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| Il Canto della Fine | |
| | Autore | Messaggio |
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Il soldato Umano
Numero di messaggi : 208 Età : 34 Località : Pisa Data d'iscrizione : 17.01.08
| Titolo: Il Canto della Fine Lun Feb 18, 2008 6:17 pm | |
| -Stelle, che bella notte stellata, la sola vista del cielo mi da pace- Una voce sommessa proveniva dalla radura dei faggi d'oro. Uno scoiattolo si alzò sulle zampe posteriori, come per ascoltare meglio i sussurri del bosco. Daesanor Sorrisodiluna giaceva spezzato al centro della radura, corpi di elfi e di uominibestia erano adagiati in modo scomposto lì intorno, nubi di malevoli aleggiavano nell'aria con fare maligno, ed un silenzio profondo era calato sulla stessa Athel Loren. Con un ultimo disperato tentativo l'elfo alzò il busto e tentò di spingere via la carcassa del cavallo che gli era caduta sopra, spezzandogli le gambe, ma sentì che le braccia non gli rispondevano più, e si accasciò di nuovo al suolo ormai senza più forze. Una leggera brezza si alzò dalla foresta, muovendo i rami fino a produrre un suono che assomigliava tristemente ad un lamento, come se la selva si disperasse per anime cadute quella notte. Quel rumore fu come un pugnale piantato nel cuore per Daesanor, che di colpo capì che il tempo per lui stava ormai terminando; stranamente non provò nessuno strano sentimento, ne rivisse i momenti più belli della sua vita, si sentiva solo... vuoto. Chiuse gli occhi e si concentrò sui rumori della foresta: su di tutti svettava il suono del suo respiro, un sibilo lungo e costante, poi venivano i rumori degli animali: il verso delle civette, l'ululato di un lupo solitario, riuscì perfino ad udire lo zampettare degli animaletti che si arrampicavano sugli alberi, infine si poteva sentire il sommesso sbattito di ali degli spiritelli che volavano sopra il campo di battaglia. Solo una cosa stonava in quella magica sinfonia, il lamento degli alberi, presagio di morte, che ormai si era fatto sempre più forte, sembrava quasi che stessero... cantando. Daesanor aprì gli occhi disorientato: ormai udiva delle parole e dei suoni ben distinti. Una musica malinconica giunse alle sue orecchie. "Firulii, firulàà. Firulàà, firulàà. Firulì, firulàà. Firulallalààà" L'Asrai voltò il capo verso il luogo da cui proveniva il rumore, ed aguzzò la vista in cerca della fonte...nulla. Anzì, no! Una luce!... e si stava avvicinando! La musica si stava intensificando, l'elfo chiuse gli occhi, ormai l'animo di Daesanor, si era fuso con lo sconforto e la disperazione di quella canzone, voleva lasciarsi morire ... no, no, non è disperazione, il tema stava cambiando! Ora parlava di speranza, o meglio della speranza che viene dopo il dolore! Daesanor riaprì gli occhi e rimase a bocca aperta dallo stupore: un elfo fatto apparentemente di luce stava suonando e cantando davanti a lui; aveva trecce nei capelli ed era vestito solo di una semplice tunica, allacciata sulla vita da una cintura ed una corona, la più splendida che Sorrisodiluna avesse mai visto, cingeva il suo capo. -Mio Re! - esclamò Daesanor. La musica cessò di colpo. La creatura sorrise. Il suo sorriso era paragonabile solo allo splendore delle stelle o al riflesso della luna su un lago. Di colpo l'essere di luce parlò: -Non sono un Re, sono solo un Bardo. - la sua voce era piena di gioia e di tristezza allo stesso momento, allorchè il cuore dell'Asrai fu preso simultaneamente da grande gioia e da terribile sconforto, come se tra i suoi sentimenti ci fosse una faida. L'elfo era confuso e disorientato, ma non ebbe il tempo di chiarirsi le idee che il sogno parlò di nuovo: -Vieni alzati e danza con me. -Non posso sono spezzato ed ormai sta arrivando la mia fine. -Visto che sta arrivando la fine allora alzati e canta insieme a me l'ultimo canto, il Canto della Fine. Il Bardo si avvicinò danzando ed afferrate le membra ormai insensibili sollevò di peso Daesanor, che ad un tratto non sentì più dolore. L'elfo si girò verso il destriero che lo aveva schiacciato e vide con enorme stupore e meraviglia che il suo corpo era rimasto lì, | |
| | | Il soldato Umano
Numero di messaggi : 208 Età : 34 Località : Pisa Data d'iscrizione : 17.01.08
| Titolo: Re: Il Canto della Fine Lun Feb 18, 2008 6:18 pm | |
| sepolto sotto la carcassa dell'animale. Sul suo viso si era finalmente disteso un sorriso di pace, e i suoi occhi erano chiusi come se stesse dormendo. Tra le mani del Menestrello apparve una magnifica arpa d'argento. Già dalle prime note si poteva capire che questo canto non era come i precedenti: la gioia e la tristezza non erano più divisi, ma si fondevano in un unica struggente melodia. Voi tutti conoscete, il fruscio delle fronde e il clangore delle armi, il canto dell'usignolo e l'ululato del lupo, il suono dell' arpa e il canto del guerriero, il caldo bacio del fuoco e il freddo del ghiaccio. Così come conoscete, la luce e l'ombra, il bene ed il male, la gioia e la tristezza. Ma tutto questo ora non ha più senso, qui nel Canto della Fine , dove tutto si fonde e tutto si divide, dove non esiste il bianco ed il nero, ma solo vari tipi di grigio. Ora non morire, ma ascolta,canta,danza! Mentre il Bardo suonava altre creature di luce s'erano unite al canto, così come aveva fatto senza rendersi conto anche Sorrisodiluna. La musica terminò ed il Bardo di Luce riprese la parola. -Adesso che il tuo Canto della Fine è terminato, vieni con me Daesanor e recita insieme a me ed ai miei amici, il canto di qualcun altro. Perchè amico mio, ora sai, che la fine è solo il preludio di un altro inizio. | |
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