Salve a tutti, non voglio farvi perdere troppo tempo, quindi sarò veloce: sono un aspirante scrittore e ho deciso di buttarmi nel fantasy, e cosa c’è di meglio che provare a raccontare le epiche imprese del mondo di warhammer? Per questo ho deciso di far uscire ogni lunedì un piccolissimo pezzo di un lungo racconto, se avete suggerimenti o semplicemente correzioni da darmi potete mandarmi un pm, ogni commento è gradita, grazie per l’attenzione e buona lettura…
Arrivano…
Qualcosa… c’è qualcosa all’orizzonte, c’è uno strano rumore…
crrrrrrrrrrrrrrr
Non è il rumore delle onde che si schiantano contro le chiglie splendenti della flotta…
crrrrrrrrrrrrrrr
Non è il rumore della schiuma che accarezza i bordi delle navi…
crrrrrrrrrrrrrrr
È un verso… un verso lontano, anzi molti versi… che si confondono e si intrecciano nella brezza del mattino, un verso strano…
crrrrrrrrrrrrrrr
Le due sentinelle lo avevano sentito, eppure non si erano allarmate, sono comuni le creature che vivono nello sconfinato e profondo oceano… ma questo…
Un lamento di morte… era una tortura ascoltarlo… e si avvicinava sempre di più, e man mano che il rumore cresceva più sembrava confuso… e spaventoso…
crrrrrrrrrrrrrrr
E in poche ore il rumore era diventato assordante e non dava segni di volerla finire… “non ti devi preoccupare” affermò la prima sentinella con un tono pacato- deve essere qualche aberrazione della natura che sta rantolando…-
“Vorrei crederti” disse il secondo, che era ben più agitato “non a caso aberrazioni della natura si avvicinano alla nostra costa, ben che meno alla nostra isola, tu lo sai, non è un isola qualunque”
“Vedrai che passerà presto…”
Ma così non fu…
crrrrrrrrrrrrrrr
“questo verso continua ad aumentare, non è no… ma cos’è?...” Gli occhi delle sentinelle vennero inondate da un valanga di paura e timori… “Cosa diavolo è!!!!”…“Io non lo so… assomiglia ad un castello” … “ mi prendo in giro, un castello in mezzo all’oceano che si muove minacciosamente verso di noi ed emette un ruggito”… il cuore della prima sentinella si restrinse… “Prtepara la scialuppa… ho capito cos’è…”
Nella sua oscura camera, adornata da macabri trofei e armi letali, il capitano aspettava, e guardava, osservavo qualcosa di bellissimo… una bellissima isola, un paradiso… e per questo dovevo essere distrutta… i suoi genitori gli avevano parlato poco dell’isola… distruggila nient’altro, anche il suo comandante gli aveva riferito la stessa cosa… distruggila.
Improvvisamente entrò il tenente, interrompendo il flusso di pensiero che attraversavano la mente del capitano. Chiunque entrava in quella camera notava che c’era qualcosa che non andava, qualcosa nell’aria che tremava, odore di… paura…
Il tenente avvertì il capitano che ormai erano giunti a destinazione, ma sembrava che il capitano non stesse ascoltando, che non prestasse attenzione, e imperterrito guardò ancora dalla finestra…
Il tenente lasciò la stanza e non richiuse la porta in modo da far entrare un po’ di brezza marina nella stanza tetra e spettrale. E il capitano guardava ancora lì… immerso in chissà quali pensieri, e con troppe domande che tormentavano la sua mente, rimase lì a scrutare l’isola tanto agognata; adesso la vedeva, non era più in bocca alle parole dei suoi amici o dei suoi parenti, era lì, era bellissima “e deve essere nostra” pronunciò con grande orgoglio, prima di uscire. La porta si chiuse lentamente, la stanza si fece ancor più silenziosa e buia, e l’aria caotica e silenziosa si fece più intensa, sussurri indistinti la inondavano e riempivano di promesse di gloria l’anima nera del capitano...