Il Silmarillion
Il Silmarillion è una raccolta di testi che J.R.R. Tolkien ha cominciato ad elaborare nel 1917 ed ha sviluppato nel corso di tutta la sua vita. Il figlio Cristopher, nel 1977, dopo aver riunito tutti gli scritti del padre, ha pubblicato postuma la raccolta di testi e l’ha chiamata il Silmarillion, dal nome degli oggetti che hanno maggior rilievo nella trama del libro. Tuttavia, nel Silmarillion non si parla solo delle pietre create da Fëanor, bensì anche di altri temi, siccome il libro è stato suddiviso in cinque capitoli principali: l’Ainulindalë, nel quale vene narrata la formazione della terra plasmata dagli Ainur, dei potenti spiriti nati dalla mente di Eru Ilúvatar, lo spirito supremo; il Valaquenta, o “Novero dei Valar”, in cui si passano in rassegna tutti i Valar, anch’essi spiriti creati nella mente di Eru; il Quenta Silmarillion, ovvero la narrazione della creazione e della distruzione dei Silmarils; l’Akallabêth, la caduta di Númenor; e infine un racconto sugli Anelli di Potere nella Terza Età. Tema centrale del libro è naturalmente la creazione dei Silmarils, tre pietre in cui era imprigionata la luce dei Due Alberi di Valinor, create da Fëanor. La brama che riempie i cuori degli esseri umani che da poco popolano le terre di Arda dà luogo a una serie di battaglie e lotte intestine che portano lentamente allo sterminio di molte popolazioni di Uomini e di Elfi. La maggior parte delle vicende hanno luogo nel Beleriand, la parte nordoccidentali della Terra di Mezzo. Si narra nel Silmarillion della nascita i potenti regni, come quello di Nargothrond o quello di Menegroth, della fondazione di città nascoste, come Gondolin, e dell’avvento dell’Oscuro Signore, Melkor, sulla Terra di Mezzo. Melkor approfitta delle dispute che si svolgono tra Elfi e Uomini del Beleriand per inviare le sue spaventose creature - Balrog, Draghi, Orchetti - che nel Silmarillion fanno la loro prima apparizione per creare danni ed impossessarsi delle Pietre di Fëanor. Gli imperi del Beleriand non sono destinati a durare a lungo e, per gli Elfi, la speranza risiede sempre ovest, in Aman, dove molti di loro torneranno una volta terminate le dispute con Melkor. Come citato in precedenza, nel Silmarillion si parla anche dell’ Akallabêth, ovvero la caduta di Númenor. Viene innanzitutto chiarito quali Uomini vennero a far parte della razza Númenórean e per quale motivo essi sfidarono il volere dei Valar, i quali si infuriarono e punirono i Númenórean con la distruzione della loro isola. Si parla poi della conseguente fondazione dei Regni Númenórean in esilio, ovvero Gondor e Arnor, fondati a Elendil e dai suoi figli. Infine, il racconto degli Anelli di Potere nella Terza età chiarisce l’origine, nonché la loro fine, dei manufatti che Sauron consegnò a Elfi, Uomini e Nani e che voleva comandare tramite il suo Unico Anello.