brillo81 Predone
Numero di messaggi : 780 Età : 42 Località : castrovillari (cs) Data d'iscrizione : 05.02.11
| Titolo: L'arena - racconto breve Lun Giu 13, 2011 2:00 pm | |
| Le mie mani sono legate,delle catene cingono i miei polsi scendono lungo le gambe fino ad arrivare hai piedi, i mie abiti sono sporchi e laceri, sono giorni che non riesco a riposare come si deve.
Non so quando tempo è passato, l’assalto è stato improvviso, nel cuore della notte il tranquillo villaggio di Belgaim fu messo a ferro e fuoco, molti cittadini furono uccisi e molti altri fatti prigionieri da esseri mai visti prima, indossavano armature completamente nere, avevano movenze aggraziate, ci condussero davanti a delle maestose navi e ci imbarcarono come bestiame.
Come ho detto sono incatenato, non posso muovermi ,ci sono altri prigionieri insieme a me, alcuni li conosco fanno parte del mio villaggio, altri no.
Sicuramente ci troviamo nella stiva della nave, e completamente buia, ogni tanto una botola si apre e viene buttato del cibo all’interno, gli occupanti si azzuffano per procurarsi qualche cosa da mettere sotto i denti.
Anch’io nella foga di procurarmi del cibo mi butto nella mischia, un calcio in pieno volto mi fa perdere i sensi, cado a terra svenuto.
Cerco di riaprire gli occhi ma un dolore lancinante alla tempia me li fa richiudere, i miei sensi intanto si risvegliano, un nauseabondo odore di escrementi e di sudore umano mi assale le narici, sento anche dei mormorii sommessi e dei piagnistei.
Con uno sforzo non indifferente mi metto seduto, credo di essere su una panca, mi porto le mani sulla testa che mi fa un male atroce, finalmente riesco ad aprire gli occhi, riesco a guardarmi intorno.
La mia situazione non è di certo migliorata, mi trovo in una grande cella, le pareti sono viscide e umide, il pavimento è completamente ricoperto di avanzi di cibo escrementi e terriccio, la luce penetra attraverso delle feritoie ma in alcune zone più buie della cella sinistri animaletti e grossi ratti si muovono indisturbati.
Le mie mani e i miei piedi sono legati, e intorno a me ci sono una cinquantina di uomini, legati allo stesso modo.
Delle urla provengono da fuori, alcune sembrano urla gioiose, altre invece sono urla di dolore, in nome di Sigmar che cosa sta succedendo.
“finalmente ti sei svegliato” una voce famigliare risuona nelle mie orecchie.
Mi giro alla mia sinistra seduto accanto a me, vedo il panettiere del mio villaggio, un uomo grosso e rubicondo.
“che cosa è successo, dove ci troviamo”dissi guardandolo negli occhi.
“non so cosa sia successo, so che siamo stati fatti prigionieri, ogni tanto qualcuno entra prende quattro o cinque uomini e li conduce fuori, gli uomini presi non fanno mai ritorno” in quello stesso momento la grande porta di ferro che chiudeva la cella si aprì rumorosamente.
Due figure alte e longilinee entrarono dalla porta, indossavano delle armature nere e viola, lunghi mantelli partivano dalle loro spalle e finivano a terra, sulla testa avevano strani elmi chiusi, le loro facce erano nascoste alla mia vista.
Senza dire una parola uno di loro indico quattro prigionieri, questi vennero subito presi e portati via, la porta si richiuse di scatto.
“cosa pensi succederà a quegli uomini?” domandai con una grande paura nel cuore.
“cosa vuoi che ne sappia, forse verranno venduti come sciavi o forse…” si fermò per qualche attimo.
“forse cosa“ incalzai io.
L’uomo mi guardò preoccupato “forse… forse verranno sacrificati a qualche divinità oscura” dicendo questo si fece il segno del martello sul petto.
Ormai nessuno dei due aveva voglia di discutere, io ero terrorizzato, come tra l’altro tutti gli occupanti della cella.
Le ore passavano ogni tanto ci veniva portato del cibo, non riuscivamo mai a vedere i nostri carcerieri in faccia, dal canto loro nemmeno una parola usciva dalle loro bocche.
Ormai l’attesa era snervante, avevo paura di essere preso e portato via dalla cella ma allo stesso tempo una morbosa curiosità assaliva il mio essere, volevo sapere cosa succedeva alle persone che venivano condotte fuori, questi due sentimenti combattevano un contro l’altro facendomi impazzire quando sentii la porta aprirsi.
I soliti carcerieri entrarono nella cella, io mi alzai di scatto e gridai “prendete me”.
Il mio compagno mi afferrò per i vestiti e mi tirò giù “se impazzito” disse”cosa ti salta in mente vuoi morire…”.
“lasciami” con uno strattone mi liberai della sua presa, “se devo morire così sia, sono stanco di stare in questo dannato buco”.
Non feci in tempo a finire la frase che delle mani mi afferrarono e mi trascinarono via, insieme a me vennero presi altri tre uomini compreso il panettiere.
Ora camminavamo lungo un corridoio, i carcerieri ci portarono in un'altra stanza, una ventina di guardie armate con armature complete lance e scudi erano ferme lungo il perimetro del locale, appese ai muri c'erano armature in pelle armi e scudi di ogni tipo. I nostri aguzzini presero alcune di quelle armi e armature e le buttarono ai nostri piedi.
Ci guardammo stupefatti, cosa significava tutto questo, perche i nostri nemici ci consegnavano delle armi, di certo non temono rappresaglie, anche armati cosa possono fare quattro persone contro venti.
Una volta armati veniamo condotti attraverso un corridoi verso l’uscita, mille domande senza risposta assalgono la mia mente, una volta fuori la luce diretta del sole ferisce i miei occhi, sento un cancello enorme chiudersi alle nostre spalle, un freddo pungente mi penetra nelle ossa, finalmente i miei occhi si abituano alla troppa luce mi guardo in torno con stupore.
Quello che vedo è incredibile, io e i miei compagni ci troviamo in un grande edificio circolare senza tetto, muri molto alti corrono lungo il perimetro,gli spalti occupati da spettatori, ora vedevo il loro aspetto, erano elfi come quelli delle favole per bambini, solo che i loro volti non erano solenni, ma attraversati da un odio feroce.
di fronde a noi dei cancelli si stavano aprendo, dei ruggiti possenti raggiunsero le mie orecchie facendomi tremare da capo a piedi.
Non sapevo cosa ci aspettava avevo paura, qualsiasi cosa sarebbe uscita da quelle gabbie era qualcosa di spaventoso, “ecco cosa siamo” pensai con un senso di sconforto “non siamo prigionieri, siamo gladiatori, moriremo qui, moriremo nell’arena”.
Ultima modifica di brillo81 il Ven Giu 17, 2011 5:46 pm - modificato 1 volta. | |
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Ospite Ospite
| Titolo: Re: L'arena - racconto breve Lun Giu 13, 2011 2:05 pm | |
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Kiba Arcimago
Numero di messaggi : 2436 Età : 26 Località : Toscana Data d'iscrizione : 05.06.11
| Titolo: Re: L'arena - racconto breve Lun Giu 13, 2011 6:49 pm | |
| anche stavolta mi hai stupito con un tuo racconto nuovo !!! devo dire che è molto bello | |
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Cavaliere del Graal Predone
Numero di messaggi : 606 Età : 29 Località : Couronne,Altdorf. Data d'iscrizione : 27.05.11
| Titolo: Re: L'arena - racconto breve Lun Giu 13, 2011 7:34 pm | |
| molto bello hai mai pensato di scrivere un libro?eh eh eh .... | |
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Kiba Arcimago
Numero di messaggi : 2436 Età : 26 Località : Toscana Data d'iscrizione : 05.06.11
| Titolo: Re: L'arena - racconto breve Mar Giu 14, 2011 10:11 am | |
| gia chissà potresti scriverlo... | |
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brillo81 Predone
Numero di messaggi : 780 Età : 42 Località : castrovillari (cs) Data d'iscrizione : 05.02.11
| Titolo: Re: L'arena - racconto breve Mar Giu 14, 2011 10:29 am | |
| grazie ragazzi, adire il vero questo e stato fatto un pò di fretta, non credo di essere prontoper scrivere un libro magari ci penserò fra qualche annetto | |
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berserk Nano
Numero di messaggi : 460 Età : 42 Località : Castrovillari (cs) Data d'iscrizione : 07.06.11
| Titolo: Re: L'arena - racconto breve Ven Giu 17, 2011 5:40 pm | |
| Correggi qualche orrore di ortografia, dato senz'altro dalla fretta, tipo appese ai muri cerano armature..... per il resto è un bel racconto. | |
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NordicWarrior Umano
Numero di messaggi : 187 Età : 28 Località : Frosinone Data d'iscrizione : 12.06.11
| Titolo: Re: L'arena - racconto breve Ven Giu 17, 2011 5:50 pm | |
| secondo me manca qualche congiunzione e hai troppe subordinate, potresti togliere qualche virgola ed aggiungere delle descrittive per renderlo più vero, però la storia ci sta
Ultima modifica di NordicWarrior il Ven Giu 17, 2011 5:53 pm - modificato 1 volta. | |
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brillo81 Predone
Numero di messaggi : 780 Età : 42 Località : castrovillari (cs) Data d'iscrizione : 05.02.11
| Titolo: Re: L'arena - racconto breve Ven Giu 17, 2011 5:52 pm | |
| grazie del suggerimento infatti stavo pensando di modificare qualche paragrafo, l'ho scritto un pò di fretta | |
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| Titolo: Re: L'arena - racconto breve | |
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