Apro questo topic (che vorrei venisse subito sigillato)
per farsì che si possa leggere la bellissima storia di zach senza passare molto tempo fra le varie pagine
io la metterei in importante perchè merita ma se non siete della mia idea non c' è problema
ecco la storia:
Il giovane Zaccaria per molti anni si era sentito come la
gente di Carronburg lo definiva:un fallito.Fallito fisicamente,con un corpo
magro e debole e un viso scavato;fallito professionalmente dopo che il Mago
Grigio che periodicamente passava al villaggio per raccogliere nuovi giovani di
talento lo aveva cacciato via,dopo aver appena esaminato la sua mente,con
un'espressione di disprezzo.Come umile bracciante,Zaccaria non sarebbe durato
molto:debole,malaticcio com'era,i genitori lo consideravano già morto.Fu
durante un'uscita nella foresta,dove era andato per cogliere frutta,che vide
qualcosa.Senza avvedersene era capitato proprio nella zona che la gente
chiamava il boschetto maledetto,dove si diceva un tempo vivessero stregonie
uominibestia Una specie di piccola cripta,in rovina,sepolta dagli arbusti
attirò la sua attenzione.Eccitato e spaventato,Zaccaria vi si avvicinò
titubante.La debole porta corrosa dagl anni cedette al tocco della sua
mano,rivelando una bara nera posata al centro di una polverosa camera
funeraria, chiusa,con un libro posato sopra.Zaccaria era stupito e
incuriosito:adorava leggere e quel volume rappresentò per lui una grande
tentazione.Non aveva mai letto libri così grossi e ben rilegati,la famiglia non
poteva permetterselo.Si avvicinò.Una strana aura elettrica era emanata dal
libro,e Zacaria aprì la prima pagina con interesse morboso misto al panico più
totale.A caratteri fini e minuti,vergati da molti decenni,le prime righe
dicevano:
-QUESTO LIBRO DESCRIVE LA
PERDUTA ARTE DELLA VITA ETERNA.CON I SUOI INSEGNAMENTI LA MORTE NON ESISTERA'
PIU'.PER COLORO CHE SARANNO TANTO SAGGI DA USARLO,QUESTO LIBRO REALIZZERA'
SOGNI E PORTERA' PACE ETERNA NEL MONDO. SCORRI,O SACRA NECROMANZIA!-
Zaccaria sentì gli occhi inumidirsi.Lui,diventare un saggio eroe! Portare la
pace nel mondo!Non aveva mai sentito parlare di una magia così bella!Prese il
libro,lo mise nella saccoccia e corse a casa.Non avrebbe detto nulla ai suoi
fino a quando non avesse letto un pò quel libro meraviglioso,e poi..poi si
sarebbe riscattato di ventitrè anni da fallito!
Nella saccoccia,il Libro dell'Arte Tombale,formato da frammenti dei 9 libri di
Nagash e altri tomi oscuri,brillò funesto.Era di nuovo il tempo dei morti.
Le settimane che seguirono furono spese in famelica
lettura.Zaccaria trascurò perfino i pasti per correre nel su cantuccio nascosto
a leggere il libro.Tuttavia,i suoi genitori non sospettarono nulla:avevano
molti altri figli e del resto non avevano mai prestato molta attenzione al
ragazzo.Man mano che Zaccaria leggeva il tomo,tra gli appunti farfuglianti e i
testi macabri grezzamente rilegati(uno era autografato da il Grande Necromante
in persona!!)emergeva sempre più una dottrina oscura e terribile,un perverso
senso della giustizia.Un contadinello suo coetaneo magari sarebbe rimasto preda
di paure superstiziose,ma Zaccaria no:forse era così infatuato di quella
misteriosa arte da non badarci,o forse il libro lo aveva completamente
stregato.Oggigiorno gli studiosi di Altdorf confutano queste idee:Zaccaria è
più volte ricordato come un essere meticoloso e sospettoso,e in possesso di una
volontà di ferro.Pertanto solitamente si dice che qualcosa covasse già dentro
di lui,forse un'alito d'odio o un pianto silenzioso per un abbraccio mai dato.
Nessuno tranne Zaccaria stesso sa la verità su questo,ma quel che accadde è
noto a tutti e ancora tormenta i sonni dei villici che assistettero agli eventi
che seguirono.A poco più di un mese dall'acquisizione del libro,Zaccaria
tornava verso casa dopo una mattinata nei campi.Come al solito,pensava all'Arte
Nera. Aveva fatto progressi nascosti,e già piccoli cadaveri di uccellini e topi
si muovevano al suo comando. Fiero,per una volta nella vita,di sè stesso,entrò
in casa.Non scordò mai la scena che vide. Sua madre giaceva morta nella sala,la
vestaglia intrisa di sangue.Suo padre le singhiozzava accanto,mentre i
fratellini piangevano.-Zaccaria..t-tua madre..dei banditi goblin...s-siamo
arrivato troppo tardi..-Il ragazzo rimase fermo,rigido,mentre tutto il mondo
mutava.Poi la vicina entrò urtandolo,con vari parenti,per consolare il
padre.Mentre tutti gli uomini riuniti gridavano e piangevano,Zaccaria scappò
via,piangendo, verso il suo rifugio.
-Sarai fiero di me,papà-borbottò tra sè il ragazzo,osservando la terra umida
smossa di recente.Era passato un giorno dalla tragedia,e sua madre era già
stata sepolta.Tutti avevano pianto,consolato,ma Zaccaria in cuor suo scoprì di
odiarli.Erano così inutili.Lui..lui no. Avrebbe di nuovo reso felice suo
padre!Con un sospiro teso,raccolse la pala e si avviò verso la tomba,il libro
sottobraccio,mentre le ombre della sera si allungavano.
Nel cielo Morrslieb brilava di luce maligna.
Zaccaria scavò e scavò,alla luce della luna.Le magre braccia gli
doloravano quando sentì la pala sbattere contro il coperchio della bara.Gli
abitanti di Carronburg seppellivano profondamente i propri morti,per
proteggerli dai ladri di cadaveri.Preso com'era dalla sua idea,il ragazo
neanche si rese conto di esserlo diventato lui stesso.Spezzò il coperchio della
bara,e tirò fuori il corpo avvolto nel sudario.Contemplò un attimo sua
madre...poi si fece forza:ricacciò indietro le lacrime,aprì il libro arcano e
cominciò a declamare la formula.
Il padre di Zaccaria stava per coricarsi;la giornata era stata triste come da
quando sua moglie era morta,triste e vuota.Massaggiandosi la faccia stanca,si
accinse a salire le scale che portavano ala camera.Qualcosa lo trattenne.La
porta si aprì,lentamente.L'uomo fu colto da un lampo di paura e rabbia:ancora i
goblin predoni?Bene,avrebbero avuto ciò che si meritavano!
Afferrò una zappa,posata per terra, e si preparò a lottare.-Chi è?-latrò con
voce che due giorni fa non avrebbe saputo riconoscere come
propria.-Papà...s-sei tu?-Zaccaria fece capolino dalla porta,il volto
nervoso.-Che..cosa..ci fai in giro?-fu l'urlante risposta del padre.-Ti ci
metti anche tu..ora?Anche tu?- -No,papà..ascolta.Ho fatto una cosa..non ci
crederai..ho trovato un bellissimo libro dove si raccontavano tante cose
strane..e in una pagina scritta con uno strano inchostro rosso un signore
diceva come salvare la vita alla gente,e che nei suoi Libri c'era il segreto
per salvare tutta l'umanità.Io solo con quella pagina ho..sono riuscito...la
mamma ora è viva!Papà hai visto? Con una pagina sola!Ora che sei felice di me
troverò tutto il libro del signore,e con i suoi amici salveremo tutti!Li
salverò tutti quanti!Non è bello?-Guardò felice suo padre,ma il suo viso si
specchiò in occhi pieni di terrore.-C-cosa?-sussurò il padre-che stai
dicendo?Come "la mamma è viva"?Chi è quel signore della pagina?-La
porta si aprì di scatto,e dal buio scuro della notte lo zombi putrefatto di ciò
che era stata la moglie dell'uomo avanzò barcollando,gli occhi brillanti di
luce maligna.
-Quel signore si chiama..Nagash,credo-rispose Zaccaria.A quel nome,la notte si fece più nera che mai.
-No..non-non è possibile..Alina....-il padre aveva lo
sguardo stravolto mentre osservava colei che un tempo era stata definita una
donna.Il corpo marcio avanzò strascicandoi piedi,un gorgoglio strano che usciva
dalle labbra.Zaccaria era attonito-Papà?è la mamma...perchè?!...-
-NOOO!-urlò l'uomo,e presa la zappa si lanciò sulla zombi,tempestandole il viso
di colpi.Il naso schizzò via e un occhio si infossò nell'orbita,ma lei rimase
dritta senza emettere un grido,alzando le braccia verso il marito di un tempo
come un bizzarro gesto di supplica.Il volto paonazzo,l'uomo continuò a colpire
finchè il cervelo non si sbriciolò e il corpo cadde inerte.Zaccaria,senza
parole dall'orrore,arretrò fino a trovarsi in strada.Il padre sollevò gli occhi
dal corpo maciullato e lo guardò.Gli anni sono passati numerosi,il sole è
salito e sceso tante volte nel cielo e così le tenebre,ma Zaccaria non ha mai
dimenticato quello sguardo,come fosse il marchio stesso della sua dannazione.
Spaventata dalle urla,la gente del villaggio uscì dalle proprie case,armata di
falci e forconi per il timore di un attacco dei banditi.Gli occhi di tutti si
puntarono su Zaccaria.Lento e stralunato,il padre uscì anch'esso di casa,la
zappa in mano.Molti inorridirono vedendovi colare sangue rossiccio.
Poi l'uomo parlò,la voce fredda,indicando il figlio:-Questo MOSTRO!Questo
mostro è uno stregone depravato,un profanatore di tombe!Distruggiamolo e
anneghiamo nel sangue le sue empietà!-Zaccaria,sconvolto,sentì diffondersi tra
le bocche dei popolani quella stessa parola,insieme a insulti e
scongiuri:MOSTRO.Poi i contadini gli si strinsero intorno,i visi spietati.
-Io..ma...-blaterò il giovane,poi,nel pieno della disperazione, tutto divenne
chiaro ai suoi occhi.Nato in un mondo dove non era voluto,condannato mentre
faceva il bene.-Voi...-risuonò fredda la sua voce come mai prima-voi siete il
male!Vi distruggerò!Ripulirò la
Foresta delle Ombre dai patetici villaggi come
questo!Zaccaria il fallito qui muore!-Digrignò i denti-Zaccaria il necromante
vi maledice!-
Urlando,gli uomini gli corsero incontro.
Un lampo nero,e tre uomini caddero carbonizzati davanti al ragazzo.Zaccaria si
volse,stupito.
Un vecchio avvolto in una tunica nera,con un ghigno demoniaco sul volto
pallido,gli appoggiò una mano sulla spalla.-Un necromante,eh?-bisbigliò con
voce sepolcrale-Bene.Sapevo che questo villaggio sarebbe stato utile.Un nuovo
apprendista per Dieter Helsnicht e tanti nuovi corpi per fare pratica,vero?-
Zaccaria tornò a voltarsi verso i contadini spaventati-Sì maestro-.
Era ancora notte fonda quando Zaccaria e il suo nuovo e
primo maestro,il necromante Dieter Helsnicth,giunsero al rifugio di
quest'ultimo,una grossa capanna in rovina nella Foresta delle Ombre.Molti
contadini erano stati uccisi dalle oscure magie del vecchio,quella sera.Ora due
di loro,sotto forma di zombi,stavano trascinando gli altri cadaveri ,avvolti in
un lenzuolo,verso il covo del mago.-Ahh-esclamò Dieter varcando la
soglia-finalmente a casa!-.Zaccaria entrò,e osservò l'intero titubante.Al
contrario del pavimento spoglio,i mobili traboccavano di roba:fiale
venefiche,libri di magia nera spiegazzati,gabbie con strani animaletti che si
dibattevano,persino alcuni vasi contenenti parti di corpi umani.-Questa-disse
Dieter facendo cenno al ragazzo di sedersi su una poltona malconcia-è casa
mia,il mio laboratorio,la mia ragione di vita.Così per ogni necromante,e così
sarà per te.-.Zaccaria annuì.Gli zombi entrarono,trascinando i corpi.Dal
lenzulo,sbucò una mano sanguinante.Dieter non ebbe bisogno di chiedere a Zaccaria
se era convinto di intraprendere questa vita di solitudine,di odio e di
potere.Seppe che aveva scelto quando lo vide sorridere mentre il corpo del
padre rotolava fuori dal mucchio,negli ultimi spasmi di agonia.
I tre anni successivi trascorsero in allenamenti,esperimenti e occasionali
lotte contro villici superstiziosi,che Dieter giudicava dei "test"
per il giovane necromante.E i test venivano superati brillantemente.Zaccaria
diventava sempre più abile con la Magia Oscura e con le arti del Mago,colmando sè
stesso e il vecchio di soddisfazione.Ma una cosa lo turbava,e non mancò
occasione di manifestarla,una sera.
-Questi olii di Khemri funzionano meglio di quanto pensassi-borbottò Dieter
facendo cadere dal tavolo un corpo sbavante-ma gli appunti sono così
incompleti..-.-Proprio riguardo a questo,maestro,pensavo...-Zaccaria lo guardò
fisso-ci sarebbe il modo di recuperare i Libri di Nagash?Mi avete detto che
sono stati sempre nascosti..ma dove,e da chi,questo vorrei saperlo.-.Dieter si
sedette,con un gesto di scoraggiamento-Perduti...perduti ai
Necromanti,Zaccaria.Solo di due so la posizione certa.Uno,il più importante,è
nascosto dall'Impero nel tempio centrale di Altdorf,dove solo il Gran
Teogonista può entrare.L'altro...-.-L'altro dov'è?-incalzò l'allievo.Dieter si
massaggiò le tempie-Ti ho già parlato dei Signori della Notte-disse
infine-ricordi quando ti parlai del falimento di Neferata,dei necromanti
diventati mostri notturni,di Strigoi,Necrarchi,Draghi Sanguinari?-.-Questo che
c'entra?-sbottò il giovane. Lo sguardo di Dieter divenne cupo.-Perchè il
secondo Libro è proprietà di Melkhior il pazzo,il vampiro della Torre
Maledetta-.A Zaccaria l'euforia morì in gola.Il sole pallido sembrava essere
diventato più freddo,e una nuvola oscurò per un attimo la sua luce.La sua forma
era inconfondibile: l'ala di un pipistrello.
Il giorno dopo,malgrado le paure che gli attanagliavano il
cuore,Zaccaria lasciò la capanna del maestro e partì verso la torre,un lontano
pinnacolo nero all'orizzonte.Dieter lo salutò tristemente,e gli regalò,come
pegno d'addio,un bastone intarsiato di rune magiche,che l'allievo accettò con
gioia.Il loro addio fu rapido.Mentre si internava nella macchia,Zaccaria guardò
l'ultima volta il vecchio.Era forse l'ultimo uomo che vedeva..Poi si riscosse,e
riprese a camminare.In effetti,aveva ragione.Dal mattino dopo,gli esseri umani
non sarebbero stati per lui che ingredienti,servi e ...cibo.Ma ancora non lo
sapeva.
Era quasi notte fonda quando il giovane giunse nei pressi
della torre.Aveva dovuto nascondersi due volte,per sfuggire a gruppi di goblin
briganti,e ogni volta si era ripromesso che l'avrebbero pagata.Ora stava
cercando l'entrata,sempre tenendosi tra i cespugli.Poi la vide:una piccola
porta sghangherata,sorvegliata da un uomo avvolto in un logoro mantello da
viaggio.Sotto i suoi occhi,l'essere si scoprì un braccio e..l'addentò con
voracità!-Ghoul-borbottò tra sè Zaccaria-e a digiuno,direi.-.Poi decise
freddamente come fare per entrare nella torre.
Il ghoul smise di rosichiarsi il braccio lacero quando sentì un odore,l'odore
della sua ragion di vita:calda carne umana sanguinante.La poca intelligenza che
dimorava nella creatura sparì,e l'essere corse ululando verso i cespugli.Ad
accoglerlo fu una piccola pozza di sangue in terra.Il ghoul fu tentato di
leccarla avidamente,poi la sua parte umana si chiese cosa ci facesse del sangue
là.Se lo chiese troppo tardi.
Zaccaria pulì il pugnale affilato dal sangue del ghoul e si diresse in tutta
fretta verso la torre.Sulla soglia sostò un attimo,usando l'incanto
dell'Individuazione della Vita sulla stanza oltre la porta,e non percepì
nulla.Con un sorriso,entrò.Trovò un corridoio spoglio,e attraversatolo per
quelli che potevano essere due o venti minuti,giunse in una stanza.Zaccaria
entrò,sconcertato.Era una biblioteca,piena traboccante di libri
necromantici.C'era tutto ciò che aveva sempre cercato durante i suoi
studi!Forse,forse lì avrebbe trovato il tomo di Nagash!Il rumore dela porta che
sbattè lo fece voltare.Davanti a lui stava una creatura.Il corpo era un corpo
umano,marcio e magro.La testa era pelata,e tra le falde del mantello lo
fissavano due occhi folli.La bocca si aprì in un sorriso,rivelando canini
aguzzi come pugnali.-M..Melkhior!-biascicò il giovane,in preda al
panico.-Accurata deduzione,giovane Zaccaria.-sghignazzò la creatura.-Come sai
il mio nome?-ribattè il ragazzo.-So tutto,Zaccaria.Del tuo..genio creativo,del
tuo stupido villaggio,del tuo vecchio...mentore.E so anche che ho grandi,grandi
progetti per te.Sìsì.-.Con un ruggito e uno scatto,il vampiro scattò.L'ultima
cosa che Zaccaria vide prima di perdere i sensi fu Melkhior che gli affondava i
canini nel collo.
Zaccaria non ricordò molto di quei tre giorni.Ricordava un
dolore quasi costante,questo sì,e una sensazione di fiacchezza perenne.Ma
soprattutto,ricordava l'acre odore del sangue.Nei suoi ricordi sbiaditi il
mondo era visto come sotto una cortina rossa,e rosse si stagliavano le immagini
del vampiro che gli sorrideva in faccia,la stanza spoglia e gli occhi
terrorizzati di un'umano,forse una giovane donna,e la voce del vampiro:-Bevi.-.
Quando si riprese si trovava su un letto sghangherato,e il corpo era stranamente
fiacco.Alzò lo sguardo.Avvolto in un lungo mantello,Melkhior gli sorrideva
benigno.-Non preoccuparti,giovane Zaccaria.Non sprecherei mai un giovane
talento come il tuo.No..no...-lo sguardo vacuo che il vampiro assunse fece
sospettare a Zaccaria quella che era una fondata verità:Melkhior era
completamente pazzo.-Ora-riprese il vampiro-riposati un pò,e poi raggiungimi al
secondo piano.Cominceremo le lezioni.-Melkhior era già sceso da un pezzo quando
Zaccaria trovò la forza di borbottare-Le lezioni?!-.Pieno di dubbi e paure,il
giovane si diresse verso un piccolo lavabo lì vicino,e si sciaquò il
volto,tastandosi la cicatrice lasciata dal vampiro.Sebbene avesse molto
studiato i vampiri con Dieter,la conseguenza del morso non gli venne in mente
finchè non alzò lo sguardo verso uno specchio lì vicino.E vide la stanza
dov'era,vuota.Il panico lo colse,e abbassò lo sguardo verso la tinozza.Un viso
scheletrico,pallido,dotato di due canini acuminati come pugnali lo accolse.I
capelli cadevano in piccole ciocche.Zaccaria,sconvolto, colpì la tinozza con un
pugno.Mai più avrebbe visto la luce del sole,mai più gustato cibo
normale!Un'eternità di dannazione lo attendeva,e proprio al fianco dell'autore
della sua rovina.Zaccaria urlò la sua rabbia,prendendo a pugni tutto ciò che lo
circondava.
Quando sentì le urla dal piano di sopra,Melkhior sorrise deliziato.Fece un
brusco cenno al necromante seduto di fianco a lui-Quando ha finito di urlare
vallo a chiamare.-.-Sì,mio signore-rispose quello,deferente.Sempre
sorridendo,Melkhior sguainò la spada a velocità inaudita e lo decapitò.-Io sono
Sua Santità,stupido bifolco!- urlò alla testa mozzata.Poi si avviò per il
laboratorio.-Non c'è più rispetto-borbottò sottovoce.
Gli anni passarono e Zaccaria riuscì poco a poco ad
abituarsi alla sua nuova condizione.Imparò a dormire in una bara tutto il
giorno,a nutrirsi di sangue e a vedere nell'oscurità.Essendo un vampiro la sua abilità
necromantica aumentò esponenzialmente,e l'accesso alle fonti di sapere e alla
conoscenza di Melkhior la accrebbero ancor di più.Dopo il tramonto,una volta
alla settimana,lui e Melkhior uscivano per nutrirsi.Trovavano perlopiù animali
e a volte qualche sfortunato viandante.Una delle prime sere,Melkhior,dopo aver
bevuto lautamente,si girò verso l'apprendista.-Comincio a essere stufo di
te,vecchia ciabatta.Sei una testa dura.Sì..sì probabilmente ti ucciderò prima
del giorno.-.Replicare razionalmente sarebbe stata la morte,e Zaccaria lo
sapeva bene.Attese finchè non si avviarono,e poi rievocò dalla morte il
cadavere del viandante ucciso,il tutto in pochi secondi.Melkhior si voltò a
guardarlo,stupito.-Però,piccolo,non c'è male.Ho deciso-continuò con tono pomposo-la
tua esecuzione è rimandata fino al prossimo avviso del Quartier Generale.-Così
tornarono alla fortezza,e Melkhior obbligò gli altri a chiamarlo Quartier
Generale per tutta la settimana successiva,prima di passare a un più modesto
Vostra Gloriosa Eminenza.
Così Zaccaria per varie volte riuscì a salvarsi,sempre tramite ingegnosi
trucchetti che mostravano implicitamente i suoi straordinari progressi.Un altro
problema dell'avere a che fare con Melkhior erano le crisi di follia omicida:a
volte il Lord Necrarca cominciava a urlare senza senso e ad uccidere tutti
coloro intorno a lui,per poi bere il loro sangue rinvigorendosi
ulteriormente.Diversi Ghoul e Necromanti caddero preda della sua furia,ma
Zaccaria era saggio e sapeva riconoscere i sintomi che precedevano l'ira del
maestro.Si metteva così al sicuro per i dieci minuti necessari affinchè la
crisi finisse.
Zaccaria aveva spesso pensato di lasciare Melkhior,ma lo trattenevano due
cose:andandosene Melkhior l'avrebbe inseguito deciso a ucciderlo,e non aveva
ancora ottenuto ciò per cui era entrato nella torre quella tragica notte:il
libro di Nagash.Melkhior era sicuramente un genio e detentore di conoscenze
potentissime,tuttavia nemmeno lui poteva comprender tutto il sapere di
Nagash.Il Vampiro Lord leggeva il libro prima di addormentarsi tutte le
mattine,e passava lunghe ore a studiarlo.Non permetteva a nessun altro di
toccarlo,e Zaccaria decise di fare da solo.
Fu durante uno degli attacchi di follia di Melkhior che Zaccaria decise di
agire.Mentre il maestro sventrava un incauto ghoul il giovane vampiro corse
fino alla camera di Melkhior,ed entrò.Ci mise un attimo a vedere il
libro,posato su un comodino,e lo prese.Si concesse un secondo per
contemplarlo:era scritto col sangue e rilegato in pelle umana.Anche al tocco
Zaccaria avvertiva il tremendo potere che celava.Uscì di corsa,deciso a fuggire
prima che Melkhior si riprendesse.
Andò a sbattere contro qualcosa dietro l'angolo,e cadde goffamente in terra.Il
mento e il petto che colavano sangue,Melkhior lo guardava.-L'ho sempre detto
degli apprendisti,Zac.Degi ingrati.-ringhiò Melkhir-Per usare le parole del mio
defunto maestro W'soran.....dagli un dito...-i muscoli del suo braccio si
tesero e scoprì i denti in un sorriso maligno-...e dovrai schiacciarli con la
mano intera!-.
I due vampiri,maestro e allievo,si guardarono negli
occhi.Quelli folli di Melkhior scrutarono lo sguardo rancoroso di Zaccaria.-E
così mi tradisci-sghignazzò il vecchio vampiro.-Maestro,non puoi farci
nulla.-rispose Zaccaria,e notò quanto i lunghi anni spesi a studiare la magia e
la trasformazione in vampiro l'avessero cambiato.La sua voce non tremava e
suonava fredda,sepolcrale.La sua mente analizzava la situazione,precisa e
malvagia.-I tempi cambiano-continuò Zaccaria,rimettendosi in piedi-prima o poi
viene sempre un allievo più potente-diede uno sguardo al sangue che colava dal
mento di Melkhior-uno decisamente più forte dei necromanti di cui fai scempio.E
lui ti sostituisce,come hai fatto tu.Me l'hai raccontato,ricordi?-
Il sorriso di Melkhior si restrinse-W'soran.Maestro W'soran.Era solo un inutile
prudentone.Per leggere una pagina del libro di Nagash impiegava due
anni.-.-Faceva bene-ribadì Zaccaria con un sorrisetto maligno-leggere quel
volume senza l'adeguata preparazione rende pazzi.E tu non fai eccezione,vero
maestro?Troppo avido,fretttoloso.-Melkhir ringhiò-Io non sono pazzo!Sono forse
folle quando dico che un giorno i vampiri regneranno sulla terra,il mondo cadrà
nella nonmorte e io governerò ogni cosa?-.-Raginamento piuttosto
sensato,sì....ma sbagli un punto.-.-E quale,Zac??-ruggì l'antico vampiro.-E'
vera follia pensare che sarai tu a governare il mondo.Credo che il futuro
braccio destro di Nagash...sarò io.-.Il volto di Melkhior si aprì a una gioia
maligna ed egli rise come un isterico.Poi sguainò la sua spada
nera.-Certo,Zac.Come dici tu.Ma dimostramelo-.Zaccaria lasciò che il potere
fluisse nel suo arcano bastone.-Come vuoi.Leggerò il futuro nelle tue budella,Sua
Santità.-
I due combatterono furiosi.Melkhor sfruttò la sua antica maestria nelle arti
oscure,ma Zaccaria era forse ancor più dotato di lui in quel campo.Scheletri
furono evocati,controllati e distrutti da entrambi,mentre i due cercavano di
battere la magia nemica.Frustrato,Melkhior cercò il corpo a corpo.Zaccaria si
allontanò con un salto sovrumano,e mormorò parole potenti.Fulmini neri
erruppero dai suoi occhi,crepitando e volando verso Melkhior.Con un cenno della
mano e un grosso impiego di energia,il maestro deviò il colpo.Poi gli volò
addosso,urlando.Zaccaria cercò di allontanarsi,ma fu di un secondo troppo
lento.La spada lo ferì al braccio.Ringhiando per il taglio magico
ricevuto,l'apprendista artigliò al viso il maestro.I due caddero,sempre mordendosi
e graffiandosi.Poi Melkhior assestò un pugno all'allievo,che cadde dall'altro
lato della stanza.Quindi l'antico Lord lanciò un urlo.Ghoul servitori e la sua
oscena cavalcatura corsero al suo fianco.Zaccaria si rialzò ,stordito.Stringeva
ancora il bastone,ma il libro di Nagash era tornato nelle mani di Melkhior.
Con un cenno disdegnoso,il Lord comandò-Uccidetelo-.Mentre i ghoul si
lanciavano in avanti ululando Zaccaria vide una finestra a pochi passi.Fuori,la
notte.Con un ruggito saltò verso di essa.I ghoul e Melkhor intuirono,e corsero
per fermarlo.La spada di Melkhior calò...e mancò Zaccaria,che precipitò dalla
finestra mentre l'arma del maestro si piantava nel corpo di un ghoul
sfortunato.
-Prendeteloooo!Cercatelo ovunque!-strillò Melkhior,in preda ad una crisi
isterica,poi entrò nella sua cripta sbattendo la porta,il libro in mano.
Due necromanti osservarono dalla finestra i ghoul arrancare nelle
tenebre.-Tornerai,giovane vampiro,e sarai molto più forte-borbottò uno dei
due.L'altro lo guardò stupito.-Prepariamoci a giurare fedeltà ad un nuovo Lord
necrarca.-concluse il primo.-Se sopravvivrà-biascicò l'altro.
Zaccaria passò l'intera notte,e non solo quella,a
fuggire.Per ben due anni vagò nelle foreste dell'Impero,ma i ghoul e i servi
umani di Melkhor non fermavano la caccia.Il giovane vampiro non faceva in tempo
a trovare un covo adatto che gli inseguitori si facevano più vicini.E la caccia
riprendeva.
Malgrado avessero timore dei poteri del Necrarca i ghoul non fermarono
l'inseguimento,poichè la spietatezza di Zaccaria era nulla rispetto alla
crudeltà di Melkhior,e nessuno degli umanoidi avrebbe voluto affrontare la sua
ira.
Per Zaccaria il problema maggiore era l'assenza di sangue.Aveva sete,una sete
tremenda.In due anni di fuga non aveva avuto il tempo di consumare granchè,solo
animaletti e due paesani malcapitati.Riusciva a proteggersi dal sole grazie
alla sua forza di volontà e la sua abilità come alchimista,che gli faceva
fabbricare in poco tempo oli che lo avrebbero protetto dai micidiali raggi del
sole.Ma il sangue non si poteva fabbricare con erbette e piantine..il sangue
andava succhiato dal suo covo primario.
Zaccaria si scontrò varie volte con gli istancabili servi di Melkhior.Uccise
sei ghoul e due necromanti in varie lotte,ma il loro sangue non bastò a
sostenerlo a lungo.Dopo il secondo anno di fuga,stanco ed emanciato,Zaccaria
strisciò verso una caverna.Ansimava,ma accolse il buio dell'ennesimo rifugio
con gioia.Si rannicchiò in un angolo,debilitato dalla mancanza di sangue.Stava
provando il prezzo del vampirismo.Potere,forza fisica sovrumane svanivano
confrontate con quell'hanticap:una sete così bruciante da far impazzire.
Zaccaria aveva però una mente forte,o forse la sanità mentale l'aveva già
abbandonato quella sera,al villaggio.A poco a poco,il giovane vampiro si
abbandonò al torpore,e cadde in un sonno profondo misto allo svenimento.
Nove anni dopo,un enorme drago nero entrò nella grotta.Aveva ucciso uomini e
rivali in amore per quel bottino che ora stringeva tra i denti.Con un ruggito
soddisfatto,lasciò cadere sul pavimento della grotta una enorme quantità di
gioielli.Li ammirò compiaciuto.Sarebbero stati il nido d'amore della sua
femmina.Ora doveva solo attendere la compagna della sua vita.Tranquillo,si
distese sui gioielli e si addormentò saporitamente.Entro ven'anni,un'inerzia
per un drago,la femmina sarebbe arrivata.Sorrise nel sonno.
Era passato appena un anno.Il drago continuava tranquillo il suo sonno di
piombo.Ma non Zaccaria.Il risveglio dal torpore fu come il riprendersi dopo uno
svenimento.Il mondo appariva sfocato,e la sete raschiava la sua gola con furia
selvaggia.Rantolando,Zaccaria fece qualche passo avanti.Quasi inciampò nella
sagoma dormiente del drago.Si fermò.Un drago?Guardò il suo corpo,avrebbe
giurato di vedere il sangue muovercisi dentroIl rischio era alto,ma ormai non
poteva tirarsi indietro.Giranosi nel sonno,il drago scoprì la pancia.Il cuore
pulsava pigro.Zaccaria snudò le zanne.
Nelle montagne immerse nel buio echeggiò,straziante,l'ultimo urlo di un drago
condannato.
Trikky era sempre stato un goblin nervoso,ma questa
sera,accampato con i suoi seguaci nella Foresta delle Ombre,era più nervoso che
mai.Un'aura opprimente giungeva con il calar del sole,e Trikky Ztrangolazgorbi
la sentiva pesare sulla sua piccola testa verde.Con i suoi compagni erano in
dieci,un numero rassicurante,ma la cosa non lo calmava.Fin da quando,quel
mattino,aveva sentito urlare un drago,sui monti,era sospettoso di tutto.Le
pattuglie di milizia cittadina e le spedizioni di nani non lo inquietavano come
un tempo,e tutto il suo essere invece tremava senza sapere perchè.Poteva,in
quanto giovane sciamano,sentire la Magia Oscura accumularsi da qualche parte.Le sue
riflessioni cessarono quando il suo gruppo si imbattè in qualcosa:carogne di
nani.Ridendo,i suoi compagni si gettarono sui corpi,pronti a derubarli.Trikky
fu trattenuto dalla stessa angoscia della giornata,ora molto più forte.Fece un
passo indietro,e qualcosa planò sui suoi compagni,veloce come un fulmine,grosso
come un masso,fragoroso come un uragano.Il piccolo sciamano fu colto dal panico
vedendo un drago putrefatto azzannare a morte due goblin e schiacciarne un
altro con la coda poderosa.
Poi la bestia emise dalla bocca un getto di gas verdastro,e i due goblin che lo
respirarono crollarono ansimando i loro ultimi respiri.La figura magra,avvolta
in lacere vesti da mago che cavalcava il drago fee un cenno annoiato.Tre
piccoli goblin si decomposero sotto l'incantesimo oscuro,mentre i loro spiriti
urlanti venivano fatti a brandelli.Trikky tentò la fuga con i due compagni
rimasti.Con la coda dell'occhio,il piccolo sciamano vide il drago squartare con
gli artigli il goblin più lento.Poi la bestia nonmorta e il suo nonmorto
cavaliere atterrarono davanti a lui,schiacciando il suo ultimo compagno.-Notevole,vero?-disse
l'uomo,scendendo dal drago con agilità sovrumana.-Ogni notte ringrazio il mio
maestro Melkhior,che mi rese in grado di uccidere e resuscitare questo allegro
cucciolo.A proposito,dovrei fargli visita.Ma anche tu pari interessante.-Trikky
concentrò tutta la sua energia magica in un fulmine verde,ma bastò un cenno del
vampiro.La magia scemò dalle sue mani,lasciandolo debole e
fiacco.-Pessimo,piccolo.Sei debole.Eppure riuscisti a uccidere mia madre,o lo
fece qualche tuo amico.Doveva essere una ben misera cagna.-Il vampiro rimontò
sul suo drago.-Vattene piccolo.Considerala gratitudine.-Trikky lo fissò
stupito.-Per koza?-.Il vampiro rise prendendo il volo sul drago-Senza di te
Zaccaria il Sempiterno non sarebbe mai nato.Sarebbe stato solo un povero contadino
fallito.Perciò addio.-Poi,mentre l'incredulo goblin correva via,Zaccaria lanciò
un fulmine oscuro verso di lui.Il braccio destro del piccoletto si staccò di
netto,con uno schiocco.Mentre Trikky urlava sul terreno,il drago spiccò il
volo.-Ah giusto-disse Zaccaria-questo è per quello che mi hai fatto
soffrire.-.Poi guardò avanti.La torre di Melkhior brillava al
tramonto.-Arrivo,maestro-ringhiò sordamente il vampiro.
Zaccaria giunse presto alla torre.Ricordava tutto alla
perfezione,ogni pinnacolo si stagliava preciso davanti ai suoi occhi.Il drago
ringhiò quando vide alcuni ghoul correre nella radura,lanciando urla
incoerenti.Zaccaria lo trattenne con la sua volontà:il suo obiettivo era un
altro.
Melkhior era accovacciato sulla terrazza più alta,un sorriso ebete e uno
sguardo torvo.-Eccolo.Dannata piccola seccatura.-frasi potenti uscirono dalle
sue labbra,mentre un vento oscuro scuoteva le cime degli alberi.
-Ora,Melkhior,vedi cosa sono diventato.Ora sono io il maestro!-gridò Zaccaria
planando verso di lui,le zanne scoperte in un'empia gioia.Melkhior rispose con
una risata urlante,mentre il suo deforme Incubo alato lo raggiungeva.L'antico
vampiro sguainò la spada,poi saltò a cavalcioni della sua creatura.-Muoriiii!Di
nuovo,muori!-strillò sbavando e spronando la sua cavalcatura.Le creature
nonmorte enormi si scagliarono addosso l'una contro l'altra.Era una lotta di
uguali ed opposte malvagità,ed ognuna di loro aveva fatto disperare
donne,urlare uomini.Ed ognuno di loro aveva sofferto,con tutti e più di
tutti.L'odio,in fondo,non è che un vomitare la nostra tristezza,soffrendo e
facendo soffrire.
L'urto fu così violento che venne sentito fino alle montagne,dove i nani
imprecarono e pregarono Grungni.Abbracciate nel cielo,le creature si
graffiavano,mordevano e scalciavano con odiosa violenza.Sui loro dorsi,i
necrarchi si lanciavano magie letali,ringhiando.Zaccaria aveva un controllo
maggiore nella Nera Arte,ma Melkhior stringeva il libro di Nagash,che lo
colmava di grande potere.Poi il drago di zaccaria assestò un calcio micidiale
all'incubo,che precipitò urlando con un'ala spezzata.Melkhir fu lesto:piantò la
spada sella fronte del drago,e restò in aria.Ghignando,zaccaria lo artigliò sul
viso.L'antico vampiro precipitò a terra.pazzo di odio,zaccaria si stacò dal
dorso del drago e si lanciò contro di lui,nel vuoto.Il bastone arcano e la
spada magica tintinnarono tra loro mentre i due cadevano.-Ti massacrecò!-gridò
Melkhior-ricorderai questo giorno!-.
-Hai ragione-ringhiò Zaccaria-tu non sopravvivrai per averne memoria.-.
I due vampiri sbatterono pesantemente contro la torre nella
loro caduta.Schgge di pietra si staccarono dalla costruzione,ma i due
continuarono a lottare.Un albero attutì l'impatto col terreno.Tra rami spezzati
e foglie volanti,Zaccaria si staccò dall'avversario e appena lo vide rialzarsi
lo colpì con un nerastro fulmine magico.Urlando Melkhior rotolò all'indietro,il
petto fumante.Mentre il drago atterrava dietro a Zaccaria i due vampiri videro
qualcosa in terra:era i Libro di Nagash!!Melkhior doveva averlo perso durante
la collutazione!-Non toccarlooo!-strillò l'antico vampiro e si gettò in avanti,lanciando
dagli occhi un raggio mortale.Zaccaria schivò il colpo magico,e comandò
mentalmente al drago di attaccare.La bestia mastodontica scattò in avanti,e
Melkhior venne spinto lontano dalla coda scagliosa del mostro nonmorto.Zaccaria
corse verso il libro,ma in quel momento il moribondo Incubo di Melkhior saltò
addosso al drago.Approfittando del diversivo,l'antico maestro di Zaccaria saltò
verso il libro.
Per un millesimo di secondo Zaccaria raggiunse il libro prima,e Melkhior cadde
in terra ai suoi piedi.Il giovane vampiro aprì d'istinto il libro e sentì un
potere incredibile colmarlo,in ogni fibra del suo essere.Quando Melkhor si mise
su un ginocchio,Zaccaria lasciò libero il potere.Fu come se una meteora si
fosse abbattuta sul mondo.La torre volò in pezzi,schiacciando diversi ghoul
terrorizzati.
Il drago zombi stringeva tra le zampe il corpo dell'Incubo alato.
E,il libro e il bastone in mano,Zaccaria si ergeva davanti a Melkhior.Il corpo
dell'antico vampiro era ferito,il mantello lacerato.La spada giaceva lontana.
-Ora-disse Zaccaria-prega i tuoi dei.-.
-Non te l'hanno detto,Zac?Io sono il mio unico dio!-.ringhiò Melkhior.
Zaccaria osservò il suo nemico-Ti compatisco....-.-No-
rispose Melkhior,e gli sputò in faccia.-Io compatisco te,piccolo.Credi che la
cosa che mi stai facendo non ti accadrà?Credi di essere
invincibile?Credi...-Zaccaria lo colpì brutalmente sul viso con il bastone,pulendosi
dallo sputo.-Io credo che tu morirai,Melkhior!Per la seconda e definitiva
volta!-.Lo afferrò per il collo e lo tenne sospeso.Melkhior rise,colando sangue
dalla bocca-Ho deviato paletti di frassino più forti di te ,Zac.Quel potere con
cui mi minacci è solo un inutile stuzzicadenti.-Cercò all'improvviso di
artigliarlo,ma il giovane vampiro lo ributtò in terra con disprezzo.-Sei debole
ora,maestro.E non sei un dio.Sei solo un corpo morto che si muove.-fece una
pausa ad effetto-solo un fallito.-
-NON...-ringhiò Melkhior mentre si rialzava-DARMI MAI PIU' DEL FALLITO!!-
Sguainò un pugnale nascosto nelle pieghe del mantello e si gettò in avanti con
rapidità fenomenale.Zaccaria intuì troppo tardi,e alzò il bastone con un gesto
disperato,concentrando la sua energia magica.....
Melkhior sentì l'acre odore del sangue.Sapeva che non era il suo.Deliziato,vide
il suo pugnale conficcato nelle costole del suo vecchio allievo.Rise,e vomitò
un grumo di sangue.Rimase stupito,e sentì dolore.
Abbassò lo sguardo sul suo petto,dove Zaccaria teneva la mano.
E vide un buco carbonizzato,grosso quanto un pugno,ancora crepitante di
magia.-N..no...bastardo...-.Zaccaria parlò con voce calma,quasi
triste.-Addio,maestro-.Poi lo lanciò nel vuoto,nella voragine aperta dalla torre
crollata.Ma la mano di Melkhior artigliò il bordo appena in tempo,e mentre
Zaccaria si voltava il vampiro lo colpì alle spalle con un fulmine
crepitante.Stordito,il giovane vampiro cadde supino.Cercò di rialzarsi,e si
tirò su solo di poco.Mentre sforzava il suo corpo,vide il libro di Nagash in
terra,e Melkhior che vi si avvicinava strisciano,una scia di sangue dietro di
lui,mormorando-Non..puoi battere..il Messia della Nonmorte...ragazzino piagnone...-.
Zaccaria rifiutò di arrendersi.Non ora,non quando stava per
farcela!Provò a comandare il drago zombi con la mente,ma fece solo fremere la
carcassa.Il maledetto Melkhior doveva averlo colpito con un Fulmine
Bloccante,per ostacolare la sua magia!Mentre si metteva in ginocchio,vide
Melkhior arrivare a pochi centimetri dal libro.Con un grido disperato,il
giovane vampiro si rimise in piedi.La testa gli girava,e per un attimo li vide
tutti:suo padre,Dieter,il goblin sciamano e Melkhior,tutti ballavano selvaggiamente
nel suo sguardo.Una vita intera da decidere in un singolo scontro.Tornò a
concentrarsi sul presente,mortalmente stanco.Temette che se avesse chinato la
testa,non avrebbe più avuto la forza di rialzarla.
-Io son stato destinato a vincere.Io sono,ero e sarò sempre.Io sono Zaccaria,il
Sempitero!-Il potere di tutta quella sofferenza,dell'odio e della sua mente
malata esplose incontenibile.E in un unico scatto fu lì.Prese il libro,o forse
lo sfiorò solo...
Quando la testa smise di girargli si trovò di nuovo in terra,e il libro era tra
le sue mani.La sua magia lo stava curando poco per volta.Ora,ebbe la forza di
alzarsi.A pochi passi,sangunante e piangente come non lo aveva mai
visto,Melkhior si rotolava sul terreno.-Nooooooo....brutto!Brutto e
cattivo!Figlio di un maiale!Bruuuttooo!-.Zaccaria arrancò verso di lui.-Sei un
pessimo maestro.Già.Più isterico di una gallina,e più dispotico di un carro di
suore.Ora è tempo di cambiare.-
-Zac,accetteresti la mia benedizione?-sussurrò Melkhior tra le lacrime.
-Temo di no,vecchio.-Il drago zombi caracollò fino al suo padrone.-Sparisci
ora.-concluse Zaccaria,e il drago gettò il vampiro riverso nella voragine con
una zampata.Melkhior cadde gridando,con un buffo sorriso.-Yuhuu...che tu sia
maledettooo..trallallà-Poi ,mentre cadeva,Zaccaria lo colpì con un proiettile
magico.Un urlo orribile uscì dalle labbra di Melkhior,che precipitò nelle
tenebre lasciando una scia di fumo.-Per sicurezza,maledetto pazzo-bofonchiò
Zaccaria,poi si volse.Pigre colonne di fumo venivano dal suo villaggio di
origine.Quanti ricordi.Tutti naturalmente negativi,e tutti da lavare col
sangue.Mentre i ghoul di Melkhior gli si inchinavano,Zaccaria sorrise.-Abbiamo
un lavoro da fare.-
Zaccaria osservò quello che un tempo era stato il suo villaggio
bruciare,la gente fuggire urlante e morire divorata dalle sue bestie
nonmorte.Era finalmente tutto compiuto.Ora però,aveva ancora tanto da fare.C'erano
otto libri di Nagash da cercare,e un giorno non gli sarebbe potuto dispiacere
di impaarare dal Gran Necromante in persona.La sua mente comandò al drago zombi
di spiccare il volo.Mentre si libravano sulla Foresta delle Ombre Zaccaria
sorrise.Ora aveva il vero potere.La sua risata riecheggiò nell'aria
fredda,tagliente e minacciosa,presagio di morte.
Dalla voragine dell'ntica torre,sbucò una mano,ancorata saldamente al bordo del
crepaccio.Con un ringhio e uno sforzo immane,Melkhior si issò sul terreno
solido.Ansimava.Per fortuna,pensò,il mantello si è impigliato in un frammento
della torre mentre cadevo.Contemplò il cielo.Il sole stava per sorgere.Con
gemiti piagnucolosi recuperò la spada e il suo libro personale.Altra cosa che
quello di Nagash,ma intanto....
Mentre il sole portava la sua luce sul mondo,il feritissimo Melkhior si
intrufolò in una piccola grotta.Quando il buio gli rinfrescò le bruciature
sorrise.Afferrò un uccellino vagante e se lo ficcò in bocca
avidamente.Leccandosi le labbra insanguinate si volse verso l'esterno.-Non si
può andarecontro il destino,Zac.E' implacabile.Proprio come me.E io SONO il destino.