Ciao ragazzi proprio pensando ad un posto di Grumlok (un nuovo mondo fantasy) posto questo pezzo di racconto che stavo creando per passare un pò di tempo.. che ne dite ho fatto bene a lasciarlo stare vero?? ahah
LE TERRE DI OBERSO Era una normale mattina di primavera, il sole splendeva forte sulle terre di Oberso, splendida terra, confinata tra le rive del mar Fiorido e tra i monti Lados. Non erano molti gli abitanti del villaggio, tutto proseguiva normalmente, come ogni giorno, la tranquillità era sovrana su queste terre, il panettiere sorrideva e vendeva il suo soffice pane bianco, il gemellini giocavano a nascondino, come facevano ogni mattina, Eva, la loro sorella maggiore li guardava come sempre divertita, e vegliava su di loro, ore e ore. Tomas restava sempre nascosto sopra l'albero, come era solito fare, guardava o meglio spiava Eva, era noto a tutti il suo amore per la giovane fanciulla, tutto Oberso sapeva dei sentimenti del timido ragazzo. Il falegname lavorava alle capanne del ricco Signor Ghada, era lui il reggente del villaggio, lui faceva quadrare i conti pubblici, lui coordinava il commercio tra Oberso e Natadili.
Al molo dormiva come ogni mattino Peter, una ragazzo di appena diciotto anni, consiederato da tutti un dormiglione buono a nulla, non si alzava mai se non per andare a dormire a casa, con lui stava spesso Adam, altro giovane ragazzo, lui era il signatore, raccontava a tutti delle storie su draghi o chissà quale su strana creatura, era chiaro che non aveva mai visto o aver vissuto nessuna di queste storie, eppure Peter si divertiva ad ascoltarlo, le sue storie erano sempre piene di combattimenti e di magie.
Alla villa Ghada lavorava sempre keyn, ragazzo molto inteliggente e agile, stimato da tutti, lavorava spesso nella villa, il signor Ghada lo ricompensava spesso per i suoi lavoretti con del denaro, che lui avrebbe subito portato a sua madre, si perchè Keyn aveva solo lei, dicevano che il padre fosse scappato dopo la guerra tra i regni di Alasta e Gandire.
Appena tornato a casa Keyn saluto la madre, e si diresse nella sua stanza, prese una spada di legno e allacciò la sua collana portafortuna, con un ciondolo di un bianco purissimo, che il padre gli lasciò prima di partire per la grande guerra. Uscì di casa e si diresse verso la casa di Bromega, un anziano che solo lui riusciva a sopportare, era bisbetico e si lamentava di tutto come tutti gli anziani del resto, però Bromega era un esperto stregone, capace sia con la spada che con alcune arti magiche che Keyn voleva assolutamente imparare, così si dirigeva sempre da lui, come ogni mattina a pregarlo di insegnargli un nuovo affondo o qualche strana magia che lo curasse in caso di ferita.
Keyn, nn era molto alto e neanche molto muscoloso, ma voleva migliorarsi sempre, lui voleva difendere la madre, i gemelli, la sua amica Eva, e anche tutto il villaggio, lui amava quella terra,e se un giorno ci sarebbe stata una nuova guerra, avrebbe sicuramente impedito che Obersa ne venisse nuovamente coinvolta.
Appena arrivò a casa di Bromega vide la porta aperta, era strano, Bromega non avrebbe mai lasciato la porta aperta, silenziosamente provò ad entrare, ma appena varcò la soglia della porta una cupe di ghiaccio cominciò a girare attorno a Keyn, cominciarono a congelargli le gambe, man mano ke keyn si agitava per liberarsi il ghiaccio saliva e nel giro di pochi secondi si ritrovò avvolto ne ghiaccio fino al collo.
- Se cadi in un tranello del genere non salverai mai la tua terra!!!
Keyn conosceva quella voce, l'aveva sentita molto, ma molto tempo addietro, dalle scale scese una grande figura nera, armato con un grande spadone nero, un lungo mantello, ed un armatura splendente nera.
-E' quella spada di legno?? Oh mio caro Keyn...
-Chi sei???? e cosa vuoi???. Gridò il ragazzo visibilmente spaventato dalla enorme figura che sempre più si avvicinava a lui. Il respiro del ragazzo diventava affannoso, il ghiaccio cominciava a far male alla pelle e lo stringeva quasi a soffocarlo.
-AGHAFIRA!!! Una luce intensa e un calore straziante avvolsero l'uomo dall'armatura nera, Keyn non riusci' nemmeno a capire cosa stava succedendo che perse i sensi, il blocco di ghiaccio che lo avvolgeva si sciolse e il ragazzo cadde a terra.
LEONDIA: LA CAPITALE DEI MEMORI
I memori erano delle creature molto affascinanti, avevano una carnagione azzurrognola, alti di statura e magri, erano molto famosi per le loro conoscenze meccaniche, erano molto evoluti anche se per la razza umana erano solo degli scherzi della natura e dovevano essere eliminati, almeno così la pensava Re Tenethor, Signore di Gandire.
Leondia situava tra 2 grandi monti ed era costruita sopra la Fossa del Mecco, quattro grandi pilastri di ferro sorreggevano l'intera città, non si sa chi fu a crearla, ma di certo doveva avere una mente non poco aperta per costruire una città del genere.
Al risveglio Keyn si trovo steso sul prato, vicino a se un vecchio dalla lunga chioma bianca, era Bromega, che riuscì ad intervenire in tempo prima che il ragazzo soffocasse e perdesse la vita.
scusate per l'agonia