Capitolo 1

Titolo: Capitolo 1 Mar Dic 08, 2009 8:56 pm

Parto con il primo tema che sarà...

Immagini di Torri

così restiamo in tema.

Avete 2 giorni di tempo.

Titolo: Re: Capitolo 1 Mer Dic 09, 2009 8:48 am

Ospite

Titolo: Re: Capitolo 1 Mer Dic 09, 2009 7:49 pm

Ospite

ecco qua!

Titolo: Re: Capitolo 1 Mer Dic 09, 2009 9:10 pm

Titolo: Re: Capitolo 1 Gio Dic 10, 2009 8:59 pm

Dunque, mi piacciono quasi tutte, ma opterei per quella di Grumlock, perchè contiene diversi tipi di torre. L'unico peccato è che l'attanzione non è incentrata su di esse

Ospite

e bravo grumlok Capitolo 1 500649

,la mia ti piaceva fundin?un pò tenebrosa vero?

Titolo: Re: Capitolo 1 Ven Dic 11, 2009 7:35 pm

e grumlok vince ! Capitolo 1 223392

, a parte scherzi , quindi adesso dovrei essere io a scegliere il prossimo argomento di ricerca ?

Ospite

si penso di si,almeno si era detto così

Titolo: Re: Capitolo 1 Ven Dic 11, 2009 9:11 pm

sì, devi sceliere tu

Titolo: Re: Capitolo 1 Sab Dic 12, 2009 1:22 pm

ehm , potrei avere un pò di tempo per decidere quale sarà il prossimo argomento ?

Ospite

per me va bene

Titolo: Capitolo 2 Sab Dic 12, 2009 7:29 pm

il secondo capitolo tratterà di :

RESCONTI DI GUERRA FRA IMPERIALI E GUERRIERI DEL CAOS
( dovete fare o trovare un racconto di una battaglia tra guerrieri del caos e imperiali , potete ispirarvi anche alle invasioni più famose )

tempo 1 settimana

Titolo: Re: Capitolo 1 Sab Dic 12, 2009 7:33 pm

scusate avevo messo una cosa sbagliata, tra poco rimetto il messaggio giusto, comunque mi pare un argomento molto difficile....

Titolo: Re: Capitolo 1 Sab Dic 12, 2009 7:40 pm

ho dato una settimana apposta , andiamo se io scrivo un capitolo al giorno penso che ogniuno di voi possa benissimo scrivere o trovare qualcosa di decente in una settimana

Titolo: Re: Capitolo 1 Sab Dic 12, 2009 10:27 pm

LA FINE DI PRAAG

A Praag la gente si preparò all attacco.A migliaia confluirono in città dalle circostanti campagne,portando con se le provviste che riuscivano a salvare e piantando le messi entro le mura cittadine.Non fu comunque abbastanza,poichè oltre alla gia numerosa popolazione,la città era piena di rifugiati dall invasione di Kul.Presto tutti i coraggiosi contadini cominciarono a morire di famee,in tali condizioni,diventarono facili prede per i terribili doni del dio della peste Nurgle.La malattia si propagò nella cità come un incendio e,non avendo un luogo per ammassare i corpi colpiti dal morbo, le strade si riempirono di cadaveri.
L'orda del caos si accampò fuori dalle difese cittadine.Una seconda città si formò fuori le mura di Praag,una città di tende fatte di legno,pelli umane e acciaio seghettato.Da li gli aggressori effettuarono scorrerie occasionali,solitamente condotte da guerrieri di Khorne bramosi di sangue.Kul tuttavia, da abile tattico non tentò minimamente di assediare la città fino a che la pestilenza non avesse fatto il suo corso.La gente di Praag sopravvisse agli attacchi delle bande di esaltati uomini del nord, nella speranza infondata che venissero inviati rinforzi.Voci riguardanti un nuovo eroico condottiero del sud raggiunsero i difensori, un modello di nobiltà di capo che avanzava per salvarli.
Difatti, a sud il seguito di Magnus a Nuln stava diventando sempre più forte.Egli raccolse attorno a se un esercito raffazzonato di ogni sorta di uomini:fedeli devoti a Sigmar,fanatici dagli occhi spiritati,normali cittadini che nutrivano un odio bruciante verso il caos e soldati professionisti dalle truppe provinciali.I Conti Elettori dell Impero riconoscendo in Magnus un leader capace di unire le fazioni del Vecchio Mondo in conflitto, offrirono il proprio supporto e assieme condussero da lui le proprie truppe.Tuttavia i progressi erano lenti e ogni giorno le vittime della peste aumentavano.Quando la speranza inizio ad affievolirsi, la peste si diffuse maggiormente, perchè le creazioni di Nurgle si nutrono di disperazione.
Fu quando il morbo raggiunse l apice che Kul cambiò la propria tattica, passando dalla morsa dell assedio alla maestosità dell attacco totale.Le difese esterne della città, sebbene fossero sufficienti a respingere i guerrieri del caos più forti, si dimostrarono inutili contro i mostruosi alleati di Kul.Lo shaggot Kholek inferse una profonda ferita alle mura cittadine con un martello più antico della razza umana e, ruggendo di trionfo, i guerrieri del caos le attraversarono.I pochi sopravvissuti alla tremenda pestilenza cercarono di creare un muro di lance per respingere i guerrieri del chaos bramosi di sangue.
L impatto fu violentissimo, la prima linea della patetica difesa imperiale fu semplicemente falciata via come grano dalla violenza con cui i seguaci dei poteri perniciosi colpirono.Il generale della difesa imperiale,Marcus Shiller, ordinò la ritirata in modo che le linee di archibugeri potessero fare fuoco sul mare di armature nere e ruggionose dell orda nefasta, ma prima che questi potessero scagliare la salva di piombo, uno stregone di Nurgle aveva recitato un potente maleficio che aveva ridotto la linea di tiro imperiale a un cumulo informe di carne umana.I soldati imperiali, che fino a quel momento avevano dimostrato un grande coraggio e enorme determinazione, nonostante sapessero che non avrebbero potuto niente contro l enorme armata di Kul, videro crollare il proprio morale quando si accorsero che i resti dei tiratori alle loro spalle si stavano contorcendo in una macabra danza che stava dando forma alle oscure e temute progenie caotiche.Il condottiero imperiale, ormai consapevole che i suoi uomini erano in completa rotta decise di sfidare Kul in singolar tenzone.Marcus sapeva benissimo che sarebbe stato annientato, ma sperava di poter guadagnare tempo e permettere all esercito di Magnus di sorprendere gli odiati servitori degli dei oscuri alle spalle.Capitan Shiller si lanciò contro Kul urlando come un ossesso cercando di vincere e domare il mare di pensieri che si impadronivano di lui, in un istante pensò alla propria famiglia e a come sua moglie e i suoi tre figli erano stati stravolti dall oscura pestilenza, e in quel momento capì che sarebbe valsa la pena morire per quelle persone che aveva amato e che erano state la sua vita, così con un ultimo grido lanciò la sfida a Kul, che fu felicissimo di accettare.
Marcus arrestò la sua folle corsa contro la morte e si mise in posizione di combattimento, Kul lo derise con una profonda risata che non aveva nulla di umano,e con un rapido, inaspettao e violento affondo della sua enorme spada a due mani mozzò il braccio di Marcus che sorreggieva lo scudo con il quale aveva tentato inutilmente di difendersi.Shiller caddè in ginocchio sanguinante e senza speranza perchè sapeva che il chaos aveva vinto, Kul gli si avvicinò lentamente con la spada puntata e con un grido di trionfo decapitò l eroico generale.I superstiti furono uccisi nei modi più cruenti possibili e le donne furono fatte schiave dai guerrieri seguaci di Slaanesh.La città era conquistata, il chaos aveva vinto.
Con la caduta di Praag, un forte vento oscuro iniziò a soffiare dal regno del chaos, segno che le devastazioni dell esercito di Asavar Kul sarebbero durate ancora a lungo.

Titolo: Re: Capitolo 1 Dom Dic 13, 2009 10:57 am

io ho messo il racconto ma all primo capitolo nn ho partecipato xkè nn lo sapevo...nn fa niente spero Capitolo 1 430593

.....comunque spero anche che questo stia bene

Titolo: Re: Capitolo 1 Dom Dic 13, 2009 11:08 am

bello

Ospite

mi sembra sia quello che ci sia sul codex,comunque bell'idea mi hai battuto sul tempo

Titolo: Re: Capitolo 1 Dom Dic 13, 2009 11:46 am

forse è meglio non fare troppi capitoli differenti. direi di tenere aperta la discussione fino a 10 argomenti, poi se ne apre una nuova. perciò unisco la discussione

Ospite

giusto,ottima idea

Titolo: Re: Capitolo 1 Dom Dic 13, 2009 12:35 pm

ok, ottimo

Ospite

Ecco un resoconto di guerra scritto di mio pugno tra gli imperiali e i guerrieri del Caos:

Morstad fissava la pianura deserta cosparsa di pochi e secchi arbusti malformati dai poteri perniciosi, una fine pioggerella scorreva lungo la sua putrida e pesantissima armatura.

I suoi guerrieri del Caos tutti rigorosamente devoti a Nurgle fissavano in attesa il piccolo e tremolante falò al centro dello spartano accampamento degli uomini del Nord, nessun predone era presente all’interno del modesto drappello di Morstad, avevano paura ad aggregarsi a quei guerrieri, tutti superiori a loro, che massacravano senza pietà e senza quartiere per nessuno nel nome di padre Nurgle.

Uno dei due stregoni di Morstad, Alaster, il quale gli era sempre stato fedele si avvicinò al possente condottiero:”mio signore abbiamo appena scorto il battaglione di imperiali che si sta dirigendo da questa parte”, Morstad sapeva che era necessario bloccare gli imperiali quel giorno, altrimenti avrebbero potuto raggiungere un vecchio avamposto,eretto anni prima dagli uomini e ora abbandonato a se stesso a causa delle sempre più frequenti invasioni dei caotici, nel cuore della desolazione del Caos e assestare quindi un duro colpo a quest’ultima.

“Fa preparare i guerrieri, voglio un unico fronte compatto, nessuno deve passare,ora và”-“come desidera mio signore”rispose lo stregone e si allontanò velocemente sul suo palanchino.

A Sud comparvero le prime sagome di imperiali,erano tutti a piedi (come i guerrieri del Caos di Morstad del resto) a causa dell’epidemia lanciata dagli stregoni di Nurgle che aveva ucciso tutti i cavalli nelle stalle del villaggio dove era passato l’esercito imperiale prima di inoltrarsi nell’ostile desolazione del nord.

Il condottiero osservò l’impero schierarsi a un tiro di freccia davanti ai suoi uomini e prese posto all’interno della sua unità di prescelti, i suoi erano i veterani più temuti di tutto il Vecchio Mondo.

Con un sol grido-“per Sigmar, per l’impero”- gli uomini del sud caricaricarono simultaneamente e con coordinazione perfetta i guerrieri del Caos; ma questo era ciò che voleva Morstad, da lì a poco iniziarono sollevarsi degli orribili lamenti tra le fila dell’impero: delle pozze di fango si erano aperte sotto i piedi degli imperiali,intere unità rimasero intrappolate sotto il fango e morirono soffocate, poi sciami di locuste della grandezza di un pugno piombarono sui malcapitati mordendo e dilaniando la carne dove non era coperta dall’armatura. In pochi attimi l’esercito imperiale era passato da una carica ordinata e determinata al caos più totale: c’erano uomini che correvano con lo scudo sopra la testa per proteggersi dalle cavallette assassine,altri che tentavano in vano di liberare i compagni intrappolati dal fango,i capitani davano ordini che nessuno ascoltava;poi all’improvviso una gigantesca onda infiammata travolse le locuste incenerendole,i maghi imperiali erano entrati in azione.

I superstiti allora si organizzarono,riformarono il fronte e serrarono i ranghi e caricarono i caotici. L’impatto fu assordante e tremendo,nonostante i vari espedienti e trappole creati prima dagli stregoni di Morstad gli imperiali erano comunque in schiacciante superiorità numerica.

Il condottiero di Nurgle si portò subito in prima linea e roteando l’enorme mazza intrisa delle più pericolose malattie iniziò a falciare gli uomini insieme ai suoi prescelti.

Il resto dei suoi guerrieri stava reggendo bene,avevano formato un unico fronte compatto con i grandi scudi di bronzo e con l’aiuto degli stregoni stavano resistendo ai molti uomini che gli assediavano.

Ospite

Al fianco di Morstad due prescelti caddero trafitti dalle lance nemiche,ma Alaster,lo stregone,li resuscitò trasformandoli in progenie e li mandò in mezzo alle linee nemiche per farne scempio;intanto il condottiero venne ingaggiato in singolar tenzone da un capitano dell’impero.

L’uomo era sicuramente un veterano di molte battaglie,come potevano testimoniare le molte cicatrici e la raffinata armatura ormai però scheggiata e graffiata; Morstad lo guardò dell’alto in basso,poi senza alcun preavviso gli sputò addosso,l’uomo evitò di poco la saliva (grazie ai suoi riflessi di guerriero) che colpì la gamba di un suo commilitone alle sue spalla corrodendola: il soldato cominciò a gridare in preda al dolore, un suo compagno afferò la spada e gliela amputò di netto per evitare che morisse in preda alle più inimmaginabili malattie e infezioni.

Il capitano allora in preda alla collera caricò a testa bassa l’enorme sagoma del condottiero che lo superava in altezza e in stazza di almeno due volte: l’imperiale mulinò la spada mirando alla testa ma Morstad parò il colpo con la mazza e lo spinse via con lo scudo,l’uomo si riprese e tornò all’attaco, i due menavano senza esclusione di colpi con una furia che rispecchiava l’odio tra le due razze. Poi mentre i due si distanziarono per riprendere fiato il capitano si guardò in torno: decine di guerrieri del caos stavano osservando il duello;con un nodo alla gola e le lacrime agli occhi il capitano capì che i suoi uomini erano stati massacrati o erano scappati.

Morstad si avvicinò a lui,l’uomo alzò prontamente la spada per prepararsi a respingere l’assalto del condottiero,ma questo rimase fermo e parlò”come ti chiami umano?”,l’imperiale non rispose “ti ho chiesto come ti chiami?forse voi uomini del sud non conoscete la buona educazione?rispondimi!”,l’uomo allora che ormai non capiva più niente (si aspettava di essere giustiziato sul posto) rispose con voce ferma e tono di sfida”Voer,figlio di Gandel e capitano nell’esercito dell’impero”. Morstad lo fissò ammirato, quella pulce dimostrava il proprio orgoglio anche ora che aveva perso, a quel punto il condottiero pronunciò le uniche parole che i suoi uomini non avevano mai udito “ebbene Voer,hai una storia da raccontare,ti lascerò andare ma non incrociare mai più il mio cammino” a quelle parole il capitano non ci pensò due volte e iniziò a correre verso sud. Morstad lo osservò,era la prima volta che compieva un atto del genere,ma nonostante la sua mentalità di caotico e adoratore si Nurgle la ritenne un azione giusta;stava per voltarsi verso il proprio esercito alle sua spalle quando un lampo di luce verde entro nel suo campo visivo e colpì l’imperiale alle spalle trapassandolo da parte a parte,l’uomo si accasciò al suolo e morì. Morstad allora si voltò pieno di collera e urlò “chi diavolo è stato?”,l’altro stregone di Morstad,il collega di Alaster,gli si avvicinò e disse in tono pacato “mio signore quell’uomo non meritava di vivere,era solo uno sporco…” ma lo stregone non terminò la frase,la mazza di Morstad calò su di lui e gli spappolò la testa,”che nessuno osi più contraddirmi, e ora bruciate questo miserabile senza onore”.

Fine,ho inventato al momento questo racconto e spero sia di gradimento.

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