Una nuova speranza...

Salve a tuti ho deciso anche io di dare il mio piccolo contributo a questi racconti.
Aggiorneró via via aggiungendo i capitoli e spero di migliorare, essendo il mio primo tentativo e mi scuso per eventuali errori ma sto scrivendo da un iphone XD.
Ps: viva i nani



Capitolo 1: L'inizio del viaggio

Ghiaccio... Ghiaccio e neve, ecco da cosa era stata scandita la vita di Fonobar. Da quando seguì suo padre Dorionur nella sua prima battaglia credeva di aver imparato che non esistesse altro fuori dalla sua montagna, della neve, del ghiaccio....e degli orchi... La famiglia Scudospezzato, la sua famiglia, aveva difeso quella montagna insieme alle altre due famiglie Troppeasce e Gambecorte da tempo immemore.. Nessuno era mai giunto in loro soccorso perchè a nessuno interessava quella vecchia montagna ormai dal momento che i giacimenti di gromil erano quasi esauriti, ma loro non potevano andarsene... I loro avi avevano giurato, allo stesso Gotrek spezzastelle, che mai avrebbero abbandonato al nemico quella montagna e anche se i nemici nel tempo erano cambiati il loro giuramento li teneva incatenati a quel luogo... E si sa... Il giuramento di un nano non va mai preso alla leggera, ma adesso quel giuramento era costato la vita a molti grandi nani fra le tre famiglie che fecero il giuramento. Dannazione...Fonobar odiava gli Orchi, anche suo padre glielo diceva sempre, prima che Grimmor Zpakkabarbe gli sfondasse il cranio in duello, ma adesso la situazione era tragica... Dopo ben 3500 anni dal giuramento la situazione era precipitata: da quasi mezzo millennio non si aveva piu notizie del mondo esterno, Karaz-a-Karak era troppo lontana a Sud e l'ultima volta che furono inviati alcuni nani in cerca di aiuto circa 100 anni prima era ritornato soltanto uno di essi dopo 3 settimane... in fin di vita, senza un braccio e con la barba bruciata ed ebbe soltanto il tempo di sussurrare "è tutto verde" per poi spirare contento, avendo portato a termine la missione conservando l'onore. Erano isolati in un luogo che non interessava piu a nessuno e in cui si imbattevano, purtroppo sempre piu spesso ultimamente, alcune tribù di orchi e goblin felici di dare battaglia. Per questi motivi il gran consiglio della montagna aveva deciso di tentare nuovamente di contattare qualcuno all'esterno... Sempre che esistesse ancora quel qualcuno... Furono scelti tre nani, uno per famiglia: Fonobar Scudospezzato, Durin Gambecorte e Goter Troppeasce.
Fonobar conosceva bene gli altri due nani, aveva combattuto numerose battaglie insieme a loro ed erano entrambi rispettabili ed onorevoli. La mattina della partenza Fonobar si era presentato con largo anticipo in piazza, odiava essere in ritardo e suo padre gli aveva insegnato che gli imprevisti possono capitare in qualsiasi momento e che un buon nano deve essere sempre pronto ad affrontarli con impegno. Era in piazza da quasi due ore che intravide uno dei suoi compagni arrivare... era Durin, il quale lo raggiunse a passo svelto e lo salutó con un cenno quasi percettibile come era sua abitudine... Fonobar era contento che fosse stato scelto anche Durin, c'era qualcosa in quel nano che lo intimoriva... ed era una buona cosa. Durin era possente di stazza, per essere un nano, dalla barba scura (anche se si incominciavano ad intravedere i primi peli grigi) e lunga raccolta in folte trecce, era famoso per andare in battaglia con la sua pipa e con "Hattrir" il suo martello a due mani, rinomato cimelio della sua famiglia Gambecorte. Fu proprio tra la coltre di fumo causata dalla pipa di Durin che i due nani videro arrivare l'ultimo compagno, Goter. Sia Fonobar che Durin accennarono un rispettoso inchino verso l'ultimo arrivato, Goter infatti era un vecchio guerriero che si diceva avesse visto piu di 200 battaglie, ma una grande onta infangava il suo nome, durante uno scontro con degli orchi neri la sua compagnia era rimasta tagliata fuori ed accerchiata per quasi un giorno intero. Quando i nani riuscirono a raggiungerla erano tutti morti, tutti tranne Goter che fu trovato quasi in fin di vita. Da quel giorno sembrava che Goter non si perdonasse di essere sopravvissuto ai propri commilitoni, in ogni battaglia seguente era sempre stato in prima linea in cerca di una morte onorevole che lo riscattasse, ma il fato sembrava prendersi gioco di lui e gli aveva sempre risparmiato il trapasso, forse era per questo che il consiglio lo aveva scelto come membro per questa missione. Goter era molto alto, anziano, dalla barba grigia e caratterizzato da un aspetto severo (Fonobar era sicuro di non averlo mai visto ridere da quando lo aveva conosciuto), indossava sempre la sua armatura di gromil (non avendola mai riparata presentava ancora i segni delle sue numerose battaglie) il suo scudo rotondo e la sua ascia runica, una delle poche armi runiche che Fonobar vedeva ancora in giro nel loro villaggio sul picco della montagna. I tre si guardarono con un senso di apprensione gli uni con gli altri finchè Durin esclamó "Beh! Per la barba di Grugni cosa stiamo aspettando? Non vorrete mica dirmi che avete già nostalgia di questa vecchia montagna?" E detto ció si caricó in spalle armamento e viveri e si mise in marcia, seguito dagli altri due nani. Il sentiero era ghiacciato in molti punti ma i nani avevano imparato tutti i segreti di quella montagna nel corso della loro vita e nel giro di sera riuscirono ad arrivare all'ultimo accampamento di vedetta del villaggio. Furono rifocillati da Drafnir e suo fratello Borgur, due nani molto simpatici che si mostrarono abbastanza socievoli per essere le due vedette al limite piu remoto del territorio del villaggio nanico. Durin propose di fermarsi con loro per la notte, ma Goter preferì andare avanti giudicando i due fratelli troppo incoscienti e rumorosi per il ruolo loro assegnatogli, Fonobar avrebbe preferito fermarsi davanti un fuoco caldo come suggerito da Durin, ma lo sguardo serioso quasi di rimprovero di Goter convinse i due nani piu giovani a proseguire non senza provare un po di vergogna per aver dimostrato meno forza d'animo del nano piu anziano. Si accamparono poco piu avanti in una grotta non distante dal sentiero che giudicarono abbastanza sicura per ripararsi da eventuali sorprese "spiacevoli". Decisero in comune che il turno di guardia sarebbe spettato a Fonobar per primo e a Goter per ultimo, ma nessuno di loro prese a dormire completamente. Mentre Fonobar stava osservando il sentiero sottostante che svoltava piu avanti sentì l'intenso aroma del fumo di pipa, segno evidente che Durin era ancora sveglio. infatti poco dopo sentì il nano sghignazzare leggermente e girandosi vide che sembrava avercela con Goter, al che Fonobar disse con tono ironico "Cosa ti fa sogghignare così rumorosamente che persino un goblin senza orecchie potrebbe sentirti ad un miglio di distanza?" e di rimando Durin sorridendo "Beh, mi fa ridere il fatto che Goter indossi sempre la sua armatura, anche quando dorme... Non oso immaginare quando deve andare a svuotarsi dove eliminerà i suoi bisogni" "Beh!- tuonó la voce di Goter- potrai scoprirlo appena prenderai sonno e lascerai incustodita quella pipa non ti preoccupare" e per la prima volta i due nani intravidero un sorriso appena percettibile sulle labbra del vecchio nano... Forobar sorrise immaginando Goter con la pipa, ma Durin parve decisamente preoccupato e prese talmente sul serio le parole del vecchio nano che nascose la pipa prima di appisolarsi nuovamente. Il giorno seguente si rimisero in marcia un'ora prima dell'alba e per la prima volta videro ,sporgendosi dal dirupo che delimitava il sentiero in quel punto, le radici della montagna... e ripensarono alla loro casa ed al loro popolo...
Fine primo capitolo.

Capitolo 2: Appena in tempo

Erano passati appena 4 giorni che la piccola compagnia si trovó davanti al primo imprevisto, avevano ormai messo parecchie miglia fra loro e la montagna da cui provenivano ed il paesaggio non era piu così familiare. Le loro mappe, essendo risalenti ad un'altra epoca, risultarono piuttosto "poco chiare" ed inesatte. Durin prese la buona abitudine di modificarle via via che passavano da un sentiero ad un altro e fin da subito i tre nani si orientarono soltanto grazie al sole. Al quinto giorno di viaggio Fonobar trovó una carcassa vicino al sentiero, probabilmente di un elfo data la statura e l'armamento che era sparso in terra. "Ecco cosa succede quando, presi alla sprovvista, non si ha il buon senso di indossare la propria armatura" disse Goter. Anche i due nani piu giovani in seguito a quell'episodio presero l'abitudine di viaggiare indossando le loro armature in gromil... erano piu scomode e permettevano poco movimento, ma non erano piu nella loro casa sul picco della montagna e non sapevano assolutamente quali cose o creature potevano celare quegli anfratti che avevano intorno.
Poco prima dell'alba del giorno seguente Fonobar fu svegliato dalla mano di Goter che gli fece segno di fare silenzio e di ascoltare. Inizialmente Fonobar non sentiva niente, i suoi sensi erano ancora leggermente intorpiditi, ma passato un minuto anche lui sentì distintamente un suono in lontananza...di tamburi, ma non era il solo c'era anche un altro suono... Sembrava un tintinnio, come di calici... Oppure di armi che cozzano. Fonobar si meraviglió che gli altri due nani non lo sentissero, ma probabilmente era dovuto al fatto che lui era il piu giovane (anche se Durin non era molto piu vecchio di lui).
Dopo ore di discussioni i tre nani decisero che la loro missione doveva correre meno pericoli possibili ed anche se quei rumori potevano arrivare da una battaglia fra nani ed altri esseri loro non potevano permettersi il lusso di rischiare e quindi decisero di allontanarsi il piu possibile.
Durante i 10 giorni seguenti proseguirono molto lentamente, il paesaggio stava cambiando: le montagne alte lasciavano posto a montagne sempre meno elevate finchè non si trovarono in un paesaggio piu collinare e con sempre meno vegetazione. "Dovremmo essere ai confini delle Lande desolate secondo questa mappa" disse Goter "allora ci conviene tornare indietro e proseguire a sud passando fra le montagne finchè non troviamo una di queste roccaforti del nostro popolo, magari sono ancora abitate" ribattè Fonobar indicando le roccaforti naniche segnate sulla mappa, ma Goter sembrava non condividere questo punto di vista giudicando troppo rischioso passare per le montagne dato che nessuno di loro aveva idea di quali creature adesso potessero abitare quelle roccaforti, "se c'è un luogo che dobbiamo raggiungere, quello è Karaz-a-Karak se la nostra razza resiste ancora sicuramente la troveremo là, i nostri racconti dicono che quella fortezza è impenetrabile, se ci sono nani ancora in vita saranno sicuramente andati là, il mio parere è quello di proseguire verso sud lungo questi pendii piu dolci che ci offrono una visione piu ampia in caso di nemici vicini" disse Goter, gli altri due nani sembrarono essere d'accordo e decisero quindi di proseguire lungo quelle colline deserte. Non passarono nemmeno 2 giorni che in lontananza videro passare una carovana diretta nella direzione opposta alla loro che gli veniva incontro, Durin imbracciò il martello e Fonobar la sua ascia a due mani mentre Goter sembrava decisamente piu calmo... Anche se persino lui imbracciava il suo scudo e teneva la mano ferma sul fodero della propria ascia runica. Nel giro di pochi minuti si accorsero che la carovana era inseguita da qualcuno, ma la polvere che lasciava dietro di sè impediva a Fonobar di vedere cosa finchè Goter, salito su una roccia per vedere meglio urló "goblin! Goblin cavalcalupi!". Fu un attimo e i goblin superarono la carovana e accorgendosi della presenza dei nani li caricarono fra urla di gioia. Probabilmente per i pelleverde era il giorno sbagliato per gioire, Durin infatti roteó il suo martello colpendo il pieno la testa del primo goblin arrivato, Fonobar scansó le zanne di un lupo e piantò la propria ascia nella schiena del goblin che lo cavalcava e Goter si lanciò urlando dalla roccia travolgendo ben due lupi nel suo salto. I goblin però non demordevano, avevano capito che il loro avversario non era sprovveduto e mentre una parte di loro si occupava della carovana l'altra correva intorno ai nani cercando un modo di colpirli alla sprovvista o alle spalle. Fonobar non si preoccupava di tutto ciò, squarciava ogni avversario gli si parasse davanti, preso ormai solo da una furia omicida, Goter lì vicino invece conservava le proprie forze, parava e colpiva di rimando con una velocità quasi innaturale per un nano, i suoi movimenti erano rozzi, contenuti, meccanici. Durin si trovò ad affrontare quello che doveva essere il capo del gruppo goblin, col suo martello forzò il piccoletto ad indietreggiare e approfittando di un momento di incertezza fraccassò con un sol colpo la testa del povero lupo, ma il goblin fu piu svelto del previsto e con un balzo fu subito in piedi con l'arma in mano e con il nano con la guardia aperta. Durin era sicuro fosse la sua ora "peccato avrei voluto provare quell'erba speciale che mi ero portato dietro" pensò, ma quasi fulmineamente un oggetto di forma rotonda sfiorò la testa del nano per andare a centrare il collo del povero goblin... Era lo scudo di Goter lanciato con una forza tale dal vecchio nano da rompere con uno scricchiolio netto l'osso del collo del goblin che precipitò in terra. Per i restanti goblin la vista del proprio capo che cadeva, ma soprattuto l'udire lo scricchiolio del suo collo che si spezzava fu troppo e ruppero la rozza formazione fuggendo verso le steppe. Fonobar era esausto, grondante di sangue ed adesso che l'adrenalina abbandonava il suo corpo sentì i muscoli delle proprie braccia nodosi come radici di alberi... A giudicare dalla espressione degli altri nani anche Durin doveva sentire le stesse cose.... Invece Goter sembrava piuttosto a suo agio, probabilmente il suo stile di combattimento con lo scudo gli risparmiava parecchie fatiche derivate dall'uso di armi a due mani come quelle degli altri due nani. Dalla carovana uscì un umano, un mercante dai vestiti,"probabilmente un abitante di quel regno chiamato da loro Impero" pensò Forobar, egli si dimostrò parecchio gentile, ma soprattutto utile rifornendo di acqua i tre nani e dando loro molte indicazioni utili su come raggiungere karaz-a-karak anche se lui non consigliava di raggiungerla in quel momento: "vi è un gran movimento di orchi, si vocifera che sono richiamati verso sud dal capoguerra Grimgor Pellediferro in persona per una waaagh contro nani ed impero" disse, ma Goter chiese "chi è questo Grimgor? Dalle tue parole dovrei dedurre che sia un grande guerriero orco?" E l'umano rispose "il piu grande... Spero non arriviate mai così vicino a lui da vederlo perchè se accadrà vorrà dire che sarete morti... o molto vicini ad esserlo... Beh io devo raggiungere le montagne entro sera o non saró mai a Kislew entro l'inverno, vi ringrazio nani per l'aiuto che mi avete offerto e se passerete per Nuln, nell'Impero, chiedete pure di Ektor lo spavaldo e venitemi a cercare così potrò ripagarvi come si deve" dopodiché si congedò con un inchino dai tre nani e risalì sulla propria carovana allontanandosi abbastanza velocemente, prima che fosse troppo lontano i tre nani udirono "Mi avete salvato la vita..... Appena in tempo... Non me ne dimenticherò!". Forobar aveva l'impressione che non sarebbe stata l'ultima volta che avrebbero incrociato quell'umano...

E con questo metto anche il terzo capitolo, ditemi cosa ne pensate... Le critiche sono ben accette per migliorarmi nello scrivere. Tra domani e domenica sera dovrei riuscire a mettere anche il quarto.



Capitolo 3: Boato e fulmini

Nei giorni seguenti i 3 nani raggiunsero quello che doveva essere un passo fra le montagne, Durin e Fonobar cercarono di capire se nella loro mappa fosse menzionato, ma Goter li anticipò dicendogli che credeva di aver capito di quale passo fosse "questo deve essere il Passo della rupe, dall'altra parte della catena montuosa dovrebbe esserci la fortezza di Karak Kadrin, almeno secondo la nostra ultima fonte, ma non mi fido di ciò che quell'umano ci ha detto, inoltre potrebbe essere troppo pericoloso cercare di raggiungerla"-"ma se avesse ragione sarebbe piu pericoloso tentare di andare a sud verso Karaz-a-Karak con tutti gli orchi che si stanno radunando verso quella cittá" disse Fonobar. Non avevano ancora finito di discutere che udirono provenire dal passo piu in basso un rumore di una colonna in marcia e decisero di avvicinarsi il piu furtivamente possibile per capirne di piu.
La prima cosa che videro furono creste rosse, nani dalle enormi creste rosse e senza armatura che marciavano in file compatte. I tre nani si guardarono con uno sguardo di euforia, avevano adempiuto alla prima parte della loro missione: trovare altri membri della propria razza. La gioia durò poco, come spuntate dal nulla orde di goblin uscirono dalla poca vegetazione presente lungo il passo ed attaccarono freneticamente la colonna nanica. In men che non si dica i tre nani scivolarono giù dalla collina con le armi in mano pronti ad un nuovo scontro per aiutare i propri consanguinei. Lo scontro fu parecchio duro, i nani dalla cresta rossa combattevano bene, con una furia nel corpo che nemmeno Durin possedeva quando usava il suo martello a due mani, ma i goblin erano tanti e sembrava che ogni momento che passava ne arrivassero sempre di piu. Improvvisamente quello che doveva essere il capo dei nani dalla cresta rossa alzò un braccio e i fianchi dello schieramento nanico sopravanzarono mentre il reparto centrale indietreggiava disciplinatamente e senza mai dare le spalle al nemico. In questo modo si era venuta a formare una sorta di conca dove si era riversata la maggior parte dei goblin. All'improvviso un boato squarciò l'aria, la zona dove erano stati concentrati tutti i goblin fu spazzata via da un esplosione seguita immediatamente da un altro boato che stavolta colpì poco più indietro quello precedente. "Che diavoleria è questa?" Pensò Fonobar, poi si ricordò che alcuni nani viaggiatori che erano giunti oltre mezzo millennio prima al suo villaggio avevano parlato di questa nuove invenzioni chiamate "cannoni" in grado di dare fuoco all'aria. Fonobar non avrebbe mai creduto di poterne vedere uno in azione, ma fu così. I goblin presi dal panico fuggirono alla terza scarica del cannone, le loro orde indisciplinate non avevano retto al duro acciaio dei cannoni e alla ferrea resistenza e disciplina dei nani. La schiera alzò le armi in segno di vittoria, ma i veri protagonisti erano i tre nani che erano osservati con particolare interesse dai guerrieri dalle creste rosse. Dalla schiera di nani uscì un nano possente, probabilmente il loro capo "Furgrim Bracciopossente!.... Con chi ho avuto l'onore di incrociare le asce?" I tre nani si diedero un occhiata e poi Durin e Fonobar si rivolsero verso Goter lasciando a lui il diritto di parlare data la sua veneranda età.
"Io sono Goter Troppeasce, lui Durin Gambecorte e lui Fonobar Scudospezzato, siamo partiti circa 20 giorni or sono da un piccolo villaggio lontano a Nord da qui sulla cima del Monte Udrün in cerca del sommo re dei nani per sciogliere la nostra gente dal giuramento che ci ha relegato a quella montagna da oltre 3 millenni, siamo diretti a Karaz-a-Karak" Goter parlava molto solennemente e gli altri nani sembravano rispettarlo mentre parlava. Furgrim attese in silenzio che Goter finisse di parlare e dopo chiese a quanto ammontasse la popolazione della montagna e quanto a nord fosse situata. Goter rispose diligentemente e esaustivamente a tutte le domande finchè Furgrim non invitò i 3 nani ad fermarsi a Karak Kadrin prima di ripartire, non poteva chiedere cosa migliore, erano giorni che i 3 nani non riuscivano a trovare cacciagione e non sapevano quanto sarebbero andati avanti a pane pietra e senza nemmeno un boccale di birra nanica". Dopo 2 giorni di marcia, non senza sorprese, i nani giunsero in vista di Karak Kadrin, Fonobar non aveva neanche lontanamente immaginato una cosa simile... Una fortezza maestosa: mura alte e spesse e cancelli colossali, un sentimento di orgoglio stava riempiendo il suo cuore "nessun nemico potrebbe penetrare da queste mura, la nostra razza è al sicuro" pensò.
Il giorno seguente furono portati al cospetto del grande Re sventratore Ungrim Pugnodiferro a cui raccontarono la loro storia. Goter sembrava a suo agio, cominciò a visitare sempre piu spesso il tempio degli sventratori durante la loro permanenza e sembrava interessato allo stile di vita degli sventratori, probabilmente lo vedeva come un modo per espiare le colpe che si era caricato addosso in tutti quegli anni. Dopo circa 6 giorni di baldorie, bevute e risse i tre nani furono chiamati al cospetto del re, il quale decise di assegnarli all'unità in partenza dello stesso Furgrim anch'essa diretta a Karaz-a-Karak in seguito ai recenti sviluppi riguardo lo sciamare degli orchi (ma non dei goblin) verso sud. Il giorno seguente partirono insieme agli sventratori di Furgrim, il morale era alle stelle anche perchè Durin si era portato un enorme barile di birra, non immaginavano che lo avrebbero svuotato nel giro di neanche due giorni.

Niente male, a parte qualche frase troppo tirata ma del resto è molto bello

Capitolo 4: L'altra via

Fin da quando erano partiti Fonobar si domandava quale percorso avrebbero scelto gli sventratori per giungere a Karaz-a-Karak considerando che la via a verso Sud secondo gli esploratori brulicava di Pelleverde. La risposta non tardò ad arrivare, il giorno dopo la partenza infatti Furgrim ordinò di percorrere un piccolo sentiero che guardava verso Nord, marciarono per circa mezza giornata finchè non capitarono nei pressi di un piccolo fortino nanico seminascosto tra i fianchi di due montagne. Le guardie, riconosciuto Furgrim, aprirono i pesanti cancelli e dopo aver parlato in privato col comandante degli sventratori li guidarono in quella che sembrava una galleria scavata nella montagna. Fonobar udì Durin, che gli era accanto, borbottare "Dunque passeremo per l'Ungdrin, la via sotteranea..."
Non riuscirono a capire quanto tempo era passato da quando avevano imboccato quella via che Goter tornò da un colloquio con lo stesso Furgrim e portò notizie relative alla loro prossima destinazione: "A quanto pare non stiamo dirigendo direttamente verso Karaz-a-Karak, poichè la strada è irrecuperabilmente crollata in diversi punti e invasa da creature di ogni sorta." "Ma allora dove stiamo andando?" chiese Durin, "verso la roccaforte di Zhufbar, poi da lì potremo prendere la strada che porta a Karaz-a-Karak, ma state all'erta... Questo primo tratto di strada non è per niente sicuro."
Quella sera stessa si accamparono in una piccola sala sotterranea che collegava due gallerie, Durin mostrò a Fonobar e Goter un oggetto che aveva barattato con un mercante a Karak Kadrin, era un archibugio nanico abbastanza datato, ma Durin si era fatto spiegare il suo funzionamento e ne era molto interessato. Fonobar non riuscì a capire quanto tempo era passato, ma a giudicare dal numero di soste effettuate dovevano essere passati appena due giorni che incontrarono una squadra di spaccaferro che cercavano di fortificare il portone di una grande sala. Il gruppo di sventratori fu acclamato con gioia dalla sparuta squadra degli spaccaferro che li informarono della presenza di un massiccio gruppo di skaven che aveva occupato i corridoi piu avanti. Gli spaccaferro raccontarono di come avessero combattuto tenacemente quell'orda di ratti per quasi tre giorni ininterrottamente, ma poi la fame e la stanchezza avevano preso il sopravvento e per ogni ratto che moriva ne arrivavano altri tre a sostituirlo, il loro capitano un certo Gorim era morto sacrificandosi per dare loro la possibilità di fortificare quel portone. Goter pensò a quel capitano che si era sacrificato per dare tempo ai suoi soldati e la sua mente vagò nuovamente nel suo passato, vedeva il volto di ogni suo commilitone, si ricordava lucidamente tutti i suoi amici che venivano trapassati uno dopo l'altro travolti dalla furia degli Orchi neri, tutti loro avevano onorato la sua famiglia.... Tutti tranne lui, lui era sopravvissuto nella vergogna. Il silenzio seguente la fine del racconto degli spaccaferro fu rotto da Goter stesso che quasi sottovoce sussurrò a Furgrim "apriamo questo portone, affrontiamoli, io morirò trafitto o da un arma o per l'età in vergogna...Fa che sia per mano di un arma" Durin lo guardò negli occhi...il suo sguardo avrebbe gelato anche il piu spavaldo eroe delle leggende. Lo sventratore non se lo fece ripetere due volte e probabilmente aveva la stessa voglia di menar le mani, aprirono il portone di scatto e una moltitudine di skaven di ogni sorta entrò nel salone. Fonobar non aveva mai fronteggiato uno skaven prima di allora, era abituato a combattere orchi e goblin e almeno inizialmente non riusciva ad inquadrare bene lo stile di combattimento degli uomini-ratto, ma gli bastò osservare alcuni degli sventratori per adattarsi velocemente. Durin al contrario aveva provato ad usare l'archibugio, ma con scarsi risultati, infine si era convinto (e ben presto se ne convinsero anche gli skaven) che fosse piu utile come mazza che come arma da fuoco. Gli sventratori avevano sorpreso gli skaven, che si aspettavano solo pochi spaccaferro esausti ed erano talmente invasati che anche in punto di morte non si abbandonavano, ma anzi raddoppiavano la furia omicida che li possedeva. La situazione era chiaramente sfuggita di mano e il capitano degli skaven ben conscio del fallimento ordinò la ritirata. A quell'ordine tutti i ratti persero ogni parvenza di disciplina e fuggirono accalcandosi sul portone da cui erano fuoriusciti. Durin, con ancora in mano l'archibugio alquanto storto si lasciò sfuggire un urlo di trionfo, ma Furgrim lo zittì dicendogli che quello che avevano affrontato era semplicemente un gruppo di avanguardia skaven e che presto sarebbero tornati. Fonobar notò che 4 nani che erano stati feriti dagli skaven decisero di entrare nel corridoio da dove erano usciti gli uomini-ratto... da soli. "Le armi di questi sorci schifosi sono avvelenate, meglio morire affrontandoli subito invece che morire per quel loro veleno." Disse Forgrim che aveva notato la perplessità di Fonobar. Il resto della giornata lo passarono recuperando energie in vista del combattimento imminente, gli spaccaferro fortificarono anche l'altro portone in modo da sbarrarlo nel caso fossero stati travolti. Dopo non troppe ore sentirono nuovamente il rumore di quella marmaglia di ratti, ma non c'era solo lo squittire di quei topi... C'era anche qualcosa di piu grande dei topi che ruggiva... Fonobar li vide entrare per primi... Erano piu grandi del piu grande orco che avesse mai visto... 4 rattogri uscirono dal corridoio e puntavano dritti verso la piccola schiera nanica....
Fine capitolo 4

per caso, e dico per caso, sei un Tolkieniano? Chiamare Durin un nano di sicuro non è così frequente tra chi non ha letto un paio di libri del vecchio John Ronald, e il Balin versione "Peter Jackson's Hobbit" sembrerebbe confermarmi. Allora ci ho preso?

Molto bello complimenti e quoto Gruccione , anche nello stile sento qualcosa di Tolkeniano

Questo racconto mi sta piacendo veramente molto per ora ne ho letto i primi due capitoli, ma domani leggerò anche terzo e quarto. C'è solo qualche errore nella punteggiatura, ma nel complesso e proprio bello. Come gli altri, anch'io ho subito ipotizzato fossi un Tolkieniano, non tanto per l'avatar perché ci ho fatto caso solo dopo, ma dal nome Durin e proprio dallo stile di scrittura. Ogni tanto mentre leggevo mi è capitato di immaginarmi dei nani più da Terra di Mezzo che da Vecchio Mondo XD

Bellissimo! Hai tutta la mia attenzione nonché stima, fratello di barba!
Continua così!