Il Vecchio Mondo -Warhammer Fantasy e 40K-
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 DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy

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MessaggioTitolo: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeMer Ott 24, 2012 3:31 pm

Questo è un mio racconto che narra la guerra su Tallarn durante l'Eresia di Horus e la sua successiva desertificazione. Buona lettura.

DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy

You are a weapon of men
A bright, short light to blast the foe
When Darkness descend

You are the bomb of men
The lift the foe from off their feet,
So they no longer profane the Emperor's Soil

-Blessing of the Bomb-

PROLOGO- La Città del Cielo

A lungo ho ammirato la città del cielo. La osservavo dal basso, sdraiato sulla secca terra dell'estate. La vedevo muoversi, fluire all'orizzonte lontano, mutabile e mai ferma. A volte il suo movimento era impercettibile, altre volte scompariva del tutto, lasciando lo sguardo libero all'azzurro che celava. La notte, poi, si apriva, come per lasciare ammirare l'infinità di mondi lontani incastronati nel buio. La vedevo oscurarsi quando l'aria si impregnava di pioggia e lasciava cadere le sue gocce nelle dorate dune del deserto e più ad Est, nella valle fertile. La Città del Cielo era la mia Compagna di Sogni. Non ho mai pensato ci vivessero uomini come quassotto. Lassù non vi erano città, nè campi, nè mercati: La perfezione non è tipica dell'uomo, come avrei visto in seguito. Mai avrei pensato che un giorno i frammenti della Città cadessero sulla terra. Successe una fresca sera di fine estate, io ero al mercato di Ahlm a comprare le stoffe per la stagione del freddo. Fui io il primo a vedere le purpuree scie che annunciarono la nostra morte e quella della nostra Madre, Tallarn. Ciò che avvenne in seguito viene raccontato come l'Orgogliosa Resistenza, ma la realtà giacque per sempre nascosta dietro ai racconti degli anziani e alle pagine dei libri di storia. Ciò che ci rese più forti ci strappò ciò che ci era più caro: dignità, cultura e sapienza furono dimenticati nei giorni della Gloriosa Resistenza. Solo in seguito seppi che non furono gli Dei del Cielo a uccidere la nostra gente, ma gli angeli della morte che avevano giurato di proteggere l'umanità nel nome del nostro Imperatore. Li perdoni Lui per ciò che hanno fatto perchè io non avrò pietà. L'ho persa nel giorno in cui è morta la Speranza.

L'autore del testo è rimasto ignoto. È morto, come gli altri suoi fratelli.

CAPITLO 1.1
Il canto delle Sabbie

Heffes non era distante da Mujar e Mujar non era distante da Al Kalabad, la Città Dorata. Heffes, dunque, non era lontano da Al Kalabad. Era un piccolo villaggio situato dove la Valle Fertile del Najar incontrava il deserto dei Carovanieri, che a Wannah era molto trafficato dai mercanti di spezie. Era solo un piccolo borgo, dopotutto, ma la sua posizione centrale tra la Capitale Planetaria ed il deserto la rendevano ricca nei mesi degli scambi. Jan ne approfittava ogni anno il giorno di Wannah per prendere i Mukaali assieme a suo fratello Yahk e vedere l'arrivo delle carovane. Anche quel giorno, che erano passati cinque anni dalla fine della sua infanzia, amava osservare quello spettacolo di uomini, buffi veicoli e bestie di ogni dimensioni. La prima volta che assieme a Yahk aveva visto un Nhuga ne era rimasto impressionato: era da quando era bambino che viveva a contatto con bestie grandi come i Mukaali, ma al vedere un colosso come un Nhuga il panico lo aveva assalito.
"A Yahk sarebbe piaciuto" pensò, ricordando con tristezza la morte del fratello per overlasse acuta. Si rendeva conto di quanto lentamente spariva il dolore per una persona cara.
-Manca poco- disse a Vasja, la sua ragazza -e saranno qui. Voglio essere il primo a prendere un mantello di pecora, quest'anno.
-Ci sarà molta concorrenza, renditene conto- gli rispose dolcemenre
-Ormai sono preparato. Sarò più veloce di una lepre del deserto-
-Non voglio che ti faccia male solo per un indumento. Non andare in cerca di guai.-
-Tranquilla, in piazza non ci sarà ancora nessuno-
-Non puoi saperlo. Sono passate due ore dalla nostra partenza-
-Allora non rischierò neanche. Attendimi qui, vado alle carovane!-
-Non farlo, ti scambieranno per un predone!- Vasja cominciava a preoccuparsi. Jan sapeva benissimo che era proibito avvicinarsi a più di 20 metri ad una carovana quando si trovava nel deserto.
-Userò la mia sciarpa come bandiera bianca e vedrai, quando tornerò sarò più sfarzoso di Jossif Al Rahem-
Vasja non trattenne un sorriso: -Torna tutto integro- Si limitò a dirgi. Poi, Jan spronò il cavallo e discese lungo la duna, di corsa verso le carovane.
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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeGio Ott 25, 2012 2:03 pm

CAPITOLO 1.2
L'eredità di Malkir 
Jan si avvicinò lentamente alla carovana, accompagnato da due guardie. -Proprio non potevi aspettare che arrivassimo in paese?- disse uno di loro -Ti pensavamo un predone, da quanto andavi veloce.-
Jan si era già scusato con la guardia carovaniera, ma passare mesi nel deserto di certo non rende l'uomo più socievole. I cavalli entrarono nella colonna di marcia, più simile ad una città mobile che ad una processione. Cavalli, Mukaali e Nhuga trainavano e portavano sulle spalle vere e proprie capanne costruite per essere costantemente trasportate in un viaggio senza meta , tutte piene di tappeti colorati, animali da cortile e banconi di spezie. I carovanieri, gente che di rado si vedeva nelle città, vivevano lí, legati tra di loro come un'immensa famigli. -Allora non mi sbagliavo- parlò qualcuno alle spalle di Jan -Tu sei Janus dei Khalaar!- Il ragazzo si voltò di scatto, riconoscendo subito la figura nella penombra: -Zio Malkir!- esclamò --Sei proprio tu?- L'uomo si alzò in piedi e sorrise -Gli anni passano ma si riconosce all'istante una persona a cui si è legati.-Era da un sacco di tempo che non ti vedevo. Come stai?-
-Gli anni passano, Janus. Comincio a sentirne il peso pure io-
Il vecchio Malkir dei Noobaag aveva 134 anni e nella sua vita aveva visto di tutto. A 15 anni era stato reso schiavo dai Kheryn, ma era riuscito a riscattare la sua libertà con le corse dei cavalli e grazie alle sue abilità come fantino era diventato allevatore di Mukaali, nella valle del Serjon. Quando Jan e Yahk erano bambini spesso raccontava loro delle sue avventure di mandriano, durante la transumanza di quelle grandi bestie verso le savane, per l'accoppiamento. Aveva visto anche la guerra, quel vecchio rugoso, e le migrazioni dell'uomo attraverso il Warp. Il sogno di Yahk era quello di vedere le stelle e girare la galassia, ma tutti sapevano che in cuor suo sarebbe sempre rimasto un Tallarniano e sempre avrebbe amato la terra natìa. Ma ciò che accadde fu diverso e la malattia consumò il fratello minore prima che riuscisse a diventare un uomo.-Come sta tua madre?- chiese
-Fortunatamente bene. Ha ricominciato ad andare al mercato la mattina-Malkir si sedette nuovamente. Ahlama, la madre di Jan, era sua sorella e i due erano sempre stati molto legati
-Perchè hai deciso di venire in paese zio?- domandò il ragazzo. Gli occhi del vecchio si fecero seri
-Sono venuto per te, Janus-
-Come sarebbe a dire? Per me?-
-Si, per te- si avvicinò, quasi a sfiorargli l'orecchio -Io sto morendo. Non rimarrò a lungo il questo mondo---Stai morendo? Ma come è possibile?- L'umore di Jan cambiò tutto d'un tratto
-Colorosi. I dottori mi hanno detto che mi rimane un mese di vita-
-Allora cosa vuoi da me?-
-Devi prenderti cura di tua madre, tu e tuo cugino Hanek-
-Lo farò. Lo farò per te e per mia madre. Ci puoi contare-
-Sapevo di poter contare sul tuo aiuto. Volevo anche darti una cosa. Seguimi.-
Arrivarono in una stanza chiusa, probabilmente un deposito, dove Malkir trovò quello che cercava: era una lancia da caccia della cavalleria, dal manico in leggero e resistente arcozinco e la punta in lega di acciaio brunito. La bellezza di quell'arma era inconcepibile. -Grazie...- fu l'unica parola che Jan riuscì a dire -È stupenda!-
-Questa lancia è appartenuta alla nostra famiglia da dieci generazioni. Vorrei che fossi tu il prossimo a brandirla-
-Lo farò con onore, zio.-
-Ricordaa che quest'arma comporta grandi responsabilità. Segui sempre la Via della Ragione e sarai degno di averla posseduta.- il fratello di Ahlama concluse così il suo discorso.Poi, Jan e Malkir, zio e nipote, si diedero un ultimo abbraccio. Mancavano cinque ore allo sgancio delle bombe.
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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeGio Ott 25, 2012 10:32 pm

Cavolo complimenti! Non sto scherzando, trama a parte che anch'essa è bella, ma il tuo modo di scrivere è fantastico! Riesci a rendere tutto così reale, cioè riesci a far calare il lettore all'interno della storia facendolo impersonificare coi protagonisti! Davvero complimenti sembra di leggere un romanzo vero e proprio! Aspetto i prossimi capitoli!
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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeVen Ott 26, 2012 5:16 am

Grazie Shockwave Smile Il prossimo capitolo arriva oggi pomeriggio
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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeVen Ott 26, 2012 1:34 pm

CAPITOLO 1.3
Il giorno del Giudizio

La carovana arrivò a Heffes alle sette del mattino, quando il sole era già alto nel cielo. Una grande folla la stava attendendo, pronta a mettere le mani su tutta la merce più sfarzosa. Il basso prezzo che i carovanieri davano a ciò che vendevano rendevano ogni anno un affare gli acquisti dei villaggianti di campagna. Jan e Vasja procedevano sul lato, in groppa a Tuc e Bren, i cavalli della famiglia Khalaar. Appena il convoglio entrò completamente in paese, i due ragazzi si scostarono dai mercanti per avvicinarsi ad un'altra compagnia, costituita da ragazzi della loro età-Ecco il mantello di pecora, come promesso- A Jan piaceva vantarsi di fronte ad i suoi amici, soprattutto davanti al cugino Hanek. Tra i due c'era una certa rivalità e tutto il paese ne era a conoscenza. Hanek era di tre anni maggiore e in quanto ad altezza e muscoli surclassava il cugino di molto, ma Jan era particolarmente dotato di una furbizia e intelligenza proprie di un generale.-Chissà quanto l'avrai pagato...- Si lamentò Roac, il suo migliore amico-Nulla, cari amici: è stato un dono di mio zio Malkir, assieme a questa lancia da caccia-Appena estrasse l'arma, lo sguardo degli amici ricadde su quel dono. -E quindi sei anche riuscito non solo ad incontrare il vecchio Malik, che non si vede da un'eternità, qui in paese, ma sei anche riuscito a farti donare qualcosa da lui?- Hanek si rivolse al cugino in tono di sfida -Conosciamo tutti il vecchio Noobaag. Andiamo, dove hai preso quella roba? La hai rubata ad un carovaniere solitario?--Il tuo scetticismo mi infastidisce, Hanek- rispose
-Dubiti forse della mia onestà?--Ma io quando mai ho creduto anche solo ad una delle frottole che racconti?--
-È l'invidia che ti fa definire i miei racconti "frottole"-
Fu quest'ultima frase che mandò Hanek su tutte le furie -Invidioso,io?- gridò, in preda alla rabbia -Ora ti faccio vedere io se sono invidioso!-
Detto ciò, si lanciò verso Jan, intenzionato a fare a botte.
Ma non poté.
Semplicemente non poteva farlo.Il suo sguardo ora era rivolto al cielo, come lo sguardo di tutti gli altri, increduli su ciò che stava accadendo sopra le loro teste. Il cielo, che fino a poco prima era stato limpido e perfetto, ora si era coperto di nubi dal colore del piombo. Ma non erano nubi.
Era la loro morte!
Navi classe Retribution, incrociatori da bombardamento, Fregate da guerra si stavano ammassando sopra la superficie del pianeta, immobili e silenziose. Avevano oscurato il sole. Avevano coperto d'ombra il deserto. Avevano portato un silenzio che non sarebbe durato a lungo. Erano gli Angeli della Morte, i difensori dell'umanità; Guerrieri di Ferro che avevano distrutto i loro giuramenti e avevano raggiunto Tallarn per portarne la morte. Non volevano nulla di preciso. Volevano solo far sapere che POTEVANO e lo avrebbero fatto.
I bombardieri erano arrivati!
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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeVen Ott 26, 2012 2:20 pm

Bravoooo! Applauso

Ma il racconto di Harry Fotter quando lo metterai?
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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeVen Ott 26, 2012 2:26 pm

Il racconto è scritto molto bene e scorre che è un piacere. Ora non voglio fare il rompiscatole della situazione ma prima del bombardamento Tallarn era un vero paradiso con immense città e un rigogliosissimo ecosistema. Niente deserti, almeno prima del bombardamento. Era un mondo agricolo, per la precisione
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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeVen Ott 26, 2012 2:58 pm

Si lo sapevo ma volevo dare carattere ad un pianeta come Tallarn, non volevo farlo passare come un comune mondo agricolo: le valli fertili si alternano con i deserti e le colline; gli usi e i costumi della gente di Heffes e di Al Kalabad sono fortemente influenzati da quelli dei carovanieri: il deserto non occupa tutto il pianeta ma ne occupa una posizione centrale in quanto fonte di fiorente economia e commerci
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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeVen Ott 26, 2012 3:33 pm

Bhe, magari trattando Tallarn come un comune mondo agricolo lo caratterizzeresti di più. Dopotutto era solo un mondo agricolo, neanche troppo importante. È diventato famoso grazie alla titanica battaglia tra carri combattuta li. Però il racconto è il tuo ed è davvero carino. Un'ultima curiosità: i guerrieri di ferro bombardarono il pianeta con armi virali lanciate dalle navi in orbita. Che cosa c'entrano i bombardieri?
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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeVen Ott 26, 2012 3:53 pm

Ho descritto le navi in orbita come bombardieri, per sottolineare il fatto che erano li per distruggere
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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeVen Ott 26, 2012 6:08 pm

Mmm, ci può stare...
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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeSab Ott 27, 2012 3:34 pm

CAPITOLO 2.1
Una morte preannunciata

Jossif Al Rahem si svegliò di soprassalto nel suo letto, coperto di sudore. Aveva fatto di nuovo quell'incubo; ormai era da due mesi che lo tormentava. Vedeva Shalya, la figlioletta di nove anni sostare in un balcone di pietra, sopra una città in fiamme. Lui provava a chiamarla a sè, ma ogni volta che la bambina si voltava aveva il volto sfigurato, ogni notte che passava in modo sempre peggiore. Jossif si massaggiò le tempie infiammate. Questa volta era stata la peggiore di tutte: Shalya aveva lo stesso volto di un demone. Il governatore planetario di Tallarn si scostò di dosso le coperte di broccato e indossò il primo vestito che trovò nei suoi ricchi armadi, preparandosi ad una colazione sommersa dalle lamentele dei consiglieri. La situazione a corte era sempre la stessa: i carovanieri continuavano a chiedere l'esonero dalle tasse e la rivolta a Gradabah creava ancora problemi nel continente sud.
-Quando mi porterete buone notizie?- si lamentò spazientito Jossif. Quello che era stato definito dal popolo "il miglior governatore di Tallarn dell'ultimo decennio" era lentamente calato in depressione con il presentarsi degli incubi riguardo la figlia. -Non ha mangiato nulla neanche oggi, signore- gli fece presente Dahnem, il suo primo servitore.
-Non ho fame. Ho fatto di nuovo quell'incubo-
-Ancora? Vi sta perseguitando, Signore, cerchi di non pensarci-
-Non capisci, Dahnem? Mi tormenta ogni notte, non potrò mai smetere di pensarci.-
-Pensi solo che non è la verità-
Al Rahem si voltò -E se fosse la realtà?- si chiese -Se fosse un avvertimento?-
-Può essere, ma non ne siamo sicuri. Potrebbe anche essere l'influenza di qualcuno a voi vicino la causa degli incubi-
-E chi? Conosco tutti i miei consiglieri. Sono tutte persone fidate-
-Come fa a saperlo? Possono fingersi persone fidate solo per poi avvelenarla nel sonno-
-Non voglio che a mia figlia accada qualcosa di brutto, eppure me lo sento, sento che qualcuno vuole farle del male. Non posso permetterlo-
-Signore, si ricordi che è il governatore planetario di Tallarn: la preoccupazione per sua figlia la sta facendo disinteressare dal suo compito e cioè regnare sul popolo secondo le Giuste Leggi dei suoi antenati. E' solo un sogno; guardi la realtà, piuttosto-
-Hai ragione, Dahnem. Fai entrere i consiglieri.-
Il servitore aprì le grandi porte che collegavano gli alloggi di Jossif Al Rahem con il Palazzo del Governo. Una schiera di uomini entrò in preda all'agitazione: doveva essere successo qualcosa di importante.
-Governatore Al Rahem- parlò uno in vece di tutti. Era Ahnimo Krato, il Padre del Gran Consiglio -Portiamo gravi notizie dal perimetro esterno-
-Ebbene?-
-Due ore fa è arrivato un messaggio tramite Vox, che è stato udito da tutti i cittadini svegli a quell'ora, qui ad Al Kalabad-
-E cosa dice questo messaggio di così importante?-
-E' stato mandato da Serjo Vahnimi, maestro dei segnali del capitolo Astartes dei Guerrieri di Ferro-
-Cosa sono venuti a fare qui gli Space Marine? Non ci sono Xeno in questo pianeta!-
-Sono venuti per epurare. Sono state queste le parole di Vahnimi-
-Epurare? Ripeto che in questo pianeta non è stata trovata traccia Xeno! Richieda alle loro navi di andarsene!-
-Non ha capito, vero?- l'espressione di Al Rahem era confusa -Sono venuti qui per epurare Tallarn! Sono venuti per sterminarci tutti!!!-
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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeSab Ott 27, 2012 4:13 pm

è fantastica, non avrei saputo dirlo meglio di zbardek: scorre che è un piacere e detto da uno come me che l'unico libro della mia vita è stato il regolamento del 40k t'assicuro che è un grande complimento! Mi piace sempre più! xD
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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeSab Ott 27, 2012 4:22 pm

Grazie mille a tutti Very Happy Presto introdurrò anche gli Iron Warriors, quindi gioite, fan dei CSM
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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeDom Ott 28, 2012 9:22 am

CAPITOLO 2.2
Con le spalle al muro

Da più di un'ora Jossif Al Rahem e i suoi consiglieri erano attaccati ai Vox, per cercare di comunicare con i Guerrieri di Ferro, ma nessuna risposta era arrivata all'interno dei confini atmosferici del pianeta. Era impossibile anche uscire dall'atmosfera di Tallarn, poichè durante la notte alcuni piccoli incrociatori invisibili ai radar avevano sganciato tonnellate di bombe silenziate sopra gli spazioporti: nessuna nave era rimasta in condizioni sufficentemente buone per la partenza. Sull'orlo della disperazione, il governatore planetario aveva ordinato a tutti i cittadini di ritirarsi nei rifugi di Kasselar e nelle grotte sotto Al Kalabad per tempo indeterminato, mentre lui ed il Consiglio cercavano di comunicare con gli aggressori.
-Nulla!!!- concluse Amed, Secondo Consigliere di corte -Non ci degnano di risposta-
-Che proponete di fare? Sicuri non ci siano navi per portarci fuori di qui?- Al Rahem aveva un'aria stanca, probabilmente per celare la paura dentro di sè.
-Conosce già la risposta. Non voglio farla soffrire all'eccesso-
-La speranza è sempre l'ultima a morire, Ahnimo-
Per la prima volta nella sua vita, Jossif Al Rahem si dichiarò sconfitto. Guardò fuori dalla finestra. Il cielo, fino a pochi minuti prima limpido e sereno, si era coperto di navi e incrociatori color argento, silenziose e pazienti.
La nave più grande di tutte, probabilmente il vascello di comando, si trovava sopra di loro, talmente maestosa da oscurare il sole. -Cosa stanno aspettando? - chiese Jossif
-Che la popolazione cominci ad avere paura, signore-
-E ci sono riusciti in pieno, Ahnimo. Anche con il governatore planetario-
Il Primo Consigliere guardò il signore di Tallarn -È stato un onore, per me, servirla-
-E per me averti come consigliere- Poi, il silenzio invase la sala.
Bip Bip Bip. Un suono avvertì i presenti che qualcuno dall'altra parte del Vox li desiderava
-Pronto?- fece Al Rahem. La corsa che aveva fatto per arrivare a rispondere lo faceva ancora ansimare
-Parlo con il governatore planetario Jossif Al Rahem?- fece una voce. Era una voce profonda e metallica; non esprimeva nessuna emozione.
-Sono io. Dite pure-
-Salve, governatore di Tallarn. Sono Artemis il Grigio, capitano della 12° compagnia dei Guerrieri di Ferro. Immagino lei sappia perchè siamo qui-
-So perchè siete qui- La paura di Jossif si tramutò improvvisamente in rabbia -Siete venuti per sterminare la MIA GENTE, i miei consanguinei!!!!! La pagherete cara per ciò!!!!-
-Lei non ha capito, governatore- rispose Artemis, più calmo che mai -Qui le regole le facciamo noi-
Al Rahem stava per scoppiare. La sua furia lo fece urlare una bestemmia -Giuro sul Nostro Imperatore che se sopravviverò vi sterminerò tutti, bastardi!!!! Non vi rimarrà neanche un guerriero in piedi!!!!-
Dal Vox provenne una risata -Lo vedremo, tallarniano. Tu pensa a restare vivo-
Nella stanza ritornò il silenzio. Sapevano tutti cosa fare. Dovevano correre ai rifugi, il più presto possibile. Non potevano lasciare il pianeta. Erano con le spalle al muro.
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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeLun Ott 29, 2012 1:35 pm

Fra poco arriva il secondo capitolo. Vedremo un'imboscata e alcuni assaltatori...


Ultima modifica di Shadow King il Lun Ott 29, 2012 2:07 pm - modificato 1 volta.
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khalac Swordsson96


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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeLun Ott 29, 2012 1:39 pm

Finalmente comincia l'azione Very Happy


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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeLun Ott 29, 2012 2:00 pm

CAPITOLO 2.3
I Predatori

Ahnimo si affacciò con cautela all'esterno della torretta del Chimera. La città Dorata era deserta; la popolazione era fuggita nei rifugi dopo l'arrivo delle navi.
-Nessuno- annunciò il primo consigliere, facendo cenno al pilota di avanzare. Il lento corazzato passò sotto i portici di Tal Plaza, di fianco alla fila di servotorrette automatiche installate per mantenere al sicuro il palazzo da eventuali attacci esterni. Il silenzio della piazza, solitamente molto rumorosa, era rotto solo dal rombo del motore del Chimera. Un Sentinel corazzato precedeva il veicolo in avanscoperta, mentre nel retro stavano vigili tre soldati armati di lanciarazzi. Passato l'arco dell'Imperatore Vittorioso si giungeva nella piazza del mercato, un luogo ampio e perfetto per gli assalti: le colonne del monumento eretto dagli imperiali costituivano un ottimonascondiglio per i predatori.
-Esplorate la piazza- ordinò sicuro Al Rahem. Gocce di sudore freddo scendevano dalla sua fronte mentre il Sentinel varcava la soglia dell'Arco.
-Nulla, signore. Possiamo procedere- strillò il Vox nella cabina buia del corazzato.
Il camminatore fece un passo in avanti, calpestando la sabbia dorata che aveva dato il nome alla città.
Ma non fece in tempo a fare un secondo passo.
Non appena la gamba di metallo si posò al suolo, un'esplosione consumò tra le fiamme il Sentinel.
-Siamo finiti in un'imboscata!!!- urlò spaventato il pilota -Andiamo via, in fretta!!!-
-Siamo troppo lenti- ammise sconsolato Ahnimo -Dobbiamo scendere e combattere-
-Ma dove sono quei bastardi?-
Al Rahem ottenne una risposta quasi immediata. Venti Space Marine assaltatori scesero dall'edificio sulla destra della piazza, planando sopra il Chimera con i loro reattori dorsali.
Con un colpo di artigli fulmine, il sergente della squadra sgozzò il primo tra i soldati col lanciamissili rimasti a terra, lasciando agli altri un trattamento differente: uno fu trapassato senza problemi da una spada potenziata, mentre il secondo fu dilaniato dai colpi di pistola Requiem.
Il pilota del corazzato non volle stare a guardare: il cannone automatico montato il torretta cominciò a sparare, ferendo mortalmente due assaltatori mentre gli altri membri della squadra cercavano di aprirsi un varco verso il governatore planetario servendosi degli artigli fulmine.
-Dannazione!- urlò Al Rahem, sfilando Il Flagello del Sud, la sua spada potenziata.
Jossif uscì dal carro con un ringhio sul volto -Venite a prendermi, cani!!!-
Il sergente assaltatore si voltò verso di lui, ma fu preceduto da due marine, che si librarono nel cielo, pronti a colpire dall'alto. Un paio di colpi di fucile al plasma permisero al secondo consigliere Amed di bruciare i corpi dei due, ma non riuscì invece a raffreddare l'arma, che esplose, sbattendo Jossif Al Rahem al centro della piazza, coperto di ustioni. Mentre il cannone automatico continuava a mietere vittime, il sergente si buttò addosso a lui, togliendosi l'elmetto dal capo. La faccia era una maschera di componenti bionici installati nella carne e la sua voce rivelava la sua pazza euforia: -Finalmente sei mio!!!-
Il marine si avvicinò al governatore di Tallarn lentamente, quando, all'improvviso, la punta di una lancia in acciaio brunito gli attraversò il petto. -Muori tu, pezzo di merda!!!- urlò una voce da dietro al suo corpo.
Al Rahem chiuse gli occhi: era salvo.
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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeMer Ott 31, 2012 2:32 pm

CAPITOLO 3.1
Scontro tra titani

Jan estrasse la lancia dal petto dell'ultimo assaltatore, mentre Hanek e Roac pensavano a finire il lavoro altrove. Vasja uscì dal suo nascondiglio, nell'oscurità di un vicolo laterale, assieme a molti degli abitanti di Heffes. Jeremiah delle Acque, il capovillaggio, si avvicinò al corpo del governatore planetario privo di sensi
-Ottimo lavoro, guerrieri di Heffes. Dopo questa azione, difficilmente verrete dimenticati dagli Spiriti del Deserto- Hanek scese da cavallo per primo, con uno sguardo fiero sul volto: -abbiamo ucciso questi demoni del cielo e salvato Jossif Al Rahem- disse -Ora cosa chiederete come ricompensa?-
Jan fece un sospiro: mai e poi mai il cugino avrebbe capito il significato della parola "eroe"
-Ad ogni modo- proseguì Jeremiah -I rifugi sono ancora lontani. Prendete Al Rahem e mettiamoci in cammino. C'è qualcuno della sua scorta rimasto in vita?-
-No, signore- rispose un cavaliere -tutti morti, meno che il governatore-
-Dannazione! Non sapremo mai con certezza cosa è successo qui. Ora basta ciance! Forza, rimettiamoci in marcia.- La colonna riprese a camminare. Alla testa stavano Jan, Hanek e Roac a cavallo, scortati da altri cavalieri del deserto, mentre il resto degli uomini stavano dietro, assieme a Mukaali e Horner. Percorsero la Grande Via del Trionfo, spoglia e vuota, per poi addentrarsi nella soprelevata che conduceva alla vallata di Month. -Le montagne!- esclamò Vasja, allegra -Manca poco-
Jan guardò verso la sua ragazza, sorridendo. Assieme a lui, tutti si stavano abbracciando a vicenda, felici di sapere di essere finalmente in salvo. -È una fortuna abitare vicino ai rifugi- disse al capovillaggio -Se fossimo stati originari di Gradabah o di Azerath non ci sarebbe andata così di lusso-
Jeremiah guardò l'orizzonte lontano -Ci pensi?- chiese -Forse tutto quello che conosciamo... il nostro mondo potrebbe cambiare per sempre. Goditi questi momenti Janus. Stanno arrivando-
-Stanno arrivando?-
All'orizzonte qualcosa si muoveva e non erano tallarniani. Era un Dreadnought Contemptor: un colosso di acciaio corazzato dotato di armi potentissime e di una straordinaria resistenza. Era venuto per loro
-Sono qui!!! Tutti pronti a combattere! Questo è un pezzo grosso!-
I cavalieri spronarono i destrieri, abbassando le loro lance -Per il vento tra le dune!- gridarono più forte chemai. Il rumore degli zoccoli. Il rumore del metallo contro il metallo. Il rumore dei colpi di Requiem e l'odore del sangue. In breve tempo, il Contemptor si era disfatto di dieci uomini e dieci cavalli, tartassndoli di colpi prima che si potesser avvicinare. Jan aveva assistito alla scena, sentendosi così piccolo e debole nei confronti di quella bestia -Via!- urlò -Ucciderà tutti-
Il colosso argenteo si mosse ora più velocemente verso Al Rahem, facendo letteralmente volare via chi si opponeva a lui tramite l'artiglio montato nel braccio sinistro. Hanek provò a fermarlo usando una pistola, ma no fece altro che attirare l'attenzione verso di lui. Cominciò a scappare, ma fu presto raggiunto "È la fine" pensò. Ma il Dreadnought non lo colpì. Jossif Al Rahem con maestrìa si lanciò sulla bestia e, conficcatogli la spada potenziata nella gamba, tagliò i cavi di collegamento neuronico, facendo cadere il Contemptor di schiena. Poi, facendo leva sull'elmo, aprì un varco nella corazza, facendo a pezzi i componenti vitali interni.
I cittadini di Heffes avevano perso in tutto 23 uomini, tra cui 7 donne e 3 bambini.
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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeVen Nov 02, 2012 4:26 pm

CAPITOLO 3.2
La Porta

Il sole tramontò un'ultima volta sul verde Tallarn. Gli orfani di Heffes giunsero ai Rifugi quando gli ultimi raggi stavano per sparire dietro le montagne, come un gregge scende il versante roccioso durante le transumanze. I Rifugi, situati nella vallata di Month erano stati ricavati da un antico complesso di grotte ancestrali in caso di guerra ed erano talmente grandi da poter ospitare tutta la popolazione della Città Dorata e delle sue zone limitrofe. Jossif Al Rahem marciava alla testa del gruppo, indicando la via. Dietro di lui proseguivano Jan, Hanek e Jeremiah, che dopo gli eventi di quel giorno si erano meritai il rispetto non solo della cittadinanza di Heffes, ma addirittura quella del governatore planetario, che aveva visto una gran coraggio nei loro cuori
-Mi avete salvato- aveva detto loro -ora meritate tutta la mia gratitudine- Ma non aveva detto con cosa la avrebbe dimostrata, limitandosi a proseguire lungo la strada deserta. Quando la strada raggiunse il fianco del monte Kharamahn Al Rahem si fermò, indicando una porta di ferro nascosta: -Ecco l'entrata- annunciò -Spero ci siaqualcuno di guardia che possa aprirci.
A quelle parole i presenti esultarono, abbracciandosi. Da ore stavano camminando sotto il sole cocente, nessuna traccia dei Rifugi. Jan guardò preoccupato Jeremiah: c'erano possibilità che nessuno avrebbeaperto, o peggio, che l'interno del bunker non fosse sicuro. Il giovane eroe preferì non pensarci. Cacciò questi pensieri dalla sua testa e avanzò con il governatore verso l'accesso.
-Aprite- disse Jossif al Vox Citofono -Qui è Jossif al Rahem e le genti del villaggio di Heffes, situato a ovest di Al Kalabad-
La rispostasi fece attendere.
-Al Rahem?- squillò la voce dal Vox -A quanto ci risulta è già entrato nei Rifugi-
La risposta sorprese il governatore planetario, ce si guardò intorno, come per cercare una soluzione che non avrebbe mai trovato.
-Si sbaglia. Sono io il vero e unico Jossif Al Rahem-
-Allora perchè si trova con gli abitanti di uno sconosciuto villaggio dell'ovest e non con le sue guardie?-
-La mia scorta è stata attaccata nella Città Dorata e sono sopravvissuto solo io. Questa brava gente mi ha soccorso. Devo a loro la mia vita-
-Spiacente. A quanto ci risulta anche la scorta del governatore è arrivata ai Rifugi, tutta integra, per giunta-
Ora Jossif aveva veramente paura: -Ma non è possibile- esclamò. Una disperazione si fece di nuovo strada tra i suoi sentimenti.
-Senta, io la faccio entrare, ma la terremo d'occhio. Non la perderemo di vista neanche un secondo, quindi non faccia niente di stupido o la sua punizione sarà la morte. Intesi?
-Intesi- Fu tutto quello che riuscì a dire.
Davanti a loro, la porta di ferro si aprì.
Dietro di loro, scie porpora e oro cominciarono ad attraversare il Cielo, dirette verso il suolo.
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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeSab Nov 03, 2012 9:08 pm

CAPITOLO 3.3
Pioggia di Morte

Le bombe cadevano come le gocce d'acqua durante un temporale, seguite da lunghe scie oro e porpora. Dove si schiantavano lasciavano un'infinità di lingue di fuoco, l'una sovrapposta all'altra, in una corsa infinita alla distruzione. In breve tempo su Tallarn non vi fu più neanche un'ombra: il fuoco ardeva ovunque, mietendo e devastando; un enorme rogo grande come un pianeta che rilasciava nell'aria enormi quantità di fumo tossico e radiattivo. In meno di un secondo ogni forma di vita fu estirpata: uomini, donne, bambini, animali e piante. Gli oceani furono prosciugati, la carne scottata e il legno incenerito. Le città crollarono, il deserto inghiottì le oasi, i templi furono rasi al suolo, abbandonati dalla protezione degli dei che veneravano. Vite furono stroncate, legami di sangue furono spezzati e imteri arsenali di guerra furono devastati. Le montagne crollarono, la sabbia diventò magma e il vento si spense. Il ghiaccio evaporò senza diventare acqua quando i freddi oceani del Nord diventarono caldi come deserti.
Poi tutto si spense.
Una distesa piatta e uniforme ricopriva ora il mondo che fino a pochi minuti prima era stato un paradiso. Roghi e incendi ardevano dovunque, sospinti da una brezza infetta e bollente. Gli elementi si erano invertiti: la terra era fuoco, l'acqua era aria, il fuoco era terra e l'aria era fuoco. Tallarn, che fino a pochi minuti prima era avvolto dall'oscurità della notte era ora illuminato come fosse stato giorno.
Più di nove miliardi di persone morirono quel giorno. Altri tre miliardi attendevano nei rifugi sotto la superficie, ignari di ciò che era appena successo. La porta dei rifugi di Month tremò. Un forte rumore rimbombò tra le volte della grotta, rimbalzando per tutto il Bunker. Tutta la gente si fermò in ascolto: nonostante non potessero vedere, intuivano, accendendo nei loro cuori un dolore troppo forte da sopportare. Una donna cominciò a piangere. Molte altre cominciarono a singhiozzare, altri si limitavano a stare in silenzio, mentre alcuni presero a colpire le pareti a suon di pugni dalla rabbia. A parte questi rumori regnava il silenzio quando le bombe smisero di cadere.
-Popolo di Tallarn- si udì una voce provenire dai Vox -Nessuno di noi ha visto ciò che è accaduto la fuori ma tutti sappiamo che il mondo che una volta chiamavamo "casa" si è estinto per sempre. Ovviamente esiste un responsabile per tutto ciò e non intendo... non intendiamo lasciarlo andare via da qui senza una giusta punizione. All'alba partiremo per l'esterno, con una pattuglia di ricognizione. Poi li colpiremo, dritti al cuore-
La voce di Al Rahem si spense non appena le genti di Tallarn radunate nei rifugi cominciarono ad applaudire e a esultare. Qualcuno aveva fatto accadere ciò. Qualcuno doveva pagare.
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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeSab Nov 03, 2012 10:02 pm

Bel racconto, veramente bella la descrizione dell'attacco. Però il bombardamento di Tallarn non era di tipo virale?
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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeDom Nov 04, 2012 1:32 pm

Si ma nel mezzo c'erano anche missili ciclonici che hanno distrutto città e montagne e hanno prosciugato gli oceani con il calore (non credo che un virus possa fare tutto ciò)
Ora ecco a voi un po' di mistero prima del quarto capitolo.

COSPIRAZIONE INTERCAPITOLARE #1

-Jenasyl? Sei tu?-
-Sono io, Corvo. Ti porto fresche notizie-
-Cosa sussurrano gli spiriti della terra, giovane sacerdotessa?-
-Non sussurrano più niente. Sono morti-
-Eccellente! Il Grigio sarà soddisfatto . C'è altro che dovrei sapere?-
-A dire la verità si e non sono buone notizie-
-Vai avanti. Non indugiare.-
-Al Rahem è arrivato qui ai Rifugi. L'oscurità non ci nasconderà per sempre-
-Dunque Amann ha fallito! C'è qualcuno con lui?-
-Coloro che lo hanno soccorso: contadini dell'ovest-
-Possono costituire una minaccia?-
-Ce ne sono due in particolare, che abbia notato. Sono guerrieri tenaci, ma sembrano in rivalità tra loro-
-Eccellente! Meglio di quanto pensassi, Jenasyl. Il nostro signore avrà da divertirsi-
-Non ti preoccupa la reazione del Grigio?-
-È il Grigio che teme me!!! È solo grazie a me che ha potuto tutto ciò, non dimenticarlo-
-Non lo dimenticherò, Maestro. La Conoscenza ci da potere-
-Avverti le spie del Grigio. Voglio che sappia quanto sono stati inutili i suoi metodi. E quanto saranno efficaci i miei-
-Non metterei mai in dubbio un tuo ordine. Avvertirò Solomon all'alba-
-Fa in fretta. Presto l'oscurità calerà all'interno dei Rifugi in modo tale che avremo il Dominio-
-La saluto Maestro. Che la notte ti sia propizia-
-Ti saluto, sacerdotessa. Che la Conoscenza ti mantenga sulla Giusta Via-
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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeLun Nov 05, 2012 2:00 pm

CAPITOLO 4.1
Presagi di guerra

All'interno della Iron Destroyer, la nave ammiraglia della flotta dei Guerrieri di ferro, Artemis il Grigio ammirava le esplosioni tossiche e la distruzione del pianeta dal ponte centrale. Attraverso le vetrate Gellar riusciva a vedere gli enormi raggi d'azione di ogni singola bomba. Tolemion, capitano bibliotecario stava al suo fianco, come molti altri tra i fedelissimi del Capitano. Probabilmente Tolemion era stato l'unico a comprendere l'inutilità di un attacco così improvviso, senza scopo e dispendioso. Trovare bombe virali non era cosa semplice, nè tantomeno economica. Era stato Solomon a convincere il Grigio.
Si, lo sapeva. Non poteva essere stato altri che lui, il losco imbroglione. Da mesi Solomon dei Rifugi da Tallarn era giunto su Olympia per parlare con il Maestro Perturabo. Il Primarca non lo aveva ascoltato, dunque non gli restava che provare a parlare con gli altri capitani del Signore dei Guerrieri di Ferro. Artemis non era stato l'unico ad accogliere le richieste di Solomon, ma era l'unico con una flotta da bombardamento a sua disposizione. Tolemion riusciva a vedere Zarien Sharak dei Figli di Horus e Torah Vasnar dei Predicatori; tutti con i loro piccoli contingenti.
L'astropate arrivò alcune ore dopo, mentre il Grigio, Sharak e Vasnar sedevano nella sala delle udienze.
-Signore- avvertì un soldato -abbiamo ricevuto un messaggio da Jenasyl-
Il capitano si alzò, chiedendo -Cosa dice?-
-A quanto pare Al Rahem è sopravvissuto all'attacco. Amann ha fallito-
-E Doombique?- Artemis pensò con amarezza al fratello, tumulato in un Contemptor
-Mi dispiace signore. Morto pure lui, questa volta per davvero-
Il capitano lanciò un urlo di rabbia -Come è sopravvissuto?-
-Alcuni contadini lo hanno salvato. Jenasyl riferisce di due in particolare che sembrano più tosti-
-Il Corvo cosa dice?-
-Come al solito riesce a risolvere tutto. L'astuzia del demone ci condurrà alla vittoria-
-Il piano procede? Sono ansioso di fargliela pagare a quel bastardo!-
-Domani partirà dai Rifugi la prima pattuglia di esplorazione. A mezzogiorno saranno tra le rovine-
-Benissimo!!! Manda Masafeth a compiere il suo dovere. Sono certo che non mi deluderà-
Detto ciò il Grigio chiuse le porte della Sala delle Udienze: c'era un piano da preparare.
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MessaggioTitolo: Re: DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy   DEADLY RAIN- The Unforgotten Heresy Icon_minitimeMar Nov 13, 2012 6:40 am

Dopo un bel po' di tempo ecco a voi il capitolo 4.2

http://kingdomofshadowking.blogspot.it/2012/11/deadly-rain-capitolo-42.html?m=1
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